capitolo SETTE

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Amelia era incinta.

Solo i suoi amici più intimi erano a conoscenza della situazione e Amanda era eccitata all'idea di diventare zia ma al contempo spaventata per la sua migliore amica.

-Okok fermi tutti, l'ultima scopata con chi è stata?- chiese Edoardo.

-Con Ale, ieri sera- rispose lei, il ragazzo però aggiunse un particolare: avevano usato il preservativo e non era venuto dentro.

-Bene, allora Chris?- lui alzò lo sguardo verso il suo interlocutore spostando subito lo sguardo sulla ragazza avvicinandosi.

-Se è vero ciò che dici sempre, se è vero che solo con me lo fai senza allora c'è poco da fare gli investigatori- sorrise. La ragazza gli sorrise di rimando lanciandosi verso di lui, finendo in un abbraccio colmo di sentimenti. Passarono alcuni minuti quando sentirono una porta sbattere e guardandosi intorno videro Alessandro scendere le scale verso la spiaggia.

-Penso tu debba andare a parlare con lui- la ragazza guardò in direzione della voce parlante, guardò poi il fratello e decise di andare.

Uscì in veranda controllando dove fosse, lo vide seduto sul pontile a qualche centinaio di metri. Lo raggiunse a passo lento e quando fu abbastanza vicina lo vide fumare, si sedette accanto a lui poggiando la testa sulla sua spalla. Stettero così per un po', guardando verso l'orizzonte quel mare nero come la pece, qualche minuto dopo fu proprio Alessandro a rompere il silenzio.

-Io... beh, io non volevo reagire così, o meglio, la reazione è stata istintiva ma non vederla come una brutta. Il punto è che dopo quella volta in cui ti ho perso, due mesi fa, non vedevo l'ora di rivederti e poterti parlare, scoprire oggi che sei incinta di Chris mi ha dato fastidio perchè ti voglio mia, ti voglio con me, voglio stare con te e... e nulla, ho detto tutto- si girò verso di lei trovandola con gli occhi lucidi, le sorrise timidamente lasciandole un bacio sulla fronte dove poi poggiò la propria. In quel silenzio la ragazza organizzò le idee, chiuse gli occhi e tirò un respiro profondo. Senza muoversi da quella posizione rispose, o meglio: pose una domanda.

-Ti va di conoscerci? -lui la guardò accigliato- si insomma, passare più tempo insieme, ridere, scherzare e- lasciò intendere la frase e lui annuì.

-Piacere Alessandro- le porse la mano facendola ridere. Lei lo abbracciò ridendo e caddero distesi sul pontile. Passarono qualche ora li, a contemplare le stelle e raccontandosi aneddoti divertenti.

Tornarono in casa trovando tutti in soggiorno, Alessio corse verso Amelia aggrappandosi a lei come koala.

-Posso parlare con il fagiolino?- chiese, la ragazza sorrise e lo portò con sé su un divano facendogli le coccole, nel mentre espose a tutti la sua decisione: voleva abortire. Tutti i ragazzi non crebbero alle sue parole, per chiunque lei era la ragazza solare e pronta a tutto, era la ragazza che se fosse rimasta incinta lo avrebbe accettato ma questa volta no, decise di non portare avanti la gravidanza, non perché si sentisse impreparata ma perché in quel momento non voleva andare in contro ad una situazione così grande. Spiegò ai suoi amici il perché della decisione e venne compresa da tutti, ci fu una proposta però che la spiazzò: -Possiamo però tenerlo per un pochino? Tanto per fare qualche foto e- Christian indicò Alessio e i ragazzi risero guardando il più piccolo sistemato con la testa sulle gambe della ragazza mentre disegnava strane linee immaginarie sul ventre piatto di Amelia, la quale annuì alla proposta di Chris.

Verso le due del mattino erano tutti nelle loro camere, Amelia era sotto la doccia e venne raggiunta da Christian, il quale si infilò sotto il getto dell'acqua per poi prendere il sapone andando ad insaponare la ragazza. Passò le mani sulla schiena, scendendo lungo la spina dorsale, passò sul davanti massaggiandole la pancia e, poggiandole il mento su una spalla, la strinse a se.

-Dici che saremmo stati bravi genitori?-

-Ah io sicuramente, tu forse un po meno. T'immagini fosse una femminuccia? Tu saresti gelosissimo- lui rise concordando, la girò verso di sé baciandola con trasporto. Quel bacio si fece ardente, la ragazza venne presa in braccio e una volta poggiata contro la parete venne penetrata in una sola potente stoccata. Iniziò a muoversi sin da subito, gemendo all'unisono e lasciandosi segni rossi un po' ovunque. L'orgasmo si fece potente all'altezza dei lombi, le stoccate si fecero potenti, le unghie lasciarono solchi rossi lungo la schiena del ragazzo ed esplosero entrambi in un orgasmo inebriante.

Erotic problem - sfumature di un'adolescenza in un liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora