"secondo me sere sei una ragazza bellissima, lei ti sta solo aggredendo per il fisico che dovresti avere. Ma ti dico che sono tutte cose sue" esclamai abbracciandola per confortarla. Rea urlò di andare verso le gradinate e Serena sembrava aver già capito tutto.
"io devo andare a lezioni, ma vedrai che andrà tutto bene sere, va bene?" cercai di rassicurarla stampandole un bacio sulla guancia
"grazie moon" ricambiò il bacio e corse al suo solito posto sulle gradinate. Intravisi tutti correre verso quest'ultime prima di sparire dietro la porta e correre a lezione da Rudy. Qualche settimana fa aveva eliminato Giacomo e temevo che prima o poi sarebbe toccato a me. Soprattutto dopo sto fatto della voce che non portava a dei miglioramenti.
"ciao" salutai entrando in sala due
"ciao moon, come va la voce?" rudy sedeva oltre al plexiglass che ci divideva, era a braccia conserte e sul volto un'espressione notevolmente preoccupata.
"non migliora, ho sempre e perennemente male quando intono anche la nota più bassa. Ho veramente paura" dichiarai prendendo posto sulla sedia davanti a lui "e se non riuscissi più a cantare?" chiesi preoccupata. Le lacrime iniziarono a scendere da sole e senza accorgermene il respiro iniziò a velocizzarsi a vista d'occhio.
"temo che non potrai far parte della scuola per quest'anno. Luna, per me tu sei un talento più unico che raro. Bene o male lo hanno capito tutti e io vorrei veramente che tu continuassi. Ma io ti do tempo una settimana, massimo due. Se questa cosa della voce non se ne va non posso tenerti a scaldare una sedia. Mi capisco vero?"
annuí soltanto, da li in poi tutte le parole mi arrivarono ovattate e senza un senso logico.
"posso andare?" chiesi con la voce rotta dal pianto e senza ricevere risposta mi precipitai fuori dalla stanzetta. Erano mesi che non avevo un attacco di panico. E la sensazione della mancanza d'aria nei polmoni non mi era affatto mancata.
"alex" iniziai a urlare sperando in un miracolo "mi serve alex, vi prego alex" sussurrai al microfono che era attaccato alla mia maglietta.
Lui
"che casino" esclamò Serena dopo il drama sfida e celentano. Quella donna si accaniva inutilmente sulla ballerina dalla prima puntata e sapevamo benissimo tutti che non si sarebbe fermata ad una semplice sfida.
"alex" risuonò la voce metallica di maria
"busta anche per me?" iniziai a chiedere preoccupato
"no, abbiamo avuto un problema con stella" la chiamò con quel nome e collegai bene il tutto. Mi alzai di corsa dalle gradinate e senza nemmeno afferrare il giubbotto corsi agli studio. Sicuramente mi sarei preso un bel mal di gola. Ma di mezzo c'era Luna, tutto perdeva valore se c'era lei in mezzo.
Aprii la porta di scatto e la vidi infondo al corridoio rannicchiata su ste sessa, respirava a stento e continuava a tremare
"stella" urlai per farle sapere che stavo arrivando. Mi rannicchiai davanti a lei e la abbracciai più forte che potevo. Stava piangendo e i suoi occhi gonfi non mentivano, lo stava facendo anche da un po "stella calmati" le ripetei miliardi di volte ma senza successo. Continuava a respirare pesantemente e non la smetteva di tremare.
Allora mi venne un idea. Le alzai leggermente il viso per guardarla negli occhi prima di compiete la cazzata del secolo.Posai furtivamente le mie labbra per rubarle un bacio che ricambió subito.
Posò le mani sul mio viso per avvicinarmi più a lei.
Quando ci staccammo riuscii a vedere bene i suoi occhi. Rossi, gonfi e tutti sfregati. Aveva il viso tutto paonazzo e delle ciocche di capelli neri attaccati al viso per colpa della lacrime. Le labbra rosse e gonfie dal bacio e le mani che ancora tremavano sul mio viso."che è successo stella?" richiesi dopo esser uscito da uno stato di trance assurdo. Averla davanti a me dopo quello appena successo mi veniva voglia di ripeterlo altre centomila volta, ma senza fermarmi mai.
"rischio di andarmene se non migliora la voce" sussurrò cercando le mie mani.
Mi sedetti a gambe aperte e la trascinai verso di me per farla sedere in mezzo ad esse."migliorerà" cercai di rassicurarla rubandole tanti baci agli angoli della bocca "ti prometto che tutto andrà per il verso giusto"
"voglio andare a casa, mi porti a casa?" chiese ancora con voce rotta dal pianto e non ci misi un secondo per alzarmi e aiutarla a ripetere la mia azione.
"ti porterò ovunque tu voglia" le dissi posando il mio braccio attorno alle sue spalle e appiccicarla a me.
"voglio andare a casa a dormire e dimenticarmi di questa giornata" rispose.
In quel momento avevo paura. Avevo paura che queste sarebbero state le ultime settimane insieme.
Avevo paura che da oggi nulla sarebbe stato più lo stesso.
Ma avevo soprattutto paura che lei volesse dimenticare anche del bacio.
Io lo aspettavo da tanto, forse da troppo. Perché forse lei non l'aveva ancora capito, ma quella sera anche lei era diventata la mia definizione di colpo di fulmine.Personal space
che ne pensate girlsss
sono curiosissima di sapere le vostre opinioni
a prestissimo💖
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dejavu
Fanfictionmi prese il viso a coppa e mi costrinse a guardarlo nei suoi occhi nocciola. "mi hai rotto Luna" sussurrò a un soffio dalle mie labbra. "anche tu" risposi, e mi feci più distante prima di commettere un errore che non potevo assolutamente ripetere. M...