Capitolo 28

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È CONSIGLIATO, DURANTE UNA PARTE DEL CAPITOLO, ASCOLTARE LA CANZONE IN ALTO
METTERÒ QUESTA EMOJI "🎶" PER INDICARVI IL MOMENTO ESATTO😊
***
Pensavo che la mia vita non potesse peggiorare più di tanto, che avrei imparato dai miei sbagli così da non ripeterli e non starci male, ma evidentemente sono proprio io una stupida.

Avevo veramente intenzione di non ricascarci, di non avere nulla a che fare con qualcuno che già in partenza potrebbe farmi soffrire e probabilmente me ne pentirò non appena le sue labbra si staccheranno dalle mie ma, fino a quel momento, mi sto godendo l'odore della sua colonia che infesta le mie narici per quanto è attaccato a me, il sapore della sua lingua che insegue la mia e le sue mani che perlustrano curiose il mio corpo.

Io ,invece, gli strattonano i capelli per avvicinarlo di più al mio viso, per quanto sia ancora possibile.

"Ma che cazzo?" sento urlare da una voce familiare a pochi metri di distanza.

Immediatamente mi stacco, a malincuore, dalle carnose labbra di Noah, gonfie per il bacio carnale e passionale. Il mio cuore si ferma appena vedo Dylan dirigersi nella nostra direzione con sguardo omicida.

"Ci mancava..." sento sussurrare dal ragazzo davanti a me, che si passa una mano tra i capelli con molta tranquillità.

"Dylan no-" non faccio in tempo a mettermi davanti a Noah che mio fratello gli ha già scagliato un potentissimo pugno in viso.

"Entra dentro casa Allison" mi ordina il ragazzo dai capelli rossi guardando Noah in cagnesco che si tocca la mascella dolente.

"Io non vado da nessuna parte" sentenzio sicura scuotendo la testa.

"Ho detto entra immediatamente in casa" stavolta Dylan mi lancia uno sguardo fulminante.

La mia posizione rimane la stessa, non ho intenzione di spostarmi. Per prima cosa perché potrebbero farsi male a vicenda, visto che se Dylan dovesse attaccarlo un'altra volta, Noah non si farebbe problemi a contro attaccare, lo noto dalla sua espressione che non promette nulla di buono. E per seconda cosa la mia curiosità me lo impedisce.

"Ally entra. Ora" dice Noah asciugandosi del sangue che gli esce dal labbro spaccato, vedendomi incrociare le braccia assolutamente contraria.

Davvero crede che mi sposterò da qui? Mio fratello potrebbe seriamente ucciderlo e stavolta sembra molto più nervoso per chissà quale motivo.

"Te lo puoi scordare" rispondo risoluta.

"Allison Williams entra subito in casa" mi ordina urlando mio fratello.

Visto che non voglio sentire Dylan urlare, mi avvio verso casa, ma non prima di aver dato un'ultima occhiata a Noah, che mi guarda anche lui a sua volta.

Appena dentro casa, mi affaccio subito alla finestra del soggiorno che da sul vialetto per vedere cosa succede tra quei due, sperando con tutta me stessa che non si prendano a pugni.

Non riesco a capire bene cosa si stiano dicendo, ma dai movimenti dei loro corpi posso vedere che stanno avendo una conversazione molto accesa. Dylan mi da le spalle, quindi non riesco a leggere il labiale cercando di capire anche solo qualche parola, ma da dietro riesco comunque a vedere che sta muovendo le mani per aria come per evidenziare la sua rabbia. Noah, invece, lo guarda impassibile, ma gli riserva uno sguardo ben preciso:  se mio fratello dovesse dire qualcosa di sbagliato non esiterebbe a saltargli addosso. È come se si stesse trattenendo e stia aspettando il momento giusto per rilanciargli il pugno di prima.

Ad un certo punto comincia a parlare il ragazzo pieno di tatuaggi, ma senza sforzare più di tanto la voce, gli parla con tono equilibrato, ma dai suoi occhi si può capire quanto sia nervoso. Nel momento in cui si avvicina a Dylan per sussurrargli qualcosa all'orecchio, i suoi occhi s'incontrano con i miei, visto che non sto proprio cercando di passare inosservata, ma giusto per qualche secondo. Dopo avergli parlato di qualcosa a me sconosciuto, Dylan fa un sospiro, lo vedo da come le sue spalle si tirano su per poi ritornare giù, e si gira per tornare dentro casa.

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