Arrivarono a Trost nel tardo pomeriggio, mancavano veramente pochi metri per entrare in città e il corpo di ricerca proseguiva a passo spedito. Volevano a tutti i costi raggiungere la città dopotutto avevano il dovere morale di aiutare i loro compagni nella battaglia contro i giganti.
Una striscia nel cielo attirò l'attenzione di Beatrice facendole alzare lo sguardo << Razzo di segnalazione giallo! >> Disse tra sé e sé riflettendo mentre un sorriso apparve sul suo volto. Qualunque missione avesse affrontato il genere umano stravolta c'è l'aveva fatta <<PETRA GUARDA!>> gridò con entusiasmo indicando la striscia nel cielo.
Il viso di Petra si lasciò trascinare dal entusiasmo, era più che raro vedere quel colore nel cielo e finalmente l'avevano visto risplendere.
<<Bernard non distrarti e seguimi>> attirò la sua attenzione Levi che scese dal cavallo utilizzando il dispositivo di manovra tridimensionale. Ben presto non solo la bionda ma tutta la squadra imitò il gesto del capitano risalendo le mura.
Beatrice seguì il capitano scalando il muro del Wall Rose, lanciò un occhiata al portone d'ingresso e rimase sbalordita, invece delle porte a sigillare l'ingresso c'era un macigno <<Ma cosa diavolo è successo?>> Borbottò distogliendo lo sguardo per poi tornare a scalare le mura.
La città brulicava di giganti e soldati che lottavano, gridavano o morivano l'uno contro l'altro. Un orribile scenario si presentava davanti ai loro occhi ma allo stesso tempo la scia gialla continuava a resistere imperterrita nel cielo mandando un messaggio di speranza a tutti i superstiti.
Beatrice abbassò lo sguardo sulla porta non riuscendo a capire bene cosa stava vedendo, c'era il cadavere di un titano con dei cadetti davanti ma non stavano usando il movimento tridimensionale. Erano fermi immobili in quella posizione mentre altri due giganti si avvicinavano a loro <<Capitano!>> Gli indicò mostrandogli la scena <<Andiamo!>> Biascicò quest'ultimo con la sua voce roca buttandosi nel vuoto. La ragazza annuì seguendolo ma non ebbe la prontezza di poter compiere alcun movimento che Levi aveva già abbattuto i due giganti, atterrando sulla schiena di uno dei cadaveri, Beatrice lo raggiunse osservando la città di fronte a sé.
<<Le ali della libertà.>> Sussurrò una voce alle loro spalle facendo voltare di scatto sia Beatrice che Levi. Dietro di loro c'erano tre ragazzini, due ragazzi e una ragazza che li stavano osservando con stupore e meraviglia. Uno dei due ragazzi era piuttosto basso ed esile di costituzione. Con lunghi capelli biondi che gli costeggiavano il volto e un paio di grandi occhi azzurri. Sembrava così fragile e innocuo che sorprese Beatrice veder quel ragazzo indossare la divisa delle reclute.
Quel docile ragazzino stava sostenendo con estrema difficoltà un altro che non aveva proprio una bella cera. Aveva un viso estremamente famigliare, la sua pelle era molto pallida sembrava quasi cadaverica mentre i suoi capelli castani erano scompigliati ma la cosa che colpì di più Beatrice furono i suoi enormi occhi verdi. Quegli occhi stavano fissando lei e Levi con un ammirazione e una determinazione fuori dal normale.
Dietro di loro a pochi centimetri di distanza c'era una ragazza molto in forma, alta e snella. Aveva i capelli scuri e li teneva in un taglio corto, i suoi occhi grigi erano glaciali, ricordavano molto quelli di Levi. Aveva un viso molto particolare dava l'impressione di essere esotica ma soprattutto era di una bellezza incredibile. Come gli altri due indossava la tipica divisa dei cadetti ma intorno al collo teneva una sciarpa rossa.
<<Ehi mocciosi, si può sapere cosa state aspettando?>> Chiese Levi fissando i tre.
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Freedom
ActionLevi x oc (STORIA COMPLETA) Beatrice non riusciva a vedere altro che gli occhi di Levi e internamente si chiese come mai non riuscisse a staccare lo sguardo da essi. La sua mano lasciò la lama insanguinata e con determinazione portò il pugno tremant...