capitolo 15

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<<Ciao mio vecchio amico!>> nelle stalle del quartier generale c'era un tanfo orribile ma a Beatrice non importava, non quando stava per rincontrare un fantasma del suo passato <<Ti ho portato una mela, le tue preferite, hai visto Furia? >> Sussurrò mostrando al cavallo la mela che aveva in mano. Beatrice si avvicinò accarezzandogli il muso <<Ne abbiamo fatta di strada eh? >> Parlò ironicamente porgendo la mela tanto desiderata dal cavallo. Dopo la sua cattura al quartier generale, aveva richiesto al comandante se poteva tenere Furia e la richiesta, con sua sorpresa, fu acconsentita.

Mentre il cavallo continuava a mangiare la mela, Beatrice le accarezzava dolcemente il muso cercando di rilassarsi anche se inutilmente, sentiva i nervi a fior di pelle e non era riuscita a chiudere occhio quella notte. Gli incubi erano tornati e solo il pensiero dell'orrore avvenuto nel suo passato le faceva  accapponare la pelle.

Non aveva più paura dei giganti nonostante si ricordasse benissimo del terrore assoluto che provò tre anni prima, la sensazione d'impotenza e d'inutilità ma adesso la situazione era diversa. Ormai era cresciuta non era più una ragazzina debole e sprovveduta, adesso era una donna forte e indipendente con tutte le carte in regola per abbattere quei mostri.

Ciò che la spaventava erano le vite degli altri membri della sua squadra, il solo pensiero di perdere Petra, Erd, Gunther, Oruo e persino Thomas la nauseava. Non era pronta a sentire nuovamente il dolore di essere l'unica sopravvissuta, non voleva perdere più nessuno. Sapeva che erano soldati forti e determinata ma la forza a volte non bastava, non quando i soldati affrontavano i titani. Non importava quanto fossero forti, bastava un piccolo errore, solo un piccolo errore, e potevano finire tra le fauci di un titano o schiacciati dalle loro mani o dai piedi.

Lo sbuffare del cavallo la risvegliò dai suoi lugubri pensieri  << Già hai ragione, sono troppo tesa! >> scherzò dando un'ultima carezza al cavallo, per poi iniziare a montare la sella per il viaggio <<Se torniamo vivi da questa missione, giuro che ti rimpinzerò così tanto di mele che diventerai enorme!>> Sorrise non appena finì di montare la sella.

<<Non ti conviene poi non riuscirà più a uscire per le prossime missioni.>> Una voce gelida la fece sussultare facendole prendere un colpo al cuore.

<<Levi ma che cavolo! Non puoi venire così di soppiatto, mi hai spaventato. >> Affermò la bionda portandosi una mano sul petto e in risposta ricevette un alzata di spalle.

<< Come mai sei già qui, dovevamo venire alle stalle con Hanji tra un ora. >> le fece presente passandosi una mano tra i suoi splendidi capelli corvini.

<< Potrei farti la stessa domanda!>> Replicò ricominciando a coccolare il cavallo che sembrava sempre più felice delle attenzioni che la bionda gli donava. Beatrice sapeva che non avrebbe risposto, ormai aveva iniziato a comprendere il carattere dispotico del capitano << Capitano vorrei presentarti Furia! >> Ridacchiò con un dolce sorriso.

<<Hai dato un nome al cavallo? >> chiese con un tono curioso e Beatrice poté sentire anche del divertimento nella sua voce.
<<Certo!>> esclamò continuando ad accarezzare il suo maestoso e bellissimo destriero.
<<Sai pensavo che fossi più furba. >> Commentò avvicinandosi anche lui al cavallo donandogli una carezza delicata, lei girò il volto verso di lui notando come fosse calma la sua espressione.
<<Perché?>> domandò  cercando di non rovinare la tranquillità che stava cercando di mantenere per non soccombere allo stress che sentiva per colpa della spedizione.

Lui alzò gli occhi al cielo <<Ti sei affezionata a un'animale, non voglio immaginare cosa provi per i tuoi compagni e con lo stile di vita che abbiamo scelto non ci possiamo permettere di affezionarci l'uno all'altro. >> Le spiegò con il solito tono freddo, a quella affermazione lei scoppiò a ridere istericamente stupendo l'uomo che rimase immobile a osservarla.

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