capitolo 41

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<<ANDIAMO!>> Gridò Erwin a pieni polmoni incoraggiando la truppe ad avanzare.

<<Fumogeno dalle retrovie nell'ala destra. >> avvertì un soldato, facendo scattare la testa di tutti verso l'alto. Un fumogeno si era alzato in cielo e questo significava soltanto che c'erano titani nelle retrovie. 

Erwin ringhiò nervosamente <<Continuiamo così! Il gruppo a destra confluisca temporaneamente al centro e ignori il gigante! Abbiamo solo fino al tramonto, dobbiamo restare sul tragitto a ogni costo!>>

La cavalcata aumentò di velocità, il vento colpiva il loro viso con una tale forza quasi da spezzare i loro fragili corpi <<C'è un fumogeno rosso!>>

Erwin di scatto alzò il braccio e sparò il proprio fumogeno verde ma in quell'istante si sollevarono in aria altri due fumogeni rossi <<Ma che cosa...>> Mormorò tra sé e sé.

<<Comandante siamo circondati, possiamo provare ad aggirarsi. Cambiamo direzione?>>

<<No se cambiamo percorso faremo troppo tardi, passeremo con la forza. UOMINI PRONTI ALLA BATTAGLIA!>>

Beatrice fece scattare la mano verso l'elsa della spada estraendola, con grande velocità entrarono all'ingresso della foresta e un ondata di giganti li travolse ma nonostante questo fosse già abbastanza preoccupante una luce attirò la loro attenzione. Era come una specie di lampo, che proveniva all'interno della foresta.

<<HO VISTO UNA LUCE ALL'INTERNO DELLA FORESTA È PROBABILE CHE SIA IL LAMPO DELLA TRASFORMAZIONE!>> Gridò Armin raggiungendo velocemente Erwin che aveva lo sguardo puntato dritto davanti a sé

<<Saremo in tempo?>> Disse il capitano pensando ad alta voce i suoi pensieri << UOMINI DISPERDETEVI È PROBABILE CHE I NEMICI SI SIANO TRASFORMATI TROVATE EREN E SALVATELO.>> Ordinò <<RICORDATE NON VOGLIAMO DAR BATTAGLIA È PIÙ IMPORTANTE IL RECUPERO E LA FUGA. SE POTETE EVITATE I GIGANTI!>>

Le varie squadre si dispersero all'interno del bosco pronti a entrare in azione se fosse servito. Beatrice entrò velocemente nella foresta seguita da una branchia di esploratori del corpo di ricerca. Il sole stava per tramontare e ogni tanto si vedeva qualche raggio passare attraverso le foglie e illuminare piccole parti del bosco. Quel bosco era troppo vivace, c'erano rumori ovunque e questo aumentava la tensione e la distrazione. Il sentiero si faceva sempre più denso di ostacoli e iniziava a diventare impraticabile viaggiare in un gruppo così numeroso di persone <<Separiamoci! Dobbiamo esplorare più punti del bosco, voglio un raggio d'azione più ampio. Se qualcuno è in difficoltà lanciate il lancia razzi rosso ma se trovate Eren e Ymir quello verde.>> Comunicò Beatrice visto che Erwin non era più al suo fianco.

Un soldato del corpo di gendarmeria si avvicinò lei <<È sicura che sia una buona...>> La ragazza non lo fece  nemmeno finire di parlare che si girò di scatto lanciandogli il suo sguardo più raggelante e nessun altro ebbe il coraggio d'intervenire.

Il gruppo si separò finché la bionda non si ritrovò da sola. Stando da sola Beatrice ebbe l'impressione che gli alberi si stessero facendo più grandi mentre lei si stesse rimpicciolendo in quello spazio che sembra non avere una fine. Improvvisamente la stessa luce vista in precedenza attirò nuovamente la sua attenzione, quella scarica elettrica era vicina a lei. Strinse le redini con più forza aumentando la velocità della cavalcata, li avrebbe raggiunti doveva fare solo un ultimo sforzo.

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Seguendo la luce della trasformazione Beatrice arrivo alla fine del bosco e la prima cosa che notò fu il gruppo delle giovani reclute agganciate contro i tronchi degli alberi con lo sguardo direzionato verso una radura.

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