Condannate a una vita che non è vita

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Questa storia è ispirata al film documentario del 2018 per la Rai in punta di piedi, raccontata dal punto di vista di Nunzia(interpretata da Cristiana dell'Anna) la madre della protagonista

La donna che è la mafia

Di nero vestita

Con le sue tenebre

Rende la nostra vita oscura

maligna

orrida

Fatale

Ci condanna  a scappare sempre

In cerca di protezione e salvezza

In cerca di un riparo e di una vita normale lontana da lei

Con la paura di essere uccisi ogni volta

E di far vivere ai nostri figli uno scempio eh di violenza e soprusi


Segregati in casa per la paura

Privati ​​della libertà di vivere

Ed è proprio per questo donne che dobbiamo lottare

Per non vivere più in questo modo

Per far valere la nostra forza

Per non essere più complici e succubi dei mariti, dei padri, degli uomini 

Per rivendicare le nostre libertà

Per proteggere e salvare le nostre vite e quelle dei nostri figli

Per amore nostro e amore per loro

E amore per la vita e l'onestà

Smettiamola di essere complici di un sistema lordo che col terrore e giochi di potere impone le sue leggi

infiltrandole nelle nostre vite di persone per bene

Smettiamola di essere complici e lottiamo   con tutta la forza che non sappiamo di avere e l'intelligenza che governa le nostre menti

Lottiamo fino alla fine

Col sudore e con le lacrime

Per far trionfare l'onestà

Che ci deve appartenere

Frammenti di cuore e di interiorità❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora