"La fantasia è un posto dove ci piove dentro."
Esistono mille sfaccettature della natura umana che costruiscono il carattere di ognuno di noi. Esistono persone estroverse, persone pigre, persone fredde, persone insicure, persone dall'animo sognatore, persone legate alla materialità delle cose.
Leonardo è un bambino di circa tredici anni, timido e molto riservato, incapace di intrattenere conversazioni divertenti con i suoi amici, di giocare con loro, di lasciarsi trasportare dalle occasioni. A scuola, i suoi compagni di classe non comprendono molto come mai egli si estranei costantemente dai momenti di ricreazione, con una matita tra le piccole dita e un foglio su cui egli disegna piccoli schizzi, frutto della sua immaginazione. A casa, i suoi genitori lo osservano per minuti interi, domandandosi a cosa stia pensando di così intenso tanto da non rendersi conto di ciò che gli accade intorno. Seppur egli venga costantemente interrotto, quasi preso in giro da chiunque non sia capace di comprenderlo a pieno e, seppur i suoi compagni di classe trovino i suoi disegni stravaganti e incomprensibili, egli crede che disegnare sia l'unico modo per esprimere se stesso realmente, cosa che altrimenti non riuscirebbe a fare.
Chiuso nella sua cameretta, egli disegna costantemente ciò che immagina: scenari fantastici, personaggi immaginari, mondi che nella vita reale non potrebbero mai esistere. Sogna ad occhi aperti delle vite che desidererebbe avere, descrive personaggi dai mille volti e dalle mille personalità, talvolta non vi trova un senso, talvolta invece tutto ha un significato così chiaro per lui che l'ispirazione prende il sopravvento, facendolo isolare da tutto ciò che lo circonda. Persino quando dorme, Leonardo sogna, sogna delle storie che potrebbe raccontare a voce, ma ch'egli preferisce tenere per sé, ritrovandosi quotidianamente da solo, con quella stessa matita tra le dita ed un blocchetto per disegnare che si riempie di giorno in giorno.
Quando la matita si appoggia sul foglio bianco, è come s'ella prendesse vita, come se guidasse la mente di Leonardo, permettendogli di realizzare qualsiasi immagine proiettata dalla sua mente in realtà.
E se le sue piccole creazioni prendessero vita? E se ogni suo disegno diventasse reale, concreto, visibile anche agli altri e non solo a lui? E se Leonardo potesse essere quel supereroe ch'egli ama tanto disegnare su quel blocchetto? Un supereroe senza un nome, senza un volto ben delineato, ma dal carattere spigliato e forte, coraggioso e intraprendente, che tutti ammirano per i suoi nobili ideali, che tutti desidererebbero essere grazie alla sua tenacia ed energia. Paladino di giustizia, guerriero imbattibile, egli aiuta i più deboli, difendendoli dagli arroganti, lascia che la giustizia regni in un mondo di prepotenza.
Quel supereroe, Leonardo vorrebbe tanto fosse almeno suo amico, per dargli coraggio nei momenti in cui il coraggio gli viene a mancare, per quei momenti di sconforto in cui vorrebbe essere invisibile a chiunque lo circondi.
Strabuzzati gli occhi per qualche attimo, Leonardo non si rende conto di come sia possibile, ma quel supereroe sembra essere accanto a lui in maniera fisica, pronto a dargli forza mentre egli si domanda come sarebbe essere una versione diversa di se stesso. Egli è un suo alter ego, è tutto ciò che Leonardo vorrebbe essere, ma che non ha il coraggio di diventare. Quel supereroe è frutto della sua immaginazione, di un'immaginazione fervida, di un'originalità e creatività che in molti invidierebbero. Quel supereroe è Leonardo, egli deve solo trovare il coraggio di rendersene conto.
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Sei lezioni - Italo Calvino
General FictionLaboratorio 4 - Chiara Marino, Annachiara Palo, Sara Pes. Interactive Storytelling and Art - Comunicazione e Culture dei Media, UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO.