14

748 43 18
                                    

Inutile dire che ero tutta rossa in viso, eppure anche imbarazzata dal suo gesto.

Questa volta non riuscivo a distogliere lo sguardo dal suo e lui tanto meno...

Al che, Tom si avvicinò lentamente facendo sfiorare prima le nostre fronti, poi i nostri nasi e infine le nostre labbra, finchè non le fece effettivamente incontrare in un semplice ma dolcissimo bacio a stampo per poi sorriderci sopra.

"Tom siamo pronti-" disse una voce spalancando la porta d'entrata, subito io e Tom ci staccammo e vidi che era Paddy

"è meglio se vado a finire di preparare le valigie" dissi superando Paddy e scappando al piano di sopra per chiudermi e schiacciarmi contro la porta.

E se Paddy iniziasse a pensare che ero sua amica solo per approfittarmi e conoscere Tom?

Stavo andando in crisi.

Mille pensieri mi stavano attraversando la mente, così per distrarmi cominciai a sistemare i vestiti nelle valigie.

Ci misi più o meno un'oretta, ma il resto del tempo lo passai seduta sul letto intenta a fissare il mare mosso dall'enorme vetrata finché non bussarono alla porta

"Isy siamo pronti per tornare a casa" disse Tom da dietro la porta

"scendo subito" dissi tornando a sedermi sopra una valigia per poterla chiudere

"posso entrare?" chiese con un filo di voce a mala pena udibile

"si..." dissi tirando un profondo respiro

"Isabelle ascoltami-" iniziò a parlare, o almeno ci provò dato che saltai giù dalla valigia

"Paddy mi odia?" chiesi posando insistentemente il mio sguardo su di lui

"cosa? No! Perché?" esordì quasi sconvolto dalla mia domanda e avvicinandosi

"mi stavo baciando con suo fratello... Tu che dici?" chiesi iniziando ad agitare la mani in aria, al che

"stai tranquilla, dico davvero" disse afferrando le mie mani e incastonando il suo sguardo nel mio.

Le sue mani erano così soffici e calde, eppure mi sembrava tutto così sbagliato

"sarei più tranquilla se ci allontanassimo per un po'" dissi facendo scivolare via le mie mani da quelle di Tom, e in quel momento mi sembrò di sentire i pezzi dei nostri cuori cadere a terra rovinosamente.

"se proprio vuoi.. Prendo le valigie e le porto giù, tu fai con calma" disse Tom con lo sguardo rivolto a terra, così prese le mie due valigie e uscì dalla stanza per poi chiudersi la porta alle spalle senza proferire parola.

Era successo tutto così in fretta: trasferimento da Venezia a Londra, nuova casa, nuova vita, nuovi amici, e ovviamente nuove cotte... e chi se non il fratello dell'unico amico che ho a Londra? 

Proprio un ottimo lavoro Isabelle, davvero.

Feci un lungo respiro e chiusi gli occhi per quelle che sembrarono ore, quando invece furono appena una decina di secondi, e poi scesi le lunghe scale.

Durante il viaggio di ritorno ci fu completo silenzio tra me, Paddy e Tom, mentre Harry e Sam cantavano canzoni idiote giusto per non farmi deprimere ulteriormente, anche se probabilmente il casino che c'era nella mia testa era molto più forte delle canzoni trash scelte dai gemelli.

Non appena arrivammo a casa Harry mi aiutò con le valigie e le portò davanti alla porta di casa, mentre io rincorsi Paddy fino davanti a casa Holland

"Pad!" dissi arrivando alle spalle del ragazzo col fiatone

𝐓𝐡𝐞 𝐑𝐞𝐚𝐥 𝐘𝐨𝐮 | TOM HOLLAND Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora