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Non appena Tom avvicinò la sua mano alla mia qualcosa sembrò fermarlo

"beh, buonanotte allora e ci si vede" disse imbarazzato ritirando la mano e allontanandosi verso la casa dei genitori in tutta fretta.

"buonanotte" dissi con un filo di voce

Rimasi con lo sguardo fisso sul ragazzo finché non scomparve oltre la siepe.

Non appena entrai in casa potei finalmente liberarmi

"aaaaaaa!" urlai e subito arrivò Argo abbaiando verso di me spaventato

"nonono scusa amore, è tutto ok. Stavo urlando per Tom Holland amore mio" dissi sedendomi a terra e tranquillizzando il cane, che subito si sedette sulle mie gambe.

Mentre accarezzavo Argo, ancora seduta a terra con la schiena contro la parete, non potevo non continuare a pensare a Tom... Insomma avevo passato davvero l'intera serata con uno dei miei attori preferiti, ed era stato anche così carino con me...

Diciamo che passai la serata a terra, poggiata a una parete, in compagnia di un cane e con la testa che sfornavano pensieri e film mentali su Tom, finché non mi addormentai.

Mi svegliai per il freddo del pavimento sulla mia pelle, Argo stava ancora dormendo bello comodo sulle mie gambe. Lentamente spostai sul pavimento Argo, che continuò a dormire, così mi alzai e andai verso la cucina per prepararmi una spremuta, finché non suonarono al campanello.

"Paddy?" dissi non appena aprii la porta e vidi il ragazzino

"ei Is- perché hai ancora addosso i vestiti di ieri sera?" disse vedendomi ancora vestita nello stesso modo della sera prima...

Sicuramente non potevo dirgli che non mi sono cambiata perché troppo impegnata a fantasticare sul fratello.

"emmmm, ieri sera ho bevuto un po' troppo quindi appena ho toccato il letto sono crollata" dissi cercando di sfoggiare le mie doti nascoste da attrice

"ma non hai più bevuto dopo la cena, e sembravi apposto" disse confuso

"Paddy vuoi entrare o continuare a farmi l'interrogatorio?" dissi poggiandomi allo stipite della porta e leggermente infastidita dal suo comportamento

"opto per entrare" disse superandomi ed entrando in casa mia

"già fatto colazione?" dissi avanzando verso la cucina e vedendolo a terra intento ad accarezzare il cane

"ho mangiato una ciambella al cioccolato" disse alzandosi e venendo anche lui verso la cucina

"bevi una spremuta" dissi poggiandogli davanti il bicchiere, così si sedette sullo sgabello dietro la penisola

"grazie, in ogni caso sono venuto a chiederti una cosa" disse bevendo un sorso

"dimmi tutto" dissi sedendomi di fronte a lui con la mia spremuta

"insomma, ogni anno facciamo una gita di famiglia e mamma questa volta ha pensato di invitarti, insomma sei sola e se ce ne andiamo anche noi-" disse leggermente imbarazzato ma accennando un piccolo sorriso

"ho capito, ho capito, rimango sola soletta" dissi ridendo

"la gita sarebbe tra tre giorni" disse

"tre giorni? E quanto durerebbe?" chiesi sorpresa per il poco preavviso

"fino a domenica" disse

"ok, ci sta, vedo di organizzarmi a lavoro e ti faccio sapere" dissi alzandomi e prendendo entrambi i bicchieri vuoti per metterli nel lavandino

"va bene, oggi inizi il nuovo lavoro?" mi chiese mentre ero di schiena intenta a lavare i due bicchieri e le stoviglie sporche del giorno prima

"si, la mia amica Sophie è la direttrice di una boutique in centro e per tenermi impegnata mi ha presa come sua segretaria" spiegai asciugandomi le mani e girandomi nuovamente verso il ragazzino

"fico, io invece devo andare a scuola" disse alzandosi dallo sgabello

"ti porto io se vuoi, la tua scuola non dovrebbe essere tanto distante da dove lavoro" dissi

"ok allora vado a prendere lo zaino" disse sorridendo

"aspettami fuori ok? Mi cambio, prendo la macchina e arrivo" dissi ricambiando il sorriso

"va bene, a tra poco" disse, così Paddy tornò a casa sua e io andai dritta in camera a vestirmi: gonna attillata azzurro pastello, camicia bianca e tacchi bianchi, coi capelli leggermente mossi e il trucco necessario per non sembrare uno zombie.

Finii di fare colazione con una mela e uno yogurt, poi presi le chiavi della macchina, salutai Argo e uscii, fermandomi davanti alla dimora degli Holland.

Del ragazzino però non c'era l'ombra

"buongiorno Isabelle! Arriva subito, è in bagno" disse Sam urlando dalla finestra del salotto e facendomi ridere

"buongiorno anche a te! Ti avrà sentito tutta Londra lo sai?" dissi non riuscendo a non ridere per il modo di fare del ragazzo

"l'importante è che mi abbia sentito Paddy" disse ridendo anche lui

"ci sono, ci sono" urlò il fratello uscendo dalla porta di casa e correndo agitato verso la macchina per il ritardo, subito scoppiai a ridere

"tranquillo sali, facciamo in tempo" dissi non appena Paddy salì in macchina

"wow, come mai così elegante?" mi chiese Paddy squadrandomi da testa a piedi non appena notò il mio outfit

"di sicuro se lavori in una boutique non puoi indossare la tuta, non credi?" dissi guardandolo alzando un sopracciglio e trattenendo una risata

"hai ragione, comunque stai bene" disse palesemente in imbarazzo

"grazie" dissi scompigliandogli i capelli e ridendo per poi mettere in moto l'auto

"ciao Tom!" urlò d'un tratto il ragazzino sul sedile del passeggero, così non appena mi voltai lo vidi lì:

Tom era davanti alla porta di casa con lo sguardo fisso su di noi.

Su di me.

Incrociai subito il suo sguardo, ma lo distolse velocemente perché imbarazzato, e poi alzò la mano per salutare il fratellino al mio fianco.

"andiamo Isy, è tardi!" disse poi il ragazzino iniziando a scuotermi il braccio, ma il mio sguardo rimaneva fissa sul ragazzo davanti alla porta di casa.

Anche il suo sguardo tornò su di me.

𝐓𝐡𝐞 𝐑𝐞𝐚𝐥 𝐘𝐨𝐮 | TOM HOLLAND Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora