"If you are it all makes a sense, otherwise I can even die."
Dove il ragazzo dai capelli corvini e gli occhi
smeraldo incontra la ragazza dagli occhi
misteriosi e tanta voglia di imparare ad
amare.
"Your eyes will have as much darkn...
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BIANCO.
Questo era tutto ciò che Eden riusciva a vedere da non sapeva quanto tempo. Infinitamente troppo.
Solo infinito bianco. Attorno a sé, sopra, sotto ai piedi, davanti, dietro, dappertutto.
Come se non bastasse, c'era un silenzio assordante. Le faceva male alla testa.
Poi, da un punto impreciso poco più in là a terra, uno spiraglio di luce verde uscì fuori, attirando la ragazza a sé.
Si avvicinò allo spiraglio e la luce verde la risucchiò, facendola finire di nuovo in quello spazio di nero assoluto, con una porta socchiusa, dalla quale usciva la luce verde che aveva visto poco prima. Piano piano, esso diventava sempre più grande e potente, tanto che Eden non si accorse del modo in cui le sue gambe avevano iniziato a correre.
Arrivò davanti alla porta, quando si rese conto che quella non era una porta normale.
Il ferro freddo arrivò a contatto con la pelle della sua mano tiepida, provocandole un piccolo brivido.
Era una porta fatta d'acciaio e ferro.
Gelida.
Orrenda.
Inquietante.
"Salvami..."-una voce melodiosa le arrivò alle orecchie.
La mora non aprì bocca. Tirò la maniglia della porta e appena la spalancò del tutto, la luce verde si era affievolita, lasciando lo spazio solo per una profonda e completa oscurità.
Avanzò di un passo con le mani tese in avanti per evitare di urtare qualcosa.
Il nulla.
Continuò a camminare molto, molto lentamente, facendo si o no due passi, guardandosi attorno nel buio, cercando di far abituare la vista a tutto quel nero.
La luce verde tutto ad un tratto tornò bella forte ed evidente.
Poi, il sangue le si raggelò nelle vene.
Delle urla disperate e che chiedevano pietà rimbombarono egoiste nelle sue orecchie, non lasciandole un attimo di pace.
"Salvami..."
Di nuovo. La voce melodiosa stavolta era rotta dalle urla disperate.
La luce la attirava e Eden iniziò a correre e correre.
La distanza con quella luce verde le sembrava sempre di più. Lei continuava a correre, ma niente da fare, quella distanza non aveva mai una fine.
Dopo dieci minuti buoni passati a correre inutilmente, un'altra luce, dal colore bianco, la travolse, e perse i sensi.
