capitolo 3 ( Anthea)

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Dopo essere entrata in classe insieme ad Emily, e aver salutato Ethan, mi dirigo verso l'ultimo banco in fondo all'aula colorata di un verde vomito mi siedo con calma e lascio cadere lo zaino nero a terra. Mi perdo tra i miei pensieri osservando gli alberi fioriti fuori dalla finestra quando un rumore improvviso mi fa sobbalzare. È Vincent che ha appena sbattuto una mano sul mio quaderno
"C'è qualcosa che non va Anthea?" Serro i denti e rispondo seccata
" Il saggio custodisce l' attenzione come il suo tesoro piu prezioso"
Mentre lo guardo lui si allontana per andare a sedersi sulla cattedra di legno posta davanti alla lavagna nera che occupa gran parte della parete
"Siddhart Gautama, ma questa non é una lezione di storia"
E dopo risatine generali riprende il suo discorso
"Ciao ragazzi.. sono Vincent Dare. Qualcuno di voi mi conosce gia, frequento la 5^B e sostituiró il vostro professore di filosofia, Carter, finchè non verrá dimesso dall' ospedale. Vi starete chiedendo come mai io... avendo intenzione di laurearmi il filosofia alla fine dell' anno e essendo uno degli studenti piu bravi della B.U. il preside mi ha chiesto se potevo assumere io questo incarico. Quindi da adesso dovrete ascoltarmi, ma non sarò severo tranquilli"
"Educa i ragazzi col gioco, cosí riuscirai meglio a scoprire l' inclinazione naturale. Teoria platonica?" Chiedo.
"Complimenti Anthea, dato che sei il genio della classe sai dirmi dove siete arrivati?"
Emily, seduta nel banco accanto al mio, scoppia a ridere sussurrandomi un ti sta bene ma la sua risata si placa subito poichè Vincent le strappa lo specchietto, che stava utilizzando per passarsi una linea di eyliner nero sulla palpebra, dalle mani
"La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva"
Lei resta zitta e il rossore inizia a riempirle le guancie mentre io penso Hume.
Non le interessa molto la filosofia. Non le interessa molto nessuna materia in veritá, a differenza mia.

La lezione scorre veloce fra qualche risata, gli appunti, gli sguardi e i pensieri. Appena suona la campanella inizio a sistemare lo zaino mentre Emily mi incita a sbrigarmi
"Su su! Et ci aspetta in cortile"
Passiamo da una delle stradine ghiaiose che collegano i vari edifici del college, finche non vediamo Et appoggiato a uno degli alberi con lo skate sotto il braccio che parla con un ragazzo che non faccio in tempo a riconoscere
"Chi era quello?" Chiede Emily curiosa
"E soprattutto, non sapevo spacciassi anche ad altre persone oltre a me"
Continuo.
"Era Vince.. comunque carina io ho sempre spacciato ad altre persone oltre a voi. Devo guadagnarmi da vivere io!" Scherza il ragazzo
"Vince?? Vincent?? Non sapevo fumasse..."
"Si siamo amici da qualche anno... e mi chiede sempre della roba" risponde facendomi l' occhiolino
"Allora che volete fare bellezze?"
Emily alza le braccia al cielo, come se avesse attesso quella domanda dall' inizio della mattinata, e urla
"SHOPPING!!"
Io sbuffo e Et ride mentre ci avviamo verso la sua macchina blu.

P.s.= Noi ci terremmo a sapere cosa ne pensate della storia quindi se volete lasciate qualche commento.
Per puntualizzare, la storia é scritta da due persone per questo i fatti vengono narrati basandosi sul punto di vista di due personaggi
(Anthea= Atariel ; Emily= Pveronica)

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