POV ARIANNA
è ormai arrivato il momento di lasciare la mia casa. Finisco di mettere le ultime cose in valigia, anche se so che me le porteranno via, ma se così non fosse meglio prendere più roba possibile. Mi piace essere ordinata, ma non sono di certo una precisina. Ho un carattere abbastanza tranquillo, e un organizzazione che molti invidiano. Vado bene a scuola, ma non sono la prima della classe. Rispetto gli altri e voglio che gli altri rispettino me. Durante delle discussioni non prendo mai l'iniziativa ne propongo niente.
"Se ti confondi con gli altri non ti giudicherà nessuno" penso sempre a questo e così faccio, anche se so che il mio ragionamento non è del tutto corretto.
Comunque, tornando ad oggi, chiudo velocemente la valigia e mi dirigo fuori casa, dove ad aspettarmi ci sono i miei genitori che mi accompagneranno fino all'entrata del collegio.<pronta?> mi chiede mamma prima di uscire dalla macchina
<sono pronta> rispondo io prendendo un bel respiro e scendendo finalmente dalla macchina.
<Ari, fa la brava> mi abbraccia mamma.
<si, stai tranquilla> dico io allontanandomi di poco da lei.
<vai a conoscere quelle ragazze li Ari> mi dice papà. E io, seguendo il suo consiglio, mi avvicino ad un gruppo di ragazze e ragazzi davanti al cancello.
<ciao, sono Arianna> saluto una ragazza bionda che sj presenta e dice di chiamarsi Anastasia.
<ciao, io sono Rebecca>
<Arianna piacere.>
<io so Gaia> mi saluta anche una ragazza vestita completamente di rosa e devo dire che già mi sta un sacco simpatica.
Così continuo le presentazioni e dopo aver scambiato due parole con tutte le ragazze, e alcuni ragazzi, mi dirigo verso un ragazzo arrivato da poco.<ciao, sono Arianna> mi presento lui.
<sono Alessandro>
<di dove sei?>
<Torino> provo a intraprendere una conversazione con lui, anche perché mi sembra un ragazzo davvero carino, ma continua a darmi risposte secche.
<ah, io sono di Milano se ti interessa>
<ah ok, interessante>
<vabbè vado> mi giro dalla parte opposta, iniziando ad innervosirmi per il comportamento di questo ragazzo. Ma è proprio lui a prendermi il polso costringendomi a girarmi.
<scusa, ma in questo momento sono abbastanza agitoso e non riesco ad iniziare una conversazione sensata> mi dice lui ridendo leggermente e non smettendo di muoversi sul posto.
<tranquillo> dico io ridendo.
<parliamo dopo allora> gli dico tranquillizzandolo e andando dalle ragazze.
Sarà un tipo da conoscere meglio questo Alessandro, sicuramente un tipo agitoso, ma molto, molto bello.Dopo un po' vediamo arrivare i sorveglianti e siamo pronti per entrare, ma veniamo fermati da due che invitano i genitori ad entrare.
<ma che stanno a fa?>
<ora ci lasciano fuori a noi!>
Ognuno di noi dice qualcosa e divertiti e stupiti dalla situazione tiriamo varie ipotesi, fin quando a qualcuno non viene la brillante idea di entrare anche senza permesso.
Alla fine ad essere entrati sono stati soltanto due ragazzi, Simone e Davide mi sembra, ma non ricordo ancora bene i nomi. Fatto sta che mentre gli altri erano preoccupati per i due io ero intenta ad osservare Alessandro, senza farmi vedere ovviamente. Aveva stile, tanto stile. Ad un tratto però lui si gira verso di me e io rigiro lo sguardo verso il cancello, sperando vivamente che non mi abbia visto.POV ALESSANDRO
Giovanni sta parlando di qualcosa qui accanto a me, ma sinceramente non sto ascoltando niente. Sento lo sguardo di qualcuno addosso, quindi inizio a guardarmi intorno e vedo subito Arianna guardare verso di me. Lei rigira subito lo sguardo, ma io l'ho vista, eccome se l'ho vista. Un sorriso nasce spontaneo in me e il ragazzo accanto a me se ne accorge subito.
<ma mi stai ascoltando?>
<no scusa>
<ahh eri impegnato a pensare a quella biondina è> mi dice lui indicando con la testa proprio Arianna.
<macché no. Piantala> nego subito io.
<vabbè, se lo dici te> e non ho neanche il tempo di controbattere che vediamo uscire dal cancello Davide.
<l'altro dove sta?> chiede qualcuno
<l'hanno fermato. Io sono riuscito a uscire> ci risponde riprendendo un po' di fiato. E poco dopo vediamo uscire anche Simone seguito dal sorvegliante.
<hai rischiato ancor prima di entrare> gli dice Maria Sofia, appoggiata da altri.Mentre i genitori sono ancora dentro iniziamo a dividerci in piccoli gruppi, per parlare del più e del meno. Vedo Arianna parlare soltanto con un'altra ragazza bionda di cui non ricordo il nome, così decido di avvicinarmi a lei.
<ei Arianna> le dico toccandole la spalla.
<ciao> mi saluta lei.
<ti sei calmato?> mi dice sorridendo
<si, diciamo di sì> rispondo grattandomi un po' imbarazzato la nuca.
L'altra ragazza si allontana e così restiamo solo noi due.
<allora dimmi. Sei di Milano, giusto?>
<si sì. Te che scuola fai?> iniziamo a parlare un po' di tutto e sembra di conoscerla da molto. Penso che mi troverò bene con lei, è simpatica e carina.La nostra conversazione viene però interrotta dia sorveglianti che ci fanno finalmente entrare e ci portano in cortile, dove troviamo il preside ad aspettarci.
Visto che nessuno la fa su Alessandro ho deciso di farla io. Il primo capitolo solitamente è il più noioso. Andando avanti saranno più belli.
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Non si sbaglia in amore
Teen FictionArianna, 15 anni, vive a Milano. Ragazza studiosa e riservata. Alessandro, 15 anni, vive a Torino. Sguardo da furbetto e che segue solo le proprie regole. Sarà vero che gli opposti si attraggono? 🔴Sospesa🔴