POV ARIANNA
Dopo pranzo veniamo portati in aula di musica e la prof distribuisce ad ognuno di noi un foglio con il testo di una canzone.
<allora ragazzi, quest'oggi proveremo a cantare ti amo, brano famosissimo di Umberto Tozzi. Cantante molto emergente in questo anno 1977.
Vi dividerò in gruppi per studiarla e successivamente la canteremo tutti insieme.>
Così mi ritrovai in gruppo con Ale, Lorenzo, Matilde ed Anastasia.
Ci siamo divise le strofe e abbiamo provata a cantarla.
Siamo arrivati all'ultima strofa, quando più nessuno ha voglia di fare niente.
Alessandro sta parlando con Matilde praticamente dall'inizio dell'ora e Lorenzo sta scarabocchiando qualcosa sul retro del figlio.
<Ari, tranquilla.>
<come faccio a sta tranquilla se ci sta lei dall'altra parte!>
<che vuol dire che sta dall'altra parte?>
<ma che non la vedi? Potrebbe fare la modella cavolo.>
<Arianna calmati, così ti fai vedere nervosa e capirà che ti met te in soggezione.>
<ma lei mi mette in soggezione!>
<si, ma non deve capirlo!>
Io e Anastasia stiamo parlando a bassa voce, con la paura che qualcuno ci possa sentire. Ma devo assolutamente parlare con qualcuno.
<che poi lui ci sta semplicemente parlando Ari. Vedi stasera cosa succede, ok?> mi dice lei, per poi cingermi le spalle con un braccio.
<la mia piccola innamorataaa.> dice lei ridendo, mantenendo sempre un tono basso.
<ma piccola di che, sei solo un anno più grande te.> rispondo io ridendo e dandole una leggera spinta.Dopo la lezione di musica possiamo finalmente andare nelle camerate o in sala relax. Io decido di mettermi a fare un po' di compiti con Maria Sofia, nella sua camerata. Ma dopo un'ora e mezza di intenso studio decidiamo di fare una pausa.
<quindi... con Ale?> chiede lei, mangiando gli m&m's nascosti sotto il suo cuscino.
<Con Ale non ci capisco niente... come sempre.> dico io sdraiandomi all'indietro sul suo letto.
<è per Matilde?> chiede lei ed io prontamente annuisco, coprendomi il viso con una mano.
<tesoro tranquilla, vedrai che lui sceglierà sempre te.> mi dice Sofia accarezzandomi i capelli.
<ma è questo il problema Sofi! Lui ancora non mi ha scelto definitivamente!> rispondo io.
<è stupido, cosa cuoi farci. Scommetto che appena aprirà quei suoi begli occhioni chiari capirà della bellezza che ha davanti.> ed io non posso fare altro che abbracciare la mia compagna e ringraziarla del supporto.
<e invece te...? Non hai niente da dirmi Sofi?> chiedo io una volta essermi staccata dall'abbraccio.
<ma... che dire, ci potrebbe essere un interesse, infatuazione... chiamala come meglio credi.> risponde lei restando sul vago.
<no vabbè, dimmi subito di ch isi tratta.> dico io mettendomi seduta e prestando le tutta la mia attenzione.
<Edoardo.> dice di getto lei
<mio dio Sofi, sai che vi ci vedo un sacco?>
<si, ma non so se lui ricambia.>
<passaci del tempo insieme. Te prova, alle brutte avrai la conferma che sei superiore di tutti.> dico io buttandola sul ridere.E dopo l'infinità ora di cena, arriva il momento di cambiarsi ed andare nelle proprie camerate. Ovvero, in teoria dovremmo andare ognuno nelle proprio camerate, ma ovviamente ci mischiamo. Questa sera i ragazzi sembrano tutti attratti dalla nuova arrivata. Così, lei e Rebecca sono sedute su un letto, accerchiate dagli altri come fossero delle dee.
Io prendo coraggio e vado a chiamare Alessandro. Perché dai, è stato tutto il giorno con lei, potrà avere almeno 10 minuti per me.
<Ale, puoi venire un attimo di la? Raffaele ha detto che lo devi aiutare a fare non so cosa.> invento la prima scusa che mi passa per la mente, usufruendo dell'assenza di Fiorella che sta parlando con Elisa, almeno lui rimane fedele alle sue intenzioni.<dov'è?> chiede lui una volta essere entrato in camera ed io mi siedo su un letto e dico finalmente la verità.
<non c'è.>
<aspetta, allora perché mi hai chiamato?> dice lui sedendosi accanto a me.
<volevo stare con te.> dico io con tono dolce. Portando le mia mani sul suo addome, coperto dal leggero pigiama.
<Arianna. Sai che non devi inventare scuse.> mi dice lui prendendomi le mani.
<si lo so. Però oggi mi hai praticamente ignorato e sei stato solo con quella lì nuova.>
<posso fare quello che voglio Aria. Te l'ho già detto. Niente pressioni.>
<ho capito, ma io ci sto male.> ci guardiamo negli occhi ed entrambi liberiamo i nostri pensieri.
<vieni qui dai.> dice lui aprendo le braccia, in cui io mi ci fiondo.
<ho scelto te Aria. Non Matilde o Rebecca o nessun'altra. E poi, dopo un po' sono veramente una rottura di scatole. Parlano sempre.> dice lui, mettendosi a ridere nell'ultima parte e portando ad una risata anche me.
Poi, inaspettatamente unisce le nostre labbra. Dando vita ad un bacio, tutt'altro che casto. Mi fa sedere a calva Lioni su di lui e le sue mani vanno sui miei glutei. Poi si stacca.
<se Davide sa che ci stiamo baciando sul suo letto inizierà a rompere.> mi dice lui, continuando a guardare le mie labbra.
<allora andiamo sul tuo.> così, senza farselo ripetere due volte mi fa scendere, mi prende per mano e ci andiamo a sedere sul suo letto. Continuando a baciarci e cocccolarci. Fino a quando non arriva l'ora di andare a dormire.
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Non si sbaglia in amore
Novela JuvenilArianna, 15 anni, vive a Milano. Ragazza studiosa e riservata. Alessandro, 15 anni, vive a Torino. Sguardo da furbetto e che segue solo le proprie regole. Sarà vero che gli opposti si attraggono? 🔴Sospesa🔴