POV ARIANNA
Oggi è il nostro giorno libero, essendo domenica, quindi non abbiamo niente da fare. Io decido di dormire fino a tardi, ma i miei piani vengono interrotti da qualcuno che si è "gentilmente" buttato addosso a me.
<mi schiacci, chiunque tu sia.>
<mica peso tanto daje.> riconosco la voce di Federica, per poi stendersi vicino a me.
<posso dormire?> chiedo io girandomi e trovandola che mi fissa, cosa alquanto inquietante.
<Senti, Gaia ha svegliato a me, quindi sono le 10 di mattina ed è ora che io svegli te.>
<già le 10?>
<quasi le 10, quindi alzati e andiamo a fare colazione che sto morendo di fame!>
E detto questo ci alziamo entrambe per andarci a vestire. Le uniche ad essere sceglie siamo io, Fede, Gaia e Maria Sofia. Abbiamo provato a svegliare anche Anastasia, ma non ne vuole proprio sapere di alzarsi e ci siamo prese le urla di Rebecca perché, a detta sua, stavamo facendo troppo casino.Una volta esserci vestite siamo tutte scese a mangiare qualcosa e non troviamo nessuno.
<che mortorio! Si sveglieranno tutti a mezzogiorno, fidateve.> dice Gaia.
<meglio, abbiamo tutto per noi.> dico io, versandomi del latte.
<che famo oggi?> chiede la romana.
<ho un'idea rega!> dice Federica, quasi strozzandosi con il biscotto.
<mettiamo uno di quegli strani cd e famo un karaoke anni '70.>
<per strani cd precisiamo che si tratti dei vinili> dice Maria Sofia, e tutte approviamo l'idea di Federica.Così, una volta aver finito di mangiare andiamo in sala relax e, come previsto, non troviamo nessuno. Scegliamo un vinile ed iniziamo a ballare. Ma sono canzoni alquanto noiose, infatti togliamo dopo un po'.
<aoh ma ce sta na radio.> dice Gaia, che iniziando a toccare a caso riesce ad accenderla e parte semo gente de borgata, canzone uscita nel 1972.
<questa già me piace.> dice Gaia, provando ad azzeccare le parole. Noi altre la seguiamo e alla fine nessuna azzecca le parole e c'è solo un frastuono incredibile, che però ci fa divertire.
Il divertimento viene però interrotto da voci maschili, tra le quali riconosco la sua.POV ALESSANDRO
Questa mattina mi sono svegliato verso le 10 e trovando già svegli Simone, Davide e Lorenzo decidiamo di scendere a fare colazione. Mangiamo velocemente qualcosa per poi andare in sala relax, per guardare un po' di tv e poi magari andare con gli altri a giocare a calcio.
Quando però ci stiamo avvicinando nella sala, sentiamo un casino da dentro. E, aprendo la porta, troviamo Gaia abbracciata con Federica mentre provano a cantare, ma sbagliano le parole. Maria Sofia seduta sul divano che ride guardando le sue compagne ed infine Arianna, seduta sul tavolo che prova a seguire il cantante, ma alla fine dice parole a caso anche lei.
<oi belle, state facendo un concerto privato?> dice Simone andandosi a sedere sul divano.
<che canzone era?> chiede Davide, andandosi a mettere sulla poltrona
<semo gente de borgata.> risponde Gaia, abbassando il volume della radio.
<la sapevate è.> aggiungo io, andando vicino ad Arianna, diventata leggermente rossa in viso.
<ma di chi era?> aggiunge Lorenzo, sedendosi a terra, vicino al divano.
<boh, è passata in radio.> dice Federica.
Dopo un po' l'imbarazzo sembra essere passato e ci ritroviamo tutti insieme a cantare le canzoni che passano in radio. Cantare è un parolone dato che andiamo ad intuito per il testo. Ma almeno passiamo il tempo divertendoci, e durante una canzone più lenta delle altre, approfitto della vicinanza con Arianna per metterle un braccio intorno alle spalle e avvicinarla a me.
<saresti anche intonata, se solo sapessi le parole.> la prendo in giro io, sussurrando le queste parole all'orecchio.
<te sei proprio una campana.> mi risponde lei, facendo il mio stesso gioco.
<ah si?>
<si.>
Così la prendo per mano ed usciamo dalla stanza.
<dove vai?> chiede lei guardandosi dietro.
<andiamo in giardino.>
<Perché?>
Non le rispondo, ma lei si lascia guidare da me, per le mura del collegio.Una volta arrivati sotto il tendone bianco la faccio sedere sulla panchina, mentre io mi posiziono davanti a lei.
<e ora?> chiede lei sorridendo.
<ora, ti dedicherò una canzone del mio repertorio, così potrà rivalutare le mie doti canore.> mi fingo serio, mentre mi siedo difronte a lei, a terra.
<Attento che ti sporchi!> dice lei girandomi da un braccio.
<ma va. È asciutto e in più i pantaloni sono scuri. Quindi sta tranquilla e canta per me.> le dico io prendendole la mano.
<ma non dovevi cantare te?>
<le nostre voci insieme sono meglio.> e la vedo abbassare lo sguardo.
<guardami negli occhi, così c'è più sintonia.> e amo vedere le sue guancia tingersi di rosso per così poco. Inizio a cantare una canzone di Ultimo, cascare nei tuoi occhi. So che non c'entra molto stando negli anni '70, ma è una delle poche canzoni del cantante che conosco. E ricordo che è anche uno dei suoi cantanti preferiti. Infatti i suoi occhi iniziano a brillare e canta subito insieme a me.
Una volta finita la canzone mi ritrovo le sue braccia circondarmi il collo ed io circondo la sua vita.
Poi non riesco più a trattenermi e, ritrovandomela a pochi centimetri dalle labbra, la bacio. Arianna ricambia quasi subito e il bacio si fa poco a poco più passionale. Lei si è ormai seduta sulle mie gambe e le mie braccia fanno su e giù sulla sua schiena. Mentre le sue mi tirano leggermente i capelli.
Dopo un po' è lei la prima a staccarsi e senza dire niente si alza.
<meglio andare dagli altri.> dice, mentre si risistema la gonna e i capelli. Le sue labbra sono leggermente arrossate, scommetto come le mie, ma non riesco a decifraste il suo sguardo. Spaventato, felice, sorpreso? Ma a me è piaciuto, eccome se è piaciuto.POV ARIANNA
Sto tornando dentro e sento Alessandro camminare dietro di me. Non lo capisco, veramente. Prima mi bacia, poi non mi vuole, poi ride di me con i suoi amici, mi ignora e poi torna. Questo ragazzo ha dei problemi seri, eppure è così bello.
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Non si sbaglia in amore
Novela JuvenilArianna, 15 anni, vive a Milano. Ragazza studiosa e riservata. Alessandro, 15 anni, vive a Torino. Sguardo da furbetto e che segue solo le proprie regole. Sarà vero che gli opposti si attraggono? 🔴Sospesa🔴