Capitolo 2- più sicura

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POV ARIANNA
Dopo aver fatto il suo solito discorso ed averci avvertito che dovremmo fare un compito con i nostri genitori per decidere della nostra ammissione all'interno del collegio, il preside è pronto ad andarsene, quando qualcuno gli fischia da dietro.
<chi è stato?> chiede subito lui.
<io> alza la mano una signora e a qualcuno di noi scappa una risata.
<sono stato io> dice poi Alessandro, ma sono sicura che non l'avesse fatto da solo.
<a lei signora non posso dire niente, mentre a lei signor...> dice il preside
<Giglio>
<signor Giglio. Lei stia attento a come si comporti.> ed infine se ne va.
Veniamo divisi in famiglie e ognuno fa il suo compito. Sono domande abbastanza facili, alcune riguardano la conoscenza scolastica e altre sono domande personali. Le domande personali sono quelle a cui faccio più fatica a rispondere, infatti le lascio fare per lo più ai miei genitori. Dopo aver finito tutti, veniamo chiamati uno a uno per incontrare il preside.

<sei già andato?> mi sono avvicinata ai ragazzi e, vedendo tutti parlare tra di loro, rivoglio la mia attenzione ad Alessandro.
<si, ma non è andata molto bene> mi risponde lui tenendo lo sguardo basso.
<dai non dire così> provo a rassicurarlo io.
<invece si. Il prof non mi sembrava per niente convinto e il preside boh, non esprime i suoi sentimenti quello.> dice ridendo nell'ultima parte.
<che scemo> rispondo ridendo io.
<signorina Mecchi! Mi segua> la sorvegliante mi richiama, così io e i miei entriamo seguendola.
<Arianna!> sento qualcuno chiamarmi da dietro, così mi giro e vedo Alessandro parlare.
<andrà tutto bene!> urla lui e io non posso che rispondergli sorridendo.
<speriamo> dico prima di raggiungere la sorvegliante più avanti di me.

<signorina Mecchi, come abbiamo già detto le sue domande sono quasi tutte giuste. Ci sono solo due piccoli errori, ma di poca importanza. Invece ci tenevo a chiederle, perché nella domanda "in cosa potrebbe aiutarti il collegio?" hanno risposto solo i suoi genitori.> dopo che il prof Maggi mi ha fatto qualche domanda generale sulla storia e letteratura, prende parola il preside che mi rivolge questa domanda a cui non so veramente come rispondere.
<perché non so rispondere a queste domande> dico un po' incerta.
<beh, questo non lo trova un motivo giusto per entrare?> continua lui.
<si, penso di sì> alzo lo sguardo trovando i due a guardarmi.
<signorina lei deve mostrarsi più sicura! Deve dimostrare di sapere, perché lei sa. Ha delle capacità e qui dentro sono sicuro che riuscirà a tirarle fuori.>
<il preside ha ragione, Signorina Mecchi. Lei non deve più nascondersi dietro alle scelte degli altri. Voglio che la sua risposta alla domanda "in un gruppo tende a prevalere o segue la massa" cambi decisamente. Non si nasconda più dietro la massa> e dopo le parole del preside e del prof, sento una lacrima bagnarmi la guancia, ma che prontamente asciugo senza farmi vedere. 
Quindi Sono dentro,
Sono veramente dentro il collegio!
Cioè, non è ancora detto, però è molto probabile!

Appena torno in cortile vado verso i miei compagni e il primo che mi si avvicina è proprio Alessandro a cui vado incontro e lo abbraccio, senza pensarci troppo. Lui di conseguenza stringe le sue braccia sul mio corpo e io mi rilasso abbracciata a lui.
<quindi è andata bene?> mi dice all'orecchio, senza staccarsi da me.
<penso proprio di sì> poi però mi ricordo delle parole del prof "sii più decisa"
<cioè si, si è andata bene> mi correggo io. E lo vedo staccarsi leggermente da me per poi darmi un bacio sulla guancia e mettermi un braccio intorno alle spalle. Sono sicura che in questo momento la mia faccia stia andando a fuoco.
<Ari come è andata?> ci raggiunge Anastasia, così mi fermo a parlare con lei, senza però prendere le distanze da Ale.
***
<signori collegiali. Sedetevi prego> il preside ci sta finalmente dicendo chi entrerà nel collegio e l'ansia torna improvvisamente nel mio corpo.
<alcune prove sono state brillanti e atre un po' meno. Ma io e il corpo docente riteniamo che possiate tutti entrare all'interno del collegio. Perciò siete tutti ammessi. Ora potete salutare i vostri familiari. > e dopo aver detto questo ci alziamo tutti per andare dai nostri genitori.
<mi mancherai> saluto mia mamma che sembra più commossa di me.
<amore mio, comportati bene come fai sempre e non avere paura ok? Qualsiasi cosa chiamaci. E se non te la senti più, per qualsiasi motivo, facci chiamare che troviamo un modo per fare tutto.> mia mamma è sempre stata molto protettiva nei miei confronti, essendo la sua unica figlia. Quindi a volte tende un po' ad esagerare le cose.
<si mamma, stai tranquilla> dopo aver finito di rassicurarla, vado da mio papà che è sicuramente più tranquillo.
<e attenta con quel ragazzo> mi dice dopo esserci staccati dall'abbraccio.
<quale ragazzo?> dico io provando a mantenere stabile il mio tono di voce.
<ti ho visto Ari, sta attenta!> mi dice lui sorridendo, prima di lasciarmi un ultimo bacio sulla testa.
<vi voglio bene> così li saluto per l'ultima volta, prima di vedergli uscire dal cancello.
Ora sono ufficialmente dentro il collegio...

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