POV ARIANNA
Questa prima lezione inizia con il prof Maggi che ci fa scrivere un tema sui conflitti interiori. La prima a leggerlo è Maria Sofia che si mette a piangere dopo aver letto e devo dire che il comportamento di molti miei compagni mi fa veramente rimanere un attimo "scioccata". C'è chi ride e chi fa battutine e la cosa che più mi stupisce è che Alessandro si trova tra quelle persone. Lo guardo, sperando che mi presti attenzione e quando lo fa smette di ridere per un attimo, per poi ricominciare quando Simone gli dice qualcosa all'orecchio. E qui mi innervosisco abbastanza, rigirando lo sguardo e prestando l'attenzione al prof che richiama i collegiali che stanno ridendo. Non riuscendo più a sopportarli, dopo i numerosi richiami, i ragazzi vengono mandati fuori dalla classe.Finita la lezione di Maggi arriva la Petolicchio e successivamente a lei abbiamo altre due lezioni, prima di terminare la giornata e andare in sala relax.
<che ti ha detto?>
<niente di che, tranquilla> sono seduta sul divano vicino ad Alessandro e stiamo parlando di questa mattina, di quando è andato dal preside.
<Ale devi calmarti, poi perché hai continuato a ridere, fammi capire.>
<Aria sta tranquilla, so cosa faccio>
<non mi sembra, ti sei comportato da immaturo a lezione.> giro lo sguardo verso di lui e lo trovo già a guardarmi.
<Arianna per favore, non voglio la predica.>
<ma non ti sto facendo la predica.>
<invece si.>
<invece no.>
Non voglio di certo litigare, ma lui è così cocciuto che vuole sempre avere ragione.
<dove vai?> lo vedo alzarsi dal divano e andare verso la porta.
<in camera.> mi dice alzando la voce. Alcuni continuano a farsi i fatti proprio e altri, come Anastasia, hanno sentito parte della nostra conversazione e si avvicinano a me.
<che è successo?> mi chiede lei prendendo il posto che fino a poco fa era di Alessandro.
<gli ho solo detto di calmarsi>
<e secondo te hai fatto bene?>
<si... penso di sì>
<invece no amò> mi dice anche Gaia.
<Alessandro è uno che vole avè sempre ragione. Poi già ce se mette il preside con le sgridate> continua la Romana.
<e poi magari con te vorrebbe parlare di altro.> aggiunge Anastasia. Così mi convincono ad andare da lui e provare a spiegare e ascoltare anche lui.<Ale!> entro in camera urlando il suo nome più di qualche volta, fino a quando non lo vedo uscire dal bagno con la maglia del pigiama in mano.
<Arianna stai bene?>mi chiede preoccupato.
<si, si che sto bene.>
<è che hai iniziato a urlare il mio nome e mi sono preoccupato> mi chiede lui prendendomi una mano.
<in realtà volevo scusarmi.> dico io
<e di cosa?> chiede andandosi a sedere sul suo letto, per poi essere seguito da me.
<non ti vuoi mettere la maglietta.> dico io arrossendo.
<nah, in realtà sto bene così> mi prende in giro lui.
<Ale...>
<okok, me la metto> e dopo essersi finito di vestire continuo io a parlare.
<scusa, probabilmente non avrei dovuto farti anche io la predica. Ma hai sbagliato con Maria Sofia, lo sai vero?>
<Si Aria lo so. Solo che non voglio parlarne ora> dice lui sdraiandosi.
<ok...>
<vieni?> mi dice lui aprendo il braccio e facendomi cenno di andargli vicino.
Io non me lo faccio ripetere due volte e mi sdraio vicino a lui.Quando torniamo dagli altri gli troviamo in cerchio a giocare a obbligo a verità e ci uniamo anche noi. Non essendoci posto faccio per sedermi sul divano, un po' più lontano dagli altri, ma Alessandro mi prende e mi fa sedere in mezzo alle sue gambe.
<stai comoda?> mi sussurra all'orecchio e io sento brividi invadermi il corpo. Annuisco e lo sento ridere.
<Arianna tocca a te.> sento qualcuno chiamarmi, così rivoglio la mia attenzione a Vincenzo.
<obbligo o verità?> dietro di me sento Alessandro dire
<scegli verità.>
<no, io voglio fare obbligo.> e così rispondo.
<bene, allora te e Alessandro potete alzarvi e andare in camera. Ma fate attenzioneee>
ok, forse avrei dovuto scegliere verità.
<che dovrei fare poi?> dico io alzandomi.
<non sono affari miei quelli.> dice il mio compagno prendendoci in giro e scatenando una risata collettiva.
<dai andiamo> mi dice Alessandro alzandomi e prendendomi la mano. Così ci ritroviamo nella camerata maschile.<chissà che si aspettano> dico io un po' in imbarazzo
<sono proprio scemi> mi risponde lui ridendo e la sua risata, in generale la sua voce è una cosa indescrivibile.POV ALESSANDRO
Io e Arianna abbiamo passato il tempo insieme nella camerata maschile, fin quando Filippo non viene a chiamarci per farci tornare dagli altri. Una volta finito di giocare ed esserci salutati con le ragazze andiamo ognuno nelle proprie camerate.Prima di andare a dormire io e Simone ci mettiamo a parlare da un letto all'altro, fino a quando non esce fuori l'argomento ragazze.
<fratè, ma che è successo con quella?>
<quella chi Simo?>
<Arianna>
<niente, che doveva succedere?>
<neanche un bacio?>
<no, niente.>
<allora sei scemo Alessà. Noi ti abbiamo fatto apposta quell'obbligo e te non ne approfitti.>
<tempo al tempo Simone.>
<se, tempo al tempo. Se non ti sbrighi quella prima o poi se ne va.>
<ma la conosco da un giorno, lascia fare a me.>
<vabbè, poi però non dire che non te l'avevo detto>
E detto questo ci addormentiamo. Ma io tutta la notte ho continuato a pensare "e se Simone avesse ragione?"
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Non si sbaglia in amore
Teen FictionArianna, 15 anni, vive a Milano. Ragazza studiosa e riservata. Alessandro, 15 anni, vive a Torino. Sguardo da furbetto e che segue solo le proprie regole. Sarà vero che gli opposti si attraggono? 🔴Sospesa🔴