Capitolo 6 - Dates

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"Mmh... Allora... Che hai 24 anni me l'hai già detto... E che sei di Runcorn, anche... In cosa ti sei laureato?", chiese Louis, non sapendo nemmeno come ci fosse riuscito..

"Biologia marina... Ho studiato a Manchester.", rispose Harry freddo, talmente tanto da non riconoscersi.

"Come mai sei in America?", rispose Louis stizzito.

"Mi hanno preso come professore all'università di Los Angeles due anni fa... Io e Liam ci siamo conosciuti lì e poi abbiamo conosciuto Niall. Aveva bisogno di una mano, soprattutto l'estate, quindi abbiamo fatto i corsi e ora siamo istruttori anche noi. Ma Niall è un pazzo... Lui ha brevetti che arrivano fino a 200 metri. Non sai quante volte lo siamo dovuti andare a riacchiappare in camera iperbarica, ma al tempo stesso non ho mai incontrato nessuno che si godesse la vita più di lui. Cosa mi dici di te invece?", molto meglio, Harry.

"Io sono arrivato qui sei anni fa con Zayn e mia sorella Lottie. Io e Zayn ci siamo conosciuti dieci anni fa durante un raduno di surfisti. Era un week end in cui il tempo era orribile, perfetto per delle belle onde, e da quel momento siamo stati sempre insieme praticamente. N-non insieme insieme... Zayn è il mio migliore amico."

"Ogni globulo rosso, piastrina e globulo bianco che aveva nelle vene si tenevano per mano e facevano la ola.

"E tua sorella?"

"Mia sorella è la mia migliore amica... È due anni più piccola di me, ma a volte credo che i miei si siano sbagliati di grosso... Lei è molto più razionale e matura di me. Mi tiene con i piedi per terra ed ha un umorismo fantastico."

"Avete un bel rapporto eh...", suggerì Harry.

Stava facendo una serie di domande alle quali non voleva nemmeno risposta. Voleva solo sentire quella voce roca e soffice come una nuvola.

In più gli sarebbe bastato anche solo stare fermo ad ammirarlo, tanto era bello e i raggi caldi di un sole già avviato verso il riposo notturno, gli tingevano i capelli di un color miele scuro.

"La amo... Gli anni della nostra adolescenza sarebbero stati un inferno se ciascuno non avesse avuto l'altro."

Harry rimase con lo sguardo fisso sul viso di Louis, sorridendo, ma lui non se ne accorse, per poi esclamare:"Eccoci!", ed entrarono.

"Salve! Posso esservi utile?", chiese cordialmente il commesso.

"Si! Lui voleva una muta...", rispose Harry per Louis.

"Di che tipo? E poi la preferisci mono pezzo o doppia?".

"Una semi stagna! Per i pezzi, do la parola a lui.", disse Harry girandosi verso il castano.

"Ehm... Mono...", rispose Louis, quasi fosse una domanda.

"Ok, perfetto... Preferenza di colori?"

"Rosso", dissero all'unisono e Harry volle picchiarsi. Stava pensando quanto il rosso stesse bene con quegli occhi azzurri, e semplicemente lo disse ad alta voce.

Louis diventò un peperone in faccia ed improvvisamente l'aria condizionata del locale non serviva più a niente.

"Perdonami, è solo che ti sta davvero bene...", disse il riccio indicandogli il suo costume.

"Mmmh... Grazie... È il mio colore preferito..."

"Prego da questa parte!", li interruppe il signore e Louis gli fu immensamente grato.

"Cerco di tornare subito...", disse Louis e Harry gli sorrise.

Harry camminava impaziente davanti al camerino.

Underwater // Larry Stylinson AU! #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora