Capitolo 13 - Apart

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Quando, la mattina dopo, Louis si svegliò, trovando due pozzi verdi ad osservarlo e con una mano a disegnargli cerchi immaginari su un fianco, sorrise per poi chiudere gli occhi e avvicinarsi con movimenti impacciati e sorprendere Harry con un bacio sulle labbra che durò diversi secondi, mentre il riccio se lo spingeva delicatamente addosso dal fondoschiena.
Fine ottobre imperversava fuori dalla finestra, regalando temperature clementi e belle giornate di sole.
Louis si accoccolò accanto al petto di Harry che gli baciò la fronte.
"Come stai?", sussurrò Louis con voce assonnata.
"Indolenzito... Il mio povero culo potrebbe avercela con te molto tranquillamente se non avesse gradito così tanto..."
Louis sorrise tenendo gli occhi chiusi e strofinando i capelli contro le clavicole del riccio, che istintivamente se lo avvicinò ancora di più.
"È inutile che ridi, sai Tomlinson?"
La risata di Louis a questo punto ruppe la quiete della camera.
Louis con un movimento repentino, schiacciò Harry contro il materasso e si adagiò con il torace su quello del riccio, rinchiudendogli il collo nella morsa delle sue braccia e baciando ripetutamente tutto il viso meraviglioso del suo ragazzo.
"Lo sai che ti amo, mister Styles, vero?"
Harry intanto faceva scorrere delicatamente le mani enormi sulla schiena di Louis, e lo guardò con occhi dolci e sognanti.
"No, Harry seriamente... So che può sembrare insensato detto da uno che è alla sua prima vera cotta per la persona giusta, ma è lì la differenza. Tu sei quello giusto. Perché trovo davvero difficile poter provare qualcos'altro di così forte per qualcun altro che non sia tu."
"Louis... Io non ho mai voluto nemmeno innamorarmi... Con te è solo successo... Non l'ho chiesto, non lo volevo, mi sono ritrovato ad amarti senza poter fare più niente ed è stato così semplice... Sono solo felice che mi ami anche tu, perchè non ce l'avrei mai fatta a guardarti da lontano...", rispose Harry.
"Sono tuo... Non potrò mai essere di nessun altro..."
"Per me è lo stesso... Sai... La cosa che devo nasconderti, non pregiudica questo. Io ti appartengo sopra tutto il resto."
"Lo so... Mi fido di te Harry... Mi fiderò sempre di te."
Stettero ancora qualche minuto stretti l'uno tra le braccia dell'altro in silenzio, solo beandosi dei loro tocchi leggeri.
"Lou andiamo in spiaggia??", se ne uscì Harry all'improvviso.
"Harry ma che hai bevuto! Non è tempo da spiaggia, dai..."
"Invece si! Dai fidati!"
"Harry...", disse Louis annoiato.
"Dai Lou!!! Ti scaldo io se avrai freddo.", sussurrò Harry all'orecchio del suo ragazzo con un ghigno malizioso.
"Dio Harry mi convinceresti anche a buttarmi nel fuoco con quella voce nell'orecchio!", rispose il piú grande tremando.
Harry abbracciò Louis e rotolò su un fianco ribaltando le posizioni e premendo le sue labbra su quelle del suo ragazzo.

Da ore ormai erano seduti fianco a fianco sulla sabbia ambrata, occasionalmente accarezzandosi le mani o scambiandosi qualche bacio dolce.
"LouLou andiamo a fare il bagno?"
Louis si alzò seduto e guardò Harry di sbieco, intento a cercare di tenere gli occhi aperti anche con il sole in faccia:"Harry questo è l'Oceano! Ed è quasi novembre! L'acqua sarà congelata!"
"E dai Lou! Da quando sei così fifone??"
"Sta zitto! Non è essere fifone, è che il freddo non mi piace!"
"Ma ci penserei io a scaldarti", sussurrò il riccio all'orecchio del più grande dopo essersi avvicinato.
Louis sapeva che sul volto di Harry era dipinto un sorrisetto impertinente e malizioso, che lo fece rabbrividire solo al pensiero.
"Ti guardo dalla riva", aveva sentenziato Louis alzandosi.
Harry si era alzato a sua volta iniziando a correre verso l'acqua e quando passò accanto a Louis, che invece camminava tranquillo, piazzò una pacca sul sedere perfetto del suo ragazzo.
Louis alzò gli occhi al cielo per vedere poi Harry lanciarsi tra le onde stanche per poi riemergere e sistemarsi i ricci bagnati passandosi entrambe le mani tra i capelli.
I timidi raggi di sole che colpivano la pelle ambrata di Harry, le goccioline d'acqua che correvano sul suo lungo torace, il costume giallo appiccicato a quei fianchi asciutti fecero sorridere Louis dalla riva, che ancora una volta si accorse di quanto fortunato fosse ad avere Harry al suo fianco sia per la persona che era, sia per la sua dolorosa bellezza.
Harry lo vide e resistendo alla corrente opposta si trascinò fino alla riva.
Quando arrivò davanti a Louis incrociò le mani dietro la schiena e con le labbra già protese in avanti chiedendo un bacio, quello chiuse gli occhi aspettando di sentire le sue labbra preferite premersi salate contro le proprie, quando invece due braccia lo afferrarono dalle ginocchia e sentì un salto dello stomaco.
"Harry! Che cazzo fai!"
Ma prima di poter reagire in qualsiasi modo si ritrovò a dover buttare fuori l'aria dal naso per non soffocare sott'acqua.
Quando riemerse fece appena in tempo a stropicciarsi gli occhi infastiditi dall'acqua salata, e a tirarsi via dal volto i capelli con uno scatto secco della testa, che Harry lo aveva abbracciato dalla vita e premuto le sue labbra sulle quelle di Louis.
L'equilibrio del più grande era precario e se non ci fosse stato Harry a reggerlo saldamente, alla prima onda sarebbe caduto in acqua di nuovo.
Louis si staccò a forza dalle labbra di Harry per tirargli un ceffone sul braccio:"cretino! È congelata cazzo!", facendo per andarsene, ma Harry lo riprese dai fianchi e lo fece girare verso di se.
Le braccia di Louis fingevano di essere indifferenti lungo il suo torace, ma quando Harry con un sorrisetto sul volto le prese e se le allacciò dietro al collo costringendo il più grande a guardarlo, la sua espressione si era ammorbidita, era dolce e innamorata.
Fu Louis a quel punto a baciarlo prendendogli le labbra con le sue e tirandosi appena su per essere un po' meno basso.
Harry invece lo strinse e fu proprio lui ad alzarlo.
Improvvisamente un'onda troppo forte fece perdere l'equilibrio ad Harry, ma loro non si scomposero minimamente, anzi, continuarono a baciarsi sott'acqua come se esistessero solo loro.
Riemergendo l'acqua era un po' più alta e con meno onde, permettendo a Louis di attorcigliare le gambe alla vita di Harry e stringersi forte contro il suo torace.
Dopo essersi guardati in maniera disgustosamente dolce negli occhi, le loro bocche si andarono incontro.
Il bacio era nato lento, tranquillo come un balletto di danza classica, ma più i minuti passavano più diventava erotico, sensuale, irruento come una rumba.
Per questo quando Harry arrivò a slacciare il costume di Louis e subito dopo a penetrarlo direttamente con due dita, Louis lo fissava con sguardo innamorato, come se anche lui non stesse aspettando altro.
La spiaggia era deserta, l'acqua gelida, nonostante il calore sprigionato da un sole non proprio abbagliante, ma Harry aveva detto che avrebbe scaldato lui Louis e stava mantenendo la parola.
Perché dentro di Louis c'era in atto un incendio ed Harry era la legna che lo alimentava, era la benzina sul suo fuoco, ma anche l'unico tipo di acqua che riusciva ad acquietarlo perchè a spegnere quelle fiamme non ci sarebbe mai riuscito nessuno.
Fecero l'amore dentro l'acqua, cullati dalle onde tra sale e sabbia.

* ~ *

Harry era seduto sulla sua roccia a pensare.
Un tempo, quelle settantadue ore passate lontano dalla terra ferma erano la sua pace.
Le usava per riposarsi o, nei periodi di maggiore studio, per dormire.
Da quando Louis era entrato nella sua vita quelle erano ore passate lontano da lui, ore in cui non si sentiva completo perché un pezzo di sè l'aveva lasciato a Louis, ore sprecate in cui Louis, gli mancava.
Allora pensò a tutto ciò che del più grande amasse fisicamente e caratterialmente. Si conoscevano da poco, ma a Harry sembrava di conoscerlo meglio di chiunque altro e sapeva che Louis era la persona che lo conosceva meglio.
Pensò ai suoi occhi, ai suoi capelli, alle sue mani, al suo corpo.
Occhi. Occhi. Occhi.
Si ne era certo, gli occhi erano la cosa che più gli mancava.
Quegli occhi azzurri come un mare basso e calmo.
Mare.
Ecco perché amava tanto quegli occhi, perché guardandoli, in fondo, si sentiva a casa.
"Hey cugino!", disse una voce facendo alzare la testa al riccio e distraendolo dai suoi pensieri.
"Hey Ed!", rispose alla testa rossa che si ritrovò accanto.
"Si può sapere che cavolo ti prende? Sono un po' di mesi che quando torni a casa stai sempre solo, non parli con nessuno... Te ne stai solo qui su questa roccia a guardare con le branchie all'insù... Siamo un po' tutti preoccupati per te."
"Non dovete preoccuparvi, sto benissimo. Nel vero senso della parola... Non sono mai stato così bene in vita mia Ed..."
"Beh allora perchè non tiri su quell'ammasso di squame e andiamo a farci un giro?! E dai sono il tuo migliore amico! Sembri in un altro oceano in questo periodo!"
E Harry tra sé e sé pensò:"no semplicemente sulla terra ferma..."
Harry si alzò stiracchiandosi, colpì sul braccio il rosso ed esclamò allontanandosi:"Forza! Vediamo se sei ancora il più lento come quando eravamo piccoli!"
Ed Ed lo seguì sorridente.

* ~ *

Louis non riusciva a pensare ad altro che a quella mattina.
Era rimasto per ore avvolto dall'asciugamano dopo essersi fatto la doccia, sperando di non lavare via insieme al sale e alla sabbia il ricordo del sapore di Harry sulle sue labbra, le sua mani a corrergli dietro la schiena, le labbra di Harry appiccicate al suo collo e i suoi ricci bagnati davanti agli occhi e Harry dentro di se.
Odiava doversi fare la doccia quando sapeva che Harry sarebbe sparito per i soliti tre giorni. Perdeva il suo odore sulla pelle e non gli piaceva.
Aveva costretto Harry a lasciargli dei suoi maglioni facendoci prima spruzzare due gocce del suo costosissimo Tom Ford che Harry si concedeva di comprare come unico regalo solo ed esclusivamente quando non ne fosse rimasto più nemmeno uno spruzzo.
"Hey fratellino!", disse Lottie sprofondando con molta poca delicatezza a fianco di Louis sul divano e poggiando la testa sullo schienale con gli occhi chiusi.
"Stanca sorellina?", chiese Louis posandole la mano su una gamba.
Lottie annuì semplicemente.
Dopo un po' di silenzio, Lottie girò la testa e vide il fratello guardare davanti a se con un lieve sorriso.
"Le solite settantadue ore di assenza?"
Louis annuì semplicemente.
"Stasera siamo solo io e te Lots... Zayn è con Liam... A meno che tu non ti veda con Niall..."
"No stasera doveva andare a cena dai suoi... Aspetta, ma tu...?"
"Sorellina... Sono cieco, ma non fino a questo punto!", disse ironico Louis"
"Lou ascolta..."
"Non preoccuparti... Harry lo ha già avvertito che se ti fa del male dovrà passare per le mie mani!"
Lottie si alzò e schioccò un bacio sulla guancia del fratello.
"Dai che vuoi per cena?", chiese la piccola sorridendo.
"Niente stasera preparo io per te!"
"Lou non vorrai far diluviare per favore!!"
"Ti faccio il pollo al curry!"
"Te l'ho detto che sei il miglior fratello del mondo?"
E abbracciandosi si diressero in cucina.





Oh I will carry you over
fire and water for your love!
And I will hold you closer
hope your heart is strong enough!When the night is coming down on you,
we will find a way
through the dark...









Ciao splendori!!!
Capitolo corto ma si capisce finalmente il segreto di Harry!! O quasi no?!
È un brutto momento.
Sono molto confusa su quello che sta succedendo nel fandom. La mia testa continua a pensare tutto ed il contrario di tutto e sono psicologicamente esausta.
Ho bisogno di prendermi una pausa da tutto questo, e per questo mi sono cancellata l'app di twitter dal telefono.
Vorrei dedicare questo capitolo a Tortinss91 lappi88 martuccibs89 Galwaygirl269 perchè le ho abbandonate. Scusatemi ho bisogno di staccarmi, ma torno, ve lo giuro. E anche a GiuliaSince perchè non è come la neve. Credo che tu capisca.
Intanto più di 6.500 visualizzazioni e io boh... Vi amo.
A presto, giuro!!
-A.

Underwater // Larry Stylinson AU! #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora