The Heir - The Hunger Games

11

-Scusatemi, siete i mentori del 12, giusto?- ci chiede un uomo sulla sessantina. Il secondo giorno è appena iniziato ed è da ieri sera che non controllo i Giochi, potrebbe essere successo di tutto.
-Sì, siamo noi- gli risponde Peeta per tutti e tre, con una vena di preoccupazione nella voce.
-Vorrei sponsorizzare il vostro tributo, Mason Mellark- ci dice l'uomo e noi ci scambiamo una rapida occhiata, anche se sappiamo già cosa fare. Gli sponsor fanno sempre bene.
-Certo, dove dobbiamo firmare?- gli domando io subito dopo e lui ci porge un foglio con una penna. Firmiamo tutti e l'uomo si congeda. Prendiamo posto su un divanetto, di fronte al quale c'è uno schermo su cui è inquadrato Mason. Da quello che vedo non ha stretto nessuna alleanza, visto che sta mangiando una delle mele che gli ho inviato ieri da solo.
Dopo pochi minuti lo vedo sobbalzare, raccogliere le sue cose ed incoccare una freccia all'arco. Rimaniamo tutti un attimo con il fiato sospeso e prendo per mano Peeta. Ho paura, paura che possa succedere qualcosa al mio bambino. Un coltello sfiora l'orecchio di Mason, lui scocca una freccia ed il cannone spara. Ha ucciso il ragazzo del 4.
Vedo Annie alzarsi ed andare via, probabilmente perché entrambi i suoi tributi sono morti e di conseguenza non è più obbligata a stare qui.
-Vado a prendere qualcosa da mangiare. Vuoi qualcosa?- chiedo a mio marito mentre mi alzo dal divanetto.
-Sì. Mi porteresti un panino con il salame, per favore?- mi domanda, ed io gli faccio cenno che va bene. Attraverso il salone ed arrivo al buffet. Prendo due piatti e in uno ci metto il panino per Peeta, mentre nell'altro una fetta di torta al cioccolato per me.
-Ecco, tieni- dico a Peeta mentre gli passo il suo cibo. Lui mi ringrazia ed io riprendo il mio posto sul divanetto.
Oggi sono già morti due tributi, il ragazzo del 4 e la ragazza del 10, e sono solo le dieci e mezzo del mattino. Ho come la sensazione che se non oggi, domani i Giochi saranno finiti.
Rivolgo di nuovo l'attenzione allo schermo e vedo Mason incoccare un'altra freccia. Ma mentre sta per lasciarla andare una ragazza lo ferma. È Amy. Rimangono fermi un po' di tempo a parlare e poi si allontanano insieme. Si sono alleati.
-Allora, come sta andando oggi?- ci chiede Venere raggiungendoci.
-Sono rimasti in sei. Mason ha ucciso quello del 4 e si è appena alleato con Amy, mentre la ragazza del 2 ha ucciso quella del 10.- le spiega Haymitch passandole un bicchiere di succo di frutta e lei lo ringrazia.
Verso mezzogiorno comincio ad annoiarmi e decido di andare a chiacchierare un po' con Johanna.
-Allora, come stai?- le chiedo abbracciandola, anche se si vede che non sta bene.
-Non bene. Lui è morto ed è tutta colpa sua- ringhia, accennando a Gale con la testa.
-Sai Katniss, sono felice che sua figlia si sia intrufulata nell'arena, così magari capisce quello che la maggior parte delle persone in questa stanza sta provando- continua lei, lanciando sguardi d'odio al presidente.
-Scommetto quanto vuoi che vince lei- esclamo abbastanza arrabiata. Sicuramente alla fine manderanno qualche ibrido ad uccidere tutti i tributi tranne lei.
-Ti do ragione. Ma quella è furba, non so se lascerà vincere suo padre.- mi risponde Johanna, prima di allontanarsi per andare ad inviare un po' di cibo a sua figlia.

-Katniss, vieni! Veloce!- Peeta mi sta chiamando e sembra anche preoccupato. Cerco di correre più velocemente possibile, tacchi permettendo.
-Cos'è successo?- gli chiedo sedendomi al suo fianco e lui mi indica lo schermo. Mason e Amy si trovano davanti a tutto il gruppo dei Favoriti. Cominciano a correre seguendo un sentiero, con i Favoriti alle calcagne. Ma so che ce la faranno, Mason è veloce nella corsa. In pochi minuti riescono a mettere abbastanza distanza tra di loro, almeno per avere il tempo di prendere le armi. Mason sta già incoccando una freccia, ma Amy cade. Fa fatica a rialzarsi e si tiene la caviglia. Pochi istanti dopo si ritrovano di nuovo faccia a faccia con i tributi dell'1 e del 2. Un coltello si infila nel petto del ragazzo del 2 e una freccia colpisce  allo stomaco la ragazza dell'1. Subito dopo una freccia trapassa la gola del ragazzo dell'1 e un coltello va ad infilarsi nel cranio della ragazza del 2. Ce l'hanno fatta, hanno battuto i favoriti!
Abbraccio Peeta e gli dico:
-Gli hanno battuti, non ci posso credere!- sono in preda alla felicità.
-Si ma Mason ha un coltello conficcato nel polpaccio- mi risponde con la voce che gli trema e mi giro a controllare. Uno dei Favoriti ha lanciato un coltello prima di morire e ha colpito mio figlio al polpaccio sinistro.
La lama gli entra nella carne per cinque o sei centimetri penso, a vedere così. Dobbiamo prendere una decisione in fretta se vogliamo salvarlo.
-Usiamo tutti i soldi degli sponsor e mandiamogli del disinfettante, delle bende e qualche crema per far cicatrizzare la ferita- esclamo io e Peeta mi da ragione. Ormai nell'arena sono rimasti un quattro e non manca molto prima che qualcuno vinca.
-Ok, va bene.- dice Haymitch.
Circa mezz'ora dopo il paracadute è nelle sue mani. Sul bigliettino gli ho scritto cosa fare, cioè: togliere il coltello, disinfettare la ferita, mettere la crema e fasciare stretto.
Lo vedo chiedere ad Amy di farlo lei, ma è comprensibile, gli starà facendo malissimo. Comincia a girarmi la testa, e decido di andare  a prendermi una boccata d'aria fresca.
-Vado un attimo a fuori. Mi gira la testa- dico a Peeta, e lo vedo preoccuparsi.
-Se non ti senti bene vengo con te- mi risponde e insieme lasciamo il salone. Prendiamo l'ascensore e saliamo fino alla terrazza. Ci sediamo ed io appoggio la testa sulla sua spalla, mentre lui mi cinge la vita con un braccio. Dopo una decina di minuti la testa non mi gira più e mi è passata un po' l'ansia che mi era venuta.

Torniami al salone giusto in tempo per sentire l'invito di Ceaser Flickerman al banchetto alla Cornucopia. Domani questo incubo finirà.