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Bahrain

28 marzo 2021


Odiavo quella situazione. Erano già trascorsi sedici giorni dal mio incidente e le mie gambe non sembravano affatto migliorare. Facevo difficoltà ad alzarmi e a muoverle, per quanto ci provassi. Ero rimasta in Bahrain, d'altronde tornare a casa e sostenere un viaggio così impegnativo e lungo era fuori discussione. Karl e Julie volevano venirmi a trovare, così che non fossi sola, ma alla fine li avevo rassicurati: non potevano rischiare di perdere il proprio lavoro a causa mia. Io sarei stata bene, d'altronde al mio fianco avevo Stephan e Amélie che cercavano in tutti i modi di farmi compagnia e farmi sentire più sollevata. In realtà, quello fu per me un periodo davvero duro psicologicamente. Gli infortuni non sono mai positivi, men che meno quando vi è un mondiale a cui prendere parte. Finché non mi fossi ripresa, il mio sedile era nelle mani di George. Prevedibile. Avevo osservato le qualifiche, così come le prove libere, sebbene Stephan avesse cercato di impedirmelo. Non potevo dargli torto, essendo prima mio amico e poi mio preparatore atletico, voleva che non mi sentissi giù di corda e che, presa dall'esasperazione, io facessi più sforzi di quanti mi fossero consentiti. Aveva ragione, ma io non volevo rimanere su un letto o, quando mi andava meglio, su un divano senza la possibilità di muovermi. Mi muovevo con la sedia a rotelle ed era diventata il mio incubo. Quando andavo a dormire, chiedevo ad Amélie di portarla via, così che non potessi vederla durante la notte o al mio risveglio. È vero, era sciocco, ma ciò mi illudeva di non aver problemi, almeno fin a quando non abbassavo lo sguardo e notavo che entrambe le mie gambe fossero fasciate. Dall'altro lato, però, non facevo nulla per cercare di migliorare la mia condizione: avevo lasciato che prendesse il sopravvento su di me, stanca di dover continuare a reagire.

Quel giorno non avevo voglia di fare nulla, mi sentivo troppo giù di morale e non avevo neppure la forza di allenarmi.

«Ann, non può funzionare così». Ero sistemata sul divano con lo sguardo fisso sul televisore che trasmetteva la gara. «Dovresti darti da fare, non puoi lasciare che l'infortunio abbia la meglio su di te».

«Non ce l'ha già?». Domandai, quasi sarcasticamente, mentre cercavo il telecomando per cambiare canale. L'ultima cosa che avevo intenzione di vedere era Max vincere il Gran Premio. Lo prese dalle mie mani.

«Avevi detto che ci avresti provato». Mi guardò con uno sguardo di disappunto e io sbuffai, cercando di riprendere il telecomando, ma senza successo. Alla fine mi appoggiai rassegnata allo schienale del divano e continuai a mantenere lo sguardo fisso sullo schermo, anche se senza prestare realmente attenzione.

«Ci ho provato». Dissi con fare ovvio. Il mio sguardo fu catturato da Pierre che cercava di sorpassare Max. «Quel ragazzo è fuori di testa». Esclamai riferendomi proprio al francese. Io e Pierre continuavamo a sentirci, non con grande frequenza, visti i suoi impegni, però sapevo di non essere sola. O, almeno, si fa per dire.

«Tu non ci stai provando». Mi richiamò Stephan e io mi voltai a guardarlo, anche se non completamente. Volevo capire se Pierre sarebbe riuscito o meno a superarlo. Mi sentii leggermente infastidita dalla sua accusa. Cosa voleva capirci lui della mia situazione?

«Stephan, io ci sto provando, è solo che non ci riesco, ok? Non riesco a tornare quella di prima. Non importa quanto ci provi, io non ci riesco. È più difficile di quanto mi aspettassi. Io...». Mi interruppi per un breve frangente di tempo, per poi riprendere. «Forza Pierre, cazzo, ce l'hai fatta!». Mi feci prendere dal momento, provocando una sonora risata da parte del mio preparatore atletico.

«Ann». Mi voltai verso di lui, con le gote leggermente rosse. «Preferiresti lottare contro Pierre e Max, non è così?». La sua domanda mi spiazzò un po'. Quale risposta si aspettava? Certo che lo volevo. Non risposi, ma dallo sguardo che gli rivolsi capì che aveva ragione. «Allora alzati e andiamo ad allenarci». Sospirai.

All we have is now || Pierre GaslyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora