•Rabiosa•

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Ho comunque sempre scelto lei. L'ho scelta anche con la distanza di mezzo, con la paura di non vederla. Ho sempre scelto lei perché nessuno è in grado di essere al suo livello. Ho sempre scelto lei perché il suo sorriso non riesco a trovarlo sul volto di nessun altra. Ma tutto questo evidentemente a lei non bastava. Doveva trovare sempre il modo per litigare, per rendere le cose difficili, solo per non darmela vinta. Lei era così, era testarda, anche se aveva torto e sapeva di giocare con il fuoco partecipando a quel torneo, ma io proprio non mandavo giù questa sua scelta.
E litigavamo,ci volevamo scannare, ci siamo insultati, ognuno rimase sulle sue posizioni perché eravamo entrambi troppo orgogliosi per ammettere di aver torto. Ero sicuro che sarebbe successo altre tante volte, in una coppia bisogna litigare. Ma dopo aver litigato per ore ci ritrovavamo in un abbraccio e in un "scusami se sono una testa di cazzo, ma mi conosci".Faremo sempre pace. In un modo o nell'altro avremmo trovato sempre una soluzione. Era il giorno prima del torneo, Ilary aveva passato i suoi interi pomeriggi ad allenarsi in palestra, io andavo con lei, non mi andava giù che ad allenarsi con lei ci fosse Francesco, quindi andavo li per controllare, no che non mi fidassi della mia ragazza era di lui che non mi fidavo. Io e i ragazzi dovevamo svolgere un lavoretto quella sera. In giro girava la voce che un gruppetto di ragazzini spacciava droga senza il mio consenso, avrei dovuto scoprire per chi lavorassero e in più volevo ogni singolo euro che avevano guadagnato.

"Piccola,stasera io e ragazzi abbiamo da fare" entrai in camera sua. Era stesa sul letto a leggere un libro e giocava con i suoi piedi.

"Dove andate?" chiese.

Mi appoggiai accanto a lei sul letto. "Dobbiamo svolgere un lavoro".

"Lavoro" rise.

"Si,il mio è un lavoro" feci l'offeso.

"Io ancora non ho capito di che ti occupi" disse.

"Beh: spaccio di droga,contrabbando,rapine e altre cose illegali di cui non verrai mai a sapere" spiegai.

"Mmm misterioso" sussurrò.

"Adesso dovrei ucciderti per avertelo detto" la presi per i fianchi posizionandola su di me.

"Ma non lo farai" precisò.

"Mi sottovaluti" ribaltai la situazione posizionandomi su di lei.

Fece scivolare la sua mano sul retro dei miei pantaloni, credevo volesse togliermeli invece prese la mia pistola e mi spinse sotto di lei. Iniziò a puntarmi la pistola sulla guancia, poi scese lungo il mio collo, fino ad arrivare al cuore.

"Potrei ucciderti in questo preciso instante" sussurrò avvicinandosi verso le mie labbra.

"Sei terribilmente sexy quando fai la cattiva ragazza" mi leccai le labbra.

"Ilary, io e Alex ci stavamo chiedendo-" entrò Carlotta dalla porta, si ammutolì nel vedere Ilary puntarmi una pistola contro. Rotolò sulla parte vuota del letto, mettendosi la pistola nei pantaloni.

"Ho interrotto un qualche specie di momento masochista" rise.

Ilary si coprì la faccia, per nascondere l'imbarazzo. Era così carina.

"Vi aspetto di sotto" salutò con una mano e chiuse la porta.

"Dove eravamo rimasti" mi posizionai su di lei e iniziai a baciarle il collo.

"Dovremmo scendere di sotto" lasciò uscire in un gemito.

"Possono aspettare" dissi.

"Non ora" si scansò dalla mia presa.

"Cosa c'è?" sbuffai.

"Francesco mi ha consigliato di non avere rapporti sessuali prima di un combattimento, serve a mantenere la concentrazione " spiegò.

Dangerous  | | Emis Killa | |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora