Un nuovo amico (forse non tanto nuovo)

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Dalla porta della ma classe entró un ragazzo alto e muscoloso, con i capelli marrone scuro, e gli occhi, marroni scuri, cosí tanto scuri che la pupilla non si vedeva così bene. Aveva dei jeans blu tutti strappati, sembrava appena uscito da una rissa nei quartieri più malfamati di New York.
La sua maglia era nera con il logo di una squadra di baseball, anche essa tutta strappata sulle spalle. Sulle sue labbra rosa c' era stampato un sorriso straffotente. Guardava la classe come se cercasse qualcuno, o una preda.
Nella classe c'era il solito casino. Mark stava parlando con Thomas sul calcio o robe simili.
Io continuavo a squadrare quel misterioso ragazzo.
La professoressa zitti la classe e disse:"buongiorno ragazzi, come vi avevo detto ieri lui é il nostro nuovo compagno di classe. Date il benvenuto a Blake Hard."
Quando la professoressa finì di pronunciare il nome del nostro nuovo compagno di classe, lungo la mia schiena scese un brivido.
La mia mente continuava a pensare se ci poteva essere qualche cosa che collegava quel ragazzo fantastico quanto misterioso e il mio amico lupo che ormai avrei dovuto dimenticare.
Ma ricacciai il mio pensiero in un angolino remoto del mio cervello.
Ora Blake Hard aveva le guancia un pò rosse, forse dalla sua timidezza e che tutti quanti lo fissavano.
Lui continuava aggravarsi intorno e mentre stava guardando Mark si accorse di me. In quel momento dalle sue guance scomparse il rosso e mi guardava, cinese mi potesse balzare addosso da un momento al altro. Mi sentivo le guancie e la fronte che adottava. Ora ero io quella a disagio.
Lui si girò verso la prof che gli stava chiedendo certe cose di scuola in privato. Le mie guardie si raffredarono.
In tutta la classe c era solo un posto libero. Lui con il suo passo sicuro si sedette. Il suo posto era solo lontano cinque posti dal mio. Ero sia felice che triste da quella lontananza.
Felice perché, i faceva un pò paura e triste perché mi attirava come una ape su un fiore.
Lui si girò verso di me e mi guardò. Mi dava un fastidio, ma ero lusingata. Nessuno mi valeva mai guardata con tanto interesse. Lui era da solo, nessun vicino di banco. Non aveva neanche portato uno zaino, essendo il suo primo giorno di scuola.
Mark stava ascoltando la lezione sulla letteratura del 1600, ma alzò lo sguardo dal libro e vide che Hard mi stava ancora guardando.
M:"hai visto che Hard ti sta guardando?"
Io "no, non me ne ero accorta"
Dissi una bugia solo perché non volevo pensare che lui mi stava guardando.
Ora io alzai lo sguardo e cercavo gli occhi di cioccolato di Blake Hard e come se avesse gli occhi dietro la testa lui si girò di nuovo verso di me.
Era come guardare il sole, pian piano mi stavo sciogliendo sotto quella sguardo che non faceva trapelare nessuna emozione tranne la curiosità.
Distolsi lo sguardo, e vidi che ora aveva un sorriso stampato sulla sua faccia. Aveva vinto.
Io da lì avanti per tutto il giorno lo guardavo di soppiatto, come una spia. Anche lui non distogliere lo sguardo.
Perché guardava me e non qualche Altra ragazza?
Per fortuna era finita un altra giornata di scuola ed ero finalmente libera.

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