Mi risvegliai la mattina seguente con il collo che mi doleva, e con il cuscino bagnato dalle lacrime dovute a un incubo: avevo sognato quello che poteva succedere se Blake non lo avesse fermato.
Guardai la sveglia e vedo che erano le 6:00.
Decido che devo dire a mia madre che non posso andare a scuola, però prima mi copro il collo con una sciarpa.
Vado in cucina e la trovo che beve il suo caffè mattutino.
"Mamma, non mi sento bene oggi" gli dico.
Lei si gira verso di me.
"Vorresti non andare a scuola?"
"Beh, si" dico impreparata.
"Mi dispiace, ma ci devi andare. Io devo andare a lavoro, e non puoi stare a casa da sola."
"Non sono più una bambina"
"Lo so, allora facciamo che vai a scuola e se ti senti peggio mi telefoni così ti riporto a casa"
Accettai a malincuore, e sapevo che se lei dice una cosa é quella.
Ritorno in stanza e incomincio a prepararmi per la peggiore giornata della mia vita.
Mi lavo i denti, faccio una doccia veloce e mi metto un jeans nero con una felpa nera larga.
Poi arriva il momento peggiore: il trucco.
Mi tolgo la sciarpa dal collo e vedo che é un immenso insieme di ematomi viola, che partono dal collo fino alla clavicola e scendono poco più in basso.
Prendo il fondotinta che dura 16 ore e lo stendo sul collo che mi fa un pò male.
Finito guardo la mia opera d'arte soddisfatta.
Prendo lo zaino, scendo e mi incammino verso scuola.
Ogni persona che incontro ho paura che dentro di se potrebbe essere come Mark, quindi mi stringo nella felpa e continuo a camminare.
Sento una mano che mi tocca la spalla, e io tiro un urlo dallo spavento. Mi giro e vedo un ragazzo.
"Ciao Alice.. oh scusa ti ho cambiato per un'altra persona.Scusa"
Sento il mio cuore che batte come quello di una lepre spaventata.
Penso che quella cosa con Mark forse mi segnerà la vita, come le vittime nei programmi su Real Time, ma non voglio piangermi addosso. É successo e io non posso farci niente. Questo mi insegna a fidarmi un pò di meno delle persone.
Arrivo a scuola sana e salva e in orario quindi senza salutate nessuno varco la soglia di scuola verso la mia classe.
Apro la porta e non ce nessuno,per fortuna, e mi siedo al mio solito posto.
Intanto tiro fuori gli appunti di matematica e li ripeto.
Dopo poco la classe inizia riempirsi di gente e io mi sento sempre più a disagio. Sento qualcuno che passa dietro di me e si siede al posto vicino. Mark. Era per questo che non volevo venire a scuola oggi.
Lui mi guarda e io faccio finta di niente, ma non resisto a guardarlo, e vedo che la sua espressione non fa trasparire nulla.
Continuo a farmi gli affari miei finché la classe é al completo, ma manca Blake. Mi preoccupo, perché mi aveva detto che veniva a scuola.
Poso gli appunti nello zaino e mi guardo intorno. Saluto Adrienne e Sarah.
Un minuto prima che suona la campanella entra Blake. Dentro di me mi sento meglio, come una sorta di sollievo.
"Mi dispiace per ieri" mi sussurra Mark nelle orecchie.
Io non lo ascolto e mi guardo le mani che ad un tratto diventano interessanti.
Sento le lacrime quasi agli occhi. Mi passano in mente le scene.
Quando mi tiene le mani sopra la testa. Quando mi morde tutti i punti del collo.
Mi viene un brivido dalla base della schiena fino al collo.
Mi giro verso la finestra e vedo Blake che guarda verso la mia direzione e sposta lo sguardo da me e Mark. Guarda Mark rabbioso mentre stringe il bordo del banco.
Mi giro verso Mark, che continua a cercare i miei occhi.
Mi tocco la mano destra che ho sul banco per attirare la mia attenzione, e io con uno scatto la tolgo.
É un incubo stare vicino alla persona di cui ti fidavi e che ti ha fatto del male.
Lui continuò a cercare la mia attenzione.
Stufa prendo un foglio e scrivo 'smettila'
Lui lo prese e lo lesse. Il suo volto si rabbui e mi lascio in pace.
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La storia di Acacia
LobisomemAcacia incontra qualcuno senza sapere che è ... gli succederà un incontro inaspettato.