<Hazza? Dove sei?> Louis chiamò, vagando per la casa. Si era svegliato dal pisolino e aveva trovato un biglietto accanto a sé. Harry aveva detto che se voleva parlare doveva prima trovarlo. Se Louis non avesse trovato così accattivante il suo fidanzato che voleva giocare a nascondino, avrebbe ignorato il biglietto e lasciato che Harry rimanesse bloccato da qualche parte tutto il giorno.
Louis controllò tutte le camere da letto e il suo ufficio e ora stava andando in cucina. Cominciò a prepararsi del tè quando sentì una risatina. Louis sgranò gli occhi, mettendo il bollitore sul fuoco prima di andare in soggiorno. Si guardò intorno nella stanza prima di notare quanto fossero ampi i cuscini del divano.
Fece un forte sospiro in modo che Harry sapesse che era nella stanza <Mi chiedo dove possa essere la mia cara Principessa. Non riesco a trovarlo da nessuna parte> esclamò. Sentì di nuovo la risatina. Che Dio lo aiuti, ama così tanto quel ragazzo. <Diamo un'occhiata dietro queste tende> disse, spostandole a voce alta <Non è qui. Sono a corto di idee. Vorrei che mi desse un segno di qualche tipo>
<Sei stanco> disse Harry a bassa voce.
<Cosa, chi l'ha detto?> Chiese Louis. Harry ridacchiò di nuovo <Cercare il mio Hazza è estenuante, credo di aver bisogno di una pausa> canticchiò. Il maggiore si avvicinò al divano prima di crollarci sopra. Sentì Harry grugnire mentre si appoggiava a lui. <Quando è diventato così scomodo questo divano?> Si chiese il liscio, rimbalzando contro lo schienale, facendo ridere Harry.
<Louis> lo chiamò Harry.
<Hazza?> Louis chiese fintamente sorpreso, girandosi in ginocchio e togliendo il cuscino posteriore. Harry rimase sdraiato e gli sorrise <Piccolo> Esultò <Ti ho trovato>
Louis tolse il resto dei cuscini e tirò fuori Harry dal nascondiglio e se lo mise in grembo <Davvero non sapevi dov'ero nascosto?> Si chiese Harry, stringendosi a lui.
<Non ne avevo idea. Sei stato piuttosto astuto> rispose Louis <Per quanto tempo ti sei nascosto?>
<Non molto. Credo di essermi sistemato proprio mentre tu scendevi le scale>
<Sei troppo carino, sai>
<Lo so> disse sistemandosi meglio sopra Louis <Questo significa che dobbiamo parlare, vero?> Chiese dolcemente.
<Hai detto che l'avremmo fatto una volta che ti avessi trovato> disse Louis. Il bollitore cominciò a emettere degli sbuffi, il tè era pronto <Lascia che prepari un po' di tè e poi parleremo, ok?>
<Va bene, però sono così comodo> piagnucolò Harry, avvicinando di più Louis al suo petto.
<Un giro a cavalcioni, allora?> Louis si offrì.
<Sì, grazie>
Louis spostò Harry in modo che potesse alzarsi. Poi si accovacciò in modo che Harry potesse saltargli sulla schiena. Louis avvolse le braccia intorno alle cosce del suo ragazzo per sostenerlo e iniziò a dirigersi verso la cucina <Avrò bisogno del tuo aiuto, amore> disse Louis. Si chinò e Harry allungò la mano prendendo insieme le loro tazze coordinate. Le tenne strette mentre Louis li riaccompagnava lentamente in salotto.
In qualche modo riuscirono a metterle sul tavolo senza rovesciarle. Louis fece cadere Harry sul divano prima di sistemare i cuscini e sedersi accanto a lui. Ognuno di loro tenne la propria tazza e si rannicchiarono vicini tra loro <Sto bene> sussurrò Harry.
<Sì?>
<In questo momento, sì. Ho segnato sul calendario quando starai con me. Hai detto che terrai il telefono sempre. Ho i ragazzi con me ovviamente. Penso che possiamo farcela. Ho anche il mio bell'anello da guardare per pensare a te> sorrise, alzando la mano per guardare il suo anello.
<Sì, sarò qui ad aspettarti. Te l'ho prometto Harry, sarò sempre con te> sussurrò Louis.
Harry sorrise al ragazzo <Ti amo>
<Lo so che mi ami. Ti amo anch'io. Sei pronto per iniziare a fare i bagagli?>
<Non voglio>
<Prima finiamo e prima possiamo tornare a coccolarci e a goderci quel che resta del nostro tempo insieme> sottolineò Louis.
Harry sospirò e si costrinse ad alzarsi <Va bene, facciamolo allora> Louis sorrise e lasciò che Harry lo tirasse in piedi. Salirono in camera da letto per preparare un borsone per Harry. Per fortuna non ci misero molto a farla. Una volta finito, il minore spinse Louis sul letto e si sedette sopra di lui <Non ti è permesso muoverti finché non devo andarmene> dichiarò Harry.
<E se devo fare pipì?>
<spetti>
Louis si mise a ridere, allungando la mano e tirando una ciocca dei capelli di Harry. <Sei ridicolo>
Harry si appoggiò al tocco di Louis, Louis capì il messaggio e continuò a giocare con i suoi capelli <Mi mancherai davvero>
<Lo so Haz. Anche tu mi mancherai. Andrà tutto bene>
Harry sorrise <Mi rendi così felice>
<Mi fa piacere sentirlo>
<Davvero però Lou. Mi fai sentire così amato e protetto e ora abbiamo questa casa insieme e non so. So che alcune persone hanno detto che stiamo affrettando le cose, ma non è mai stato affrettato. È sempre stato giusto per noi. Sai cosa voglio dire?>
<Mhm> annuì Louis <Lo so. Non significa che non ci siano ancora momenti in cui mi spaventi a morte però> Louis rise.
<Cosa?>
<Harry, a volte mi terrorizzi> disse Louis <Tutto quello che dici sul come ti faccio sentire, tu mi fai sentire allo stesso modo ed è maledettamente spaventoso a volte. Tu meriti il meglio in ogni aspetto della tua vita e spero solo di poterti dare questo>
<Lo fai>
Louis gli sorrise, tirandolo in un dolce bacio <Ti amo così tanto Harry Styles>
Harry arrossì e baciò di nuovo Louis <Ti amo anch'io, Louis Tomlinson>
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Popstar Fiancè (Larry Stylinson) [BOOK 2] | Italian translation
Fanfiction...IN ATTESA DI NUOVI CAPITOLI... Solo perché c'è stata una proposta e un anello è ora al dito di Harry non significa che le cose saranno più facili per la coppia. Harry è partito per un tour e il mondo ha molto da dire sul loro fidanzamento. (Libr...