6.𝓐𝓶𝓮𝓽𝓱𝔂𝓼𝓽.

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Mi alzai, e guardai Nicole negli occhi, e poi li abbassai sulla lettera, presi un respiro profondo, e con le mani tremanti, l'afferrai.
Accarezzai il timbro, con il logo, del luogo dove si trovava ora Louis, che era a forma circolare, di colore rosso mattone, con i bordi rialzati, e dentro, rappresentava un castello, con sotto scritto: "Scozia".
Aprii la busta, e afferrai la lettera.
Le parole, scritte in corsivo semplice, arrivavano a metà del foglio.
Sospirai, e iniziai a leggere, parola per parola, dentro la mia mente.

"Cara mia amata Mary,

Ti scrivo questa lettera, per farti sapere che le mie condizioni di salute, sono ottime.
La Scozia, è un paese davvero vasto, con molte possibilità economiche, e se riuscissi a concludere un'alleanza con questa, il nostro regno, ed il tuo, ne avvantaggerebbe un sacco.
Ho passato questi giorni, a parlare di politica, bere The alle erbe scozzese, e camminato sui vasti prati.
È una terra di tranquillità, un giorno, ti porterò qui, e mi farai compagnia nella lunghe passeggiate.
Volevo soltanto tranquillizzarti, dicendo che dovrò allungare il mio soggiorno in questa terra di benessere, non so di preciso per quanto, prima, come detto prima, devo, e voglio concludere questo affare.
Mi mancate tanto, mogliettina mia...
Spero che stiate bene, e aspetto una tua lettera.

                                                Con amore.

   
                                                     Louis."

Feci un respiro di sollievo, scoprendo che era una semplice lettera, e che non portava brutte o  nuove notizie, anzi, la cosa positiva, era che si sarebbe fermato per altro tempo in Scozia, e questo, voleva dire, che avevo più giorni a disposizione da passare con Kol, che poverino, era rimasto nascosto, accanto al letto.
Rimisi il foglio nella busta, e la riporsi sopra il letto, e guardai Nicole.

N."...Spero vada tutto bene..."

Annuii.

N."...Quando sarete disponibile, sarei onorata di darvi qualche lezione di magia."

Sorrisi.

Io."...Certo..."

N."...Vi lascio tornare, al vostro riposo.

Si inchinò e andò via.
Quando la porta si chiuse, sentii un tonfo, mi girai e trovai Kol, sdraiato su un lato sul letto, che sorrideva maliziosamente.
Risi divertita.
Mi buttai sul letto, e mi avvicinai a lui.

K."...Allora...che dice Louis?"

che dice Louis?"

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Io."...Dal modo in cui hai pronunciato il suo nome, deduco che ti sta molto simpatico."

Sbuffò.

{𝓛𝓸𝓿𝓲𝓷𝓰 𝔂𝓸𝓾 𝓲𝓼 𝓪 𝓵𝓸𝓼𝓲𝓷𝓰 𝓰𝓪𝓶𝓮}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora