POV ALICE
Oggi ci sono i colloqui ma non credo che viene qualcuno per me, facciamo colazione e poi scendiamo in cortile io sono messa su una panchina a farmi una sigaretta <<ciù ciù>> io e viola ci giriamo contemporaneamente <<dimmi ciro>> dice viola <<nun parl cu te viola, parlo con Alice>> <<we ciro dimmi>> dico avvicinandomi alla rete <<t vogl vasà>>dice ed io rido <<anch'io>> <<vieni esci>> esco dal campo e andiamo nel laboratorio. Mi siedo sul tavolo a fumare lui chiude la porta e prende il mio viso tra le mani e mi bacia, io lo avvicino più a me,ci stacchiamo e io riporto la sigaretta alla mia bocca <<picche sei stat arrestata?>> chiede mentre gli passo la sigaretta <<ho ucciso a ezio di salvo.. e poi precedenti>> <<tipo?>> io rido <<ce ne sono troppi>>. La porta si apre con molta violenza <<tutt e'duji da direttrice>> dice massimo, io e ciro usciamo <<e butta sta cosa>> dice prendendomi la sigaretta. Arriviamo all'ufficio della direttrice e massimo bussa <<entrate>> dice e così facciamo, il comandante apre la porta e ci fa entrare la direttrice ci guarda e incrocia le braccia <<va bene massimo puoi andare>> dice sedendosi alla sua scrivania, massimo esce e noi ci sediamo di fronte la direttrice. <<cosa è successo?>> dice guardando me, <<dir...>> interviene ciro ma io lo interrompo subito dopo <<voleva farmi del male, io mi sono solo difesa.>>dico quasi piangendo, continuo <<Non sapevo cosa fare avevo paura e questa è la prima cosa che mi è venuta in mente>> dico piangendo, ciro mi mette una mano sulla spalla per rendere tutto pi credibile <<quindi l'hai ucciso?>> io abbasso la testa <<si>> dico singhiozzando. Alzo la testa e asciugo le lacrime false che scendevano sul mio viso <<ma è morto?>> mi metto una manno in fronte <<ti importa?>> continua lei mettendo i gomiti sulla scrivania <<e certo che mi importa>> <<bene, allora diciamo che è vivo ma ferito>> sospiro <<Ciro tu non parli? >>dice guardando ciro << e che devo dire>> <<i permessi saranno sospesi per 4 mesi, e la vostra pena sarà aumentata aumentata>> <<di quando?>> domanda ciro innervosendosi <<Esposito 21 anni, mentre Ricci 10 anno sarete poi trasferito a Poggioreale>> ciro si appoggia allo schienale della sedia e passa le mani nei suoi capelli, mentre io lo guardo con le breccia incrociate <<e ora via>> dice la direttrice, io e Ciro ci alziamo e lui mi supera con passo veloce <<Ciro!>> lo chiamo <<c cazz voi?>> dice lui girandosi verso di me arrabbiato <<c'è l'hai con me? Over?>> <<si e certo che pensavi? Altri 10 anni>> <<io 21 anni!>> dico alzando la voce <<sei stata tu nun ij>> <<MA VAFFANCULO CIRO>> dico urlando e andando via, mi raggiunge a passo veloce e mi prende per il polso <<ma comm t permiett>> mi gira e mi sbatte al muro <<LASCIAMI!>> mi libero dalla sua presa e vado via correndoPOV CIRO
"L'ho trattata una merda, sono un coglione" vado in cella accompagnato da lino, che lo avevo incontrato nei corridoi, mi metto vicino la finestra e mi fumo una sigaretta guardando il mare. <<ch succes ci?>>Questo capitolo è un po più lungo... Spero vi sia piaciuto ❤️🔥
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Mi sono innamorato/CIRO RICCI
Fanfic[COMPLETA] Ciro Ricci è stato arrestato per omicidio e viene da una famiglia di camorristi, suo padre è il boss più potente di tutta Napoli. Lui conosce solo la vendetta, il rispetto, la camorra e il potere. È una testa calda, non ascolta nessuno...