"La Finale."

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"Avete visto Sabrina?"
Questa era la frase che Maria, preoccupata, ripeteva da circa cinque minuti, girando da una parte all'altra dello studio, mentre quest'ultimo si liberava lentamente di tutti coloro che lo avevano occupato per la diretta della finale di Tu Si Que Vales, terminata da circa dieci minuti.
La mora, subito dopo i saluti finali, si era alzata di scatto, mischiandosi tra tutti i tecnici e collaboratori che entrarono per cominciare a smontare tutto, scomparendo totalmente dalla visuale della bionda.
"Maria!" Rudy si avvicinò a lei, "Tutto ok?"
"Non trovo Sabrina... è corsa via e non l'ho più vista." Il tono di Maria era preoccupato e serio.
"Hai provato in camerino? Magari si sta già cambiando, è tardi d'altro canto." Rudy mantenne un tono rilassato che fece calmare anche Maria, consapevole che al 99% aveva ragione.

E infatti la trovò lì, di spalle, già in tuta, che sistemava la sua valigia per poter tornare a casa.
Si appoggiò al limitare della porta per poterla osservare meglio, con un leggero sorriso sulle labbra; sapeva quanto la mora odiasse arrivare alla fine di quel programma.
"Già corri via, senza dire nulla per giunta?"
Sabrina saltò in aria, voltandosi di scatto verso la porta, e rilassando immediatamente i muscoli alla visione della bionda.
"Marì m'hai fatto collassà er core!... E poi so' quasi le 2, devo annà a dormì eh!"
Maria non credette a nemmeno mezza parola, per alcune registrazioni avevano fatto perfino più tardi, ma la mora non si era mai lamentata, anzi era proprio lei a dare forza a tutto lo studio per continuare e terminare al più presto.
"Come stai?" Chiese la bionda, sospirando.
"Bene, come devo sta?"
"Almeno guardami negli occhi se mi devi mentire" Disse ironicamente, avvicinandosi a lei per aiutarla a chiudere la valigia.
"Vederti con un vestito è quasi strano sai?" Rise la mora, osservando l'altra con sguardo sincero e un po' stanco.
Maria si fermò davanti a lei, prese le sue mani e le strinse, per poi guardarla negli occhi con un sorriso in volto. "Quest'anno non puoi correre subito via..."
"E perché mai?" chiese la mora, con sguardo interrogativo.
"Ti devo ricordare che sei venuta in macchina con me?" Sabrina sbuffò, ricevendo un sorriso più ampio da parte della bionda.
"Maria lo sai che odio le puntate finali, lo studio che si smonta, le luci che si spengono... mi svuotano il petto."
Il tono di Sabrina era tremendamente serio e malinconico.
La bionda annuì dolcemente, spostando una mano sul suo viso, per poterla rassicurare attraverso una carezza.
"Lo so perfettamente, ma pensala così: non sarà l'ultima volta che entrerai qui! Tra pochi mesi torniamo a registrare, e poi... Sicura che è solo la fine del programma che ti rende malinconica?"
Lo sguardo di Maria era interdetto.
Stava stuzzicando la mora per capire se ci fosse altro sotto, era troppo strano il suo comportamento in quegli ultimi giorni.

Sabrina arrossì leggermente, staccandosi dalla presa dell'altra in modo brusco, quasi inusuale per la sua delicatezza.
Maria aggrottò la fronte, permettendo alle poche rughe di coronarle il volto, mentre stava cominciando ad essere seriamente preoccupata per il comportamento della donna di fronte a lei.
La mora si sedette di fronte allo specchio, osservando l'altra da esso, mentre si continuava a torturare le mani.
"È solo che..."
"Ragazze, dobbiamo andare tra poco- Maria! Ancora ti devi cambiare? Stanno per chiudere le porte."
Rudy irruppe nella stanza, seguito da Gerry, già pronti per andare a casa.
La bionda roteò gli occhi, lasciando la stanza per andare a cambiarsi in camerino.
"Tu sei pronta, Sabri?"
La mora emanò un quasi inaudibile "Si", prima di alzarsi e mostrare il sorriso più falso che avesse mai fatto.
"Forza cominciamo a spostarci verso il parcheggio, tanto Maria ce raggiunge là me sa!"
Prese la valigia e uscì dalla stanza, non voltandosi indietro, mentre Gerry spegneva anche quella luce, e il cuore di Sabrina si appesantiva un po' di più.

-

"Finalmente, Marì! Stavo a congela' pe aspettatte"
La bionda ridacchiò, aprendo l'auto con un semplice click della chiave.
Sabrina si precipitò dentro la vettura, scordandosi completamente della valigia, che toccò a Maria sistemare nel bagagliaio.
Si trovarono l'una a fianco dell'altra, ancora una volta, con l'unica differenza che ora il silenzio regnava sovrano.
La strada era pressoché vuota, d'altronde erano le 2:30 del mattino.
Eppure Maria stava ancora pensando a cosa stesse per dire prima la mora.
"Quindi... 'È solo che' cosa?"
"Mh?"
"Stavi per dirmi qualcosa, prima che entrasse Rudy"
Sabrina spostò lo sguardo verso il finestrino.
"Lascia stare..."
Maria sospirò rumorosamente, mettendo la freccia e accostando a lato della strada.
"Che stai a fa?"
"Parla."
Sabrina si pietrificò notando lo sguardo tremendamente serio della bionda.
Prese un lungo respiro, e abbassò lo sguardo.
"...Quando finiamo di registrare i programmi insieme, poi tu... Noi, ci sentiamo sempre meno, perché siamo impegnate con mille altri progetti... E ci vediamo ancora meno perché stai sempre gettata agli studi a registrare."
Maria ascoltò attentamente, mentre la sua espressione si addolciva parola dopo parola.
Le appoggiò la mano sulla sua, stringendola delicatamente.
"Ehi, guardami" Il tono dolce portò la mora a spostare lo sguardo su di lei.
I suoi occhi erano tristi, indifesi, tutto il contrario rispetto a come era solita mostrarsi agli altri.
"Non mi azzarderei mai a dimenticarti. Tu sei sempre qui." Maria indicò il suo petto, sorridendo amorosamente.
Sabrina ricambiò il sorriso, stringendo maggiormente la mano dell'altra.
"Promettimi che non ci perderemo mai."
Aveva le lacrime agli occhi.
Non riusciva a trattenersi.
Sarà stata l'emozione del momento, o il fatto che fossero le due del mattino, o entrambe le cose, ma sentiva di non poter tenere tutto dentro ancora per molto.
Maria si avvicinò a lei delicatamente, "Mai." sussurrò, poggiando le labbra sulle sue, prima in un bacio casto, poi in uno più passionale.
Le loro mani erano ancora intrecciate, come le loro anime in quel momento.
Avrebbero voluto fermare il tempo e restare così per sempre.
Non esisteva più nulla, solamente loro due, le loro anime così fragili ma così forti insieme, il loro amore che le teneva insieme nonostante tutto e tutti.
Sapevano nel profondo del cuore che questa relazione era sbagliata, ma come fa qualcosa di così bello come l'amore puro ad essere considerato scandaloso?
Maria stava davvero bene con Sabrina.
Era felice, completa.
E Sabrina aveva trovato in Maria quella metà perfetta, quella che tutti chiamano "anima gemella", quella che le bambine bramano di incontrare mentre osservano le principesse vivere 'per sempre felici e contente' con i loro principi.
Cosa c'era di sbagliato nel loro lieto fine?
Nulla. Nulla c'era di sbagliato.
Finché erano loro due insieme, nulla poteva essere sbagliato.

Furono obbligate ad allontanarsi per riprendere fiato, ma non riuscivano a staccarsi l'una dalla fronte dell'altra.
Si sorrisero.
"Dovremmo smetterla di trovarci sempre in macchina in questi momenti, i sedili dietro sono troppo scomodi per quello a cui sto pensando"
Maria sfoggiò il suo sorrisetto più provocatorio, mentre le guance di Sabrina si colorarono di colpo di rosso, insieme alla punta delle orecchie.
"E tu dovresti smetterla di avere questi pensieri!"
Sbottò imbarazzata, colpendo la bionda alla spalla.
"Smetti di essere così bella allora"
Sabrina si osservò un attimo, prima di posare nuovamente lo sguardo sulla donna.
"Devi cambiare gli occhiali, Maria. Questa tuta è la cosa più anti-sesso che abbia mai indossato"
Risero di gusto, prima di ricomporsi e sistemarsi sui propri sedili.
Maria mise nuovamente in moto l'auto, arrivando a casa della mora dopo pochi minuti.

"Buonanotte scema"
"Sali con me" Il tono di Sabrina era imperativo, sembrava quasi un ordine.
"Eh? Non posso... Flavio-"
"È a Milano, e non tornerà per i prossimi due giorni. Ora spegni quest'auto e sali con me."
Maria sorrise, facendo come le era stato detto.
Fu costretta a portare anche la valigia di Sabrina, ma non le dispiaceva.
Avrebbe spostato l'intero sistema solare pur di vederla sorridere, e di sicuro portare una valigia era il minimo per ringraziarla di quanto la sua vita fosse migliore da quando si conoscono.

Sabrina si tolse la giacca, e aiutò la bionda a fare lo stesso, prima di prenderla per un polso e trascinarla in camera.
Maria si ritrovò improvvisamente distesa sul letto matrimoniale della mora, con quest'ultima seduta a cavalcioni sul suo bacino.
"Questo posto ti sembra più comodo per soddisfare i tuoi pensieri?"
Le sussurrò la mora avvicinandosi al suo orecchio, con un sorrisetto sulle labbra.
Maria percepì un forte calore in tutto il corpo, ma rispose subito con un intenso bacio, convinta più che mai di voler far passare all'amore della sua vita una delle notti più belle e passionali di sempre.

Di sicuro, per Sabrina, quella finale di TSQV sarebbe stata quella ricordata con maggiore gioia.

It must be... True Love || De FerilliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora