𝐍𝐨𝐭𝐚: nel capitolo è presente una chat tra i personaggi, quando specifico il "--visualizzato" è per far intendere lo stacco temporale tra un messaggio e l'altro.
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Ad Halloween schivate elegantemente la festa d'ufficio con i colleghi. Rimanete a casa, una maratona di vecchi film dell'orrore di bassissima qualità e schifezze varie da mangiare nel mentre. Fuori diluvia e da ore Tadashi e Hikari stanno cercando di convincervi ad andare comunque a bere da qualche parte. Voi spegnete i cellulari giocando a fare i cupidi di quella serata tra i due.
Comunque, asocialità a parte, senti di aver fatto un favore all'intera comunità non uscendo di casa. Sguinzagliare un Kei alticcio la notte di Halloween, pronto a far piangere ogni bambino nel raggio di 6 km sul punto di fargli dolcetto o scherzetto, sarebbe stato il vero film dell'orrore quell'anno. Meglio così, ti dici, meglio così.
Durante il ponte dei morti tornate entrambi a casa su insistente richiesta delle vostre rispettive famiglie. La cosa in realtà scoccia più Kei che te: tu non vedi l'ora di riabbracciare finalmente tua sorella, lui si sta spremendo le meningi per evitare di farsi scappare qualcosa con quell'impiccione di Akiteru. Forse dovresti farlo anche tu, Nana dopotutto è un avvocato, quando vuole qualcosa sa esattamente come ottenerlo. Per precauzione, mentre sei in treno, decidi di cambiare il nome del contatto di Kei in Usui.
Usui Takumi era il protagonista maschile di un anime* per cui da ragazzina andavi letteralmente pazza. Ti era sempre stato impossibile non notare la vaga somiglianza tra lui e il piccolo Tsukishima tanto nei modi quanto nell'aspetto. E a dirla tutta, nel tuo diario segreto una volta avevi confessato di aver tanto voluto essere la sua Misaki. Ti ci viene quasi da ridere mentre te ne ricordi.
Il 2 novembre, dopo cena, sei in salotto a chiacchierare con la tua famiglia. Stesi sui divani, ognuno a farsi i fatti propri, di tanto in tanto ti chiedono come va, come procede il lavoro o se hai trovato un nuovo posto in cui stare.
Tu menti e farfugli qualcosa sul fatto che ti stai momentaneamente appoggiando da Hikari. Ti ha accompagnata a vedere alcuni appartamenti interessanti, speri di togliere il disturbo entro fine anno.
I tuoi annuiscono senza darci troppo peso, poi prendono le loro cose e vanno a coricarsi a letto. Fanno una battuta sul non avere più l'età per star svegli fino a tardi, ma vi intimano lo stesso di non fare le quattro come vostro solito. Tu e Nanami li salutate. Ora siete sole.
Lei ha gli occhi fissi sul tablet mentre finisce di leggere alcuni report. Quando riesce ad alzare la testa per più di due secondi ti racconta del lavoro, di un nuovo ristorante aperto in centro, "Lo sai che quello squinternato di Bokuto è in città?", e di essersi iscritta ad un corso di Jiu Jitsu. Non ti dice però di quei quattro appuntamenti finiti male, di quanto si senta sola a casa ora che Rei non c'è più e di aver persino meditato di prendersi un cane per questo insulso motivo. Dalla loro rottura, più di un anno fa, il nome di quella ragazza dalle lunghe treccine scure viene tassativamente censurato, i discorsi sull'amore sono off-limits.
Tra una storia e l'altra, controlli il telefono. C'è un nuovo messaggio. Usui.
Che fai?
Chiacchiero con Nana
Ha detto che Bokuto è in città a trovare un amico
Immagino Hinata
Mi sta punzecchiando
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𝐌𝐀𝐈 𝐓𝐑𝐎𝐏𝐏𝐎 𝐓𝐀𝐑𝐃𝐈 | 𝐓𝐬𝐮𝐤𝐢𝐬𝐡𝐢𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫
FanfictionTrama: Tu e Tsukishima Kei siete amici d'infanzia che, dopo essersi persi di vista per alcuni anni, si ritrovano a lavorare per la stessa azienda e dopo non molto a diventare amici con benefici. Il vostro rapporto non è mai stato dei più rosei, dato...