𝐍𝐨𝐭𝐚: potrebbe esserci dell'angst, giusto un poco
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Novembre e Dicembre sono due mesi di assoluto inferno a lavoro. Ogni sera tu e Kei tornate a casa che non avete voglia nè di parlare, nè di pensare, nè tantomeno di fare sesso. Un giorno mentre sei sulla tazza del bagno e ci pensi, riesci a contare a malapena sulle dita di entrambe le mani le volte che lo avete fatto negli ultimi sessanta giorni.
Avvicinandosi il Natale senti la tensione salire alle stelle, ma anche che presto il peggio sarà passato. Sormontati dalla mole di lavoro, decidete di comune accordo di trattenervi nella Capitale anche dopo la Vigilia.
Un giorno, mentre siete a tavola insieme, proponi al tuo coinquilino di farvi dei regali a vicenda, giusto per premiarvi di tutto quel duro lavoro e la sera di prepararvi qualcosa di buono per il cenone. Lui, strano a dirsi, ma accetta. Non ha nemmeno la forza di controbattere. E in realtà non gli sembra un'idea poi così malvagia.
La notte della Vigilia avete fatto le ore piccole: una maratona dei migliori e peggiori film di Natale degli ultimi vent'anni alternati da capatine in camera da letto. Vi siete lasciati convincere da un'offerta lampo del thailandese in fondo alla strada e dopo aver portato a casa il bottino, non vi siete più schiodati da lì.
Telefoni spenti. Solo voi due e del pessimo vino da cinque euro.
Il 25 vi svegliate a giornata inoltrata. Mangiate un boccone ma è già ora di mettersi all'opera per preparare il cenone.
Kei, adesso libero da qualsiasi impegno lavorativo, non riesce a rilassarsi e ha preso a cuore quella storia del cuciniamoci-qualcosa-di-serio-e-raffinato. E' pronto a dare il meglio di sé - ora che ha finalmente scoperto come si accende il forno - e in qualche modo a ripagarti per quella tortina mangiata il giorno del suo compleanno. Ancora non riesce a togliersela dalla testa.
Lo lasci fare. Di tanto in tanto provi a distrarlo facendo scivolare una mano sotto al grembiule e chiedendogli di farti provare quello sta cucina, ma lui puntualmente ti redarguisce. "Non ora" con aria stizzita o "Più tardi" con fare più malizioso. Qualche volta con una cucchiaiata dritta sulle mani, altre volte più scherzosamente sul sedere.
Dopo un paio di ore di intenso lavoro la cena è quasi pronta. Bisogna solo assemblare il tutto. Vi prendete qualche minuto per darvi una ripulita e andarvi a mettere qualcosa di decente. Tsukki non era d'accordo con questa parte del piano, voleva solo starsene in pigiama e panciolle a scofanarsi di cibo.
Gli ci è voluto un istante a cambiare idea. L'istante esatto in cui ti sei palesata in cucina con quel vestitino rosso...
Si lascia scappare un sincero "Wow", poi ti porge la mano con finto fare galante e ti scorta al tavolo. Sta cercando disperatamente di sottolineare il fare ironico di ogni suo gesto. Tu lo ignori e fai finta che per una volta sia tutto vero. Che quella sia la vostra serata, il vostro primo natale insieme.
Finito anche il dolce, proponi di scartare i regali.
Non ti sei data pace nelle ultime settimane per trovare l'oggetto perfetto per Kei. Non potevi fargli nulla di troppo intimo o personale, né di troppo sciocco perché Tsukki è un tipo molto pratico e odia qualsiasi cosa non abbia una reale ed immediata applicazione o senso. Dopo infiniti giri di pista, pensi di aver trovato il giusto compromesso.
Kei ti fa: "Prima tu, dato che il piano è stato il tuo"
Scuoti la testa ridendo. Ti alzi da tavola e fai una corsetta in camera a prendere il pacco. Tsukki lo scarta il più velocemente che può e il sorriso genuino e largo e brillante che gli taglia la faccia in questo momento vale più di qualsiasi cosa si nasconda nella sua anta dell'armadio per te. Era stata assolutamente off-limits negli ultimi giorni, nemmeno ci tenesse chissà quale segreto nazionale.
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𝐌𝐀𝐈 𝐓𝐑𝐎𝐏𝐏𝐎 𝐓𝐀𝐑𝐃𝐈 | 𝐓𝐬𝐮𝐤𝐢𝐬𝐡𝐢𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫
Fiksi PenggemarTrama: Tu e Tsukishima Kei siete amici d'infanzia che, dopo essersi persi di vista per alcuni anni, si ritrovano a lavorare per la stessa azienda e dopo non molto a diventare amici con benefici. Il vostro rapporto non è mai stato dei più rosei, dato...