𝐭𝐰: menzione di sesso non protetto
"Vuoi un po'?"
Kei si prepara un bicchiere di Ratafià. Ti ha appena raccontato di averla comprata in un negozietto lungo la strada. E' arrivato lì soltanto un paio di giorni fa, ma quel liquore all'amarena è già diventato la sua ossessione.
Annuisci e lui te ne prepara uno. "Cavolo, è dolcissima", fai dopo un primo sorso. Dolcissima, ma da perderci la testa.
Kei si allenta la cravatta e si lascia cadere su una sedia. Il suo settore, Finanza & Bilanci, è arrivato lì già da alcuni giorni per incontri urgenti, il tuo, Comunicazione & Risorse Umane, solo quella mattina. L'ex numero 11 ne ha già fin sopra i capelli del proprio capo area e aveva proprio bisogno di qualcosa di dolce e forte per levarsi tutto quello stress amaro di dosso. Dolce e forte come la sangria che deve essersi calato giù per tutta la sera in quel ristorante lungo la strada con i suoi colleghi. Ne riconosci distintamente l'odore dal punto della stanza in cui ti trovi. Come biasimarlo, forse i capi sono tutti uguali lì dentro. Stronzi. O mezzi stronzi che siano.
Scherzate su come abbiano fatto i vostri padri a lavorare lì dentro per oltre trent'anni senza uscirne pazzi.
Il sorriso morbido di Kei si allenta ad ogni sorso. La sua espressione si rilassa e mentre è distratto a prepararsi un altro bicchiere, ti perdi ad osservarlo un po' meglio dell'ultima volta.
Kei non è più il ragazzino introverso di cui ti eri innamorata da piccola. Adesso, a pochi metri da te, sembra piuttosto la copia perfetta del suo vecchio. Un damerino d'ufficio, un adulto in piena regola.
I capelli sono ordinati anche se tra un drink e l'altro se li è leggermente arruffati ai lati con la mano destra. Porta le lenti a contatto e non più quella sua iconica montatura scura. Il volto è pulito, ma più spigoloso rispetto a qualche anno fa. La cravatta a righe gli penzola intorno al collo. La camicia bianca è leggermente sbottonata, sgualcita solo all'altezza della vita - forse la porta da parecchie ore. I pantaloni neri ed eleganti sono perfettamente stirati, probabilmente abbinati ad una giacca troppo pesante per il clima già umido di Madrid e abbandonata in valigia.
Ora ti viene da pensare che Kei potrebbe indossare qualsiasi cosa, avere i capelli lunghi e scompigliati, un brutto e pesante paio di occhiali sul naso o l'apparecchio come quando aveva dodici anni, eppure ti farebbe sempre quello stesso effetto.
Ti senti un nodo in gola e lo stomaco contrarsi. Hai una voglia matta di prendere e andarti a sedere sulle sue gambe, passargli le dita tra i capelli e baciarlo fino a perdere il fiato.
Scuoti la testa per distoglierti da quel pensiero. Non sei più la ragazzina di un tempo. Non sei più innamorata di lui. E forse non lo sei mai stata. O almeno questo è quello che ti dici mentre ti schiarisci la voce e ti allontani da lui.
Ti ricordi della maglia. Apri la valigia, ti avvicini di nuovo alla sua sedia e gliela passi.
"Ti avevo detto che potevi tenerla", dice Kei languido, afferrandola. Sei di fronte a lui nello spazio libero tra le sue lunghe gambe divaricate. Tu rimani in silenzio. Nessuno dei due molla la presa sulla maglia. Lui intanto ti scruta dal basso. Le palpebre pesanti a causa di tutto quell'alcol in circolo gli lasciano solo una piccola fessura per studiarti ancora un po'.
"A proposito dell'altra sera...", inizi, abbassando lo sguardo. Ti senti in soggezione, i suoi occhi non cedono di un millimetro. Indietreggi e ti volti. Alle tue spalle però Kei si alza e ti segue. Hai di nuovo quel nodo in gola, vorresti parlare, ma non sai bene come continuare quella frase lasciata appesa tra di voi.
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𝐌𝐀𝐈 𝐓𝐑𝐎𝐏𝐏𝐎 𝐓𝐀𝐑𝐃𝐈 | 𝐓𝐬𝐮𝐤𝐢𝐬𝐡𝐢𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫
FanficTrama: Tu e Tsukishima Kei siete amici d'infanzia che, dopo essersi persi di vista per alcuni anni, si ritrovano a lavorare per la stessa azienda e dopo non molto a diventare amici con benefici. Il vostro rapporto non è mai stato dei più rosei, dato...