𝐌𝐀𝐈 𝐓𝐑𝐎𝐏𝐏𝐎 𝐓𝐀𝐑𝐃𝐈 | 𝐓𝐬𝐮𝐤𝐢𝐬𝐡𝐢𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫

𝟔 | 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐰𝐛𝐞𝐫𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐜𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐛𝐲 𝐭𝐫𝐨𝐲𝐞 𝐬𝐢𝐯𝐚𝐧

Per provare ad entrambi i vostri amici che la convivenza non sta in alcun modo mettendo in pericolo le 10 regole della perfetta scopamicizia, tu e Kei decidete di organizzare le vostre due settimane di ferie estive separatamente.

Lui, Tadashi e un paio di colleghi di quest'ultimo sono partiti per un complesso e faticoso interrail in Nord Europa. Tu, Hikari e Mya avete optato invece per una rilassante - e forse un po' scontata - vacanza in Grecia. Tre ragazze single alle isole Sporadi che ascoltano in loop i brani tratti dal musical Mamma Mia? Sì, un gran clichè, ma andiamo avanti.

I messaggi tra te e Tsukishima Junior sono ridotti all'osso, entrambi segretamente in dubbio se disturbare o meno l'altro. Tu conti già tra quanti giorni potrai rivederlo, lui in giro per l'Europa colleziona calamite da ogni città per riportarli a casa e riempirci poi il frigo. Vorrebbe tanto che anche tu fossi lì a vedere questa piazza o quella cattedrale, questo museo o quel parco, ma non te lo scrive.

Durante quei caldi pomeriggi in riva al mare, magari in attesa di una bella birra fredda, dei ragazzi avevano tentato spesso di avvicinarsi a te. Se Hikari era nei paraggi accettavi e ti lasciavi scortare al loro tavolo. Turisti o bei tipi del luogo, chi troppo gentile per essere vero, chi troppo maleducato per meritarsi un altro minuto del tuo tempo. Restava il fatto che nessuno di loro fosse Kei.

Nessuno rispondeva a tono alle tue frecciatine, nessuno ti metteva in difficoltà, nessuno usava aggettivi seriosi come oggettivamente, scientificamente o statisticamente, nessuno si sistemava gli occhiali a palmo aperto con il pollice e il medio.

Trovavi divertente immaginare come sarebbe stato se ci fosse stato Tsukki seduto all'altro capo del tavolo. Cosa avrebbe fatto, cosa avrebbe detto. Potevi perfettamente sentire in testa la sua voce. Se solo quei ragazzi avessero saputo che non stavi affatto sorridendo a loro, ma al pensiero di qualcuno distante miglia, forse ti avrebbero lasciata perdere all'istante. Non avrebbero potuto reggere il confronto.

Appena rientrati dalle vostre rispettive vacanze, cercate entrambi di essere il più neutrali possibili l'uno con l'altro. Non gli dici che quando lo hai visto all'aereoporto ti è salito il cuore in gola. Lui non ti dice che avrebbe voluto prenderti proprio lì, nel primo bagno disponibile. E' curioso di sapere se la tua pelle sappia ancora di salsedine.

No, invece ti vede e ti chiede quante bottiglie di Ouzo vi siete buttate giù. Alle tue spalle Hikari lo corregge, "Solo Metaxa, siamo donne di classe", poi lo liquida senza attendere una sua risposta e raggiunge Tadashi. I due si salutano in un goffo abbraccio. Ti fai due conti e finalmente capisci che erano stati i messaggi dell'ex numero 12 a tenere Hikki incollata allo schermo del cellulare durante tutta la vacanza.

Riporti l'attenzione sul tuo coinquilino e di risposta alla sua ultima frecciatina gli chiedi quante belle spilungone come lui abbia visto su al nord. Lui, impassibile, puntualizza che erano troppo impegnati a non perdere il prossimo treno per guardarsi intorno. Poi ti fa la stessa battuta, tu gli dici che il Metaxa AEN è parecchio costoso e qualcuno doveva pur offrirvelo. Kei non ti crede, nemmeno tu ti credi da sola. Sbottate entrambi a ridere.

Recuperati i bagagli, accompagnate Mya, poi tutti e quattro ve ne tornate alle vostre rispettive case. O per lo meno voi due. Yams si è appena proposto di scortare personalmente Hikki in periferia per non farvi allungare. Voi annuite e li lasciate fare.

Tadashi sembra uscito da un'altra epoca, Hikari pensa addirittura un'altra era geologica. La sua galanteria e sensibilità sono riuscite a distruggere ad ogni messaggio, ad ogni parola e attenzione quel muro invalicabile che la ragazza ha sapientemente costruito nel corso degli anni. Lei era stata schiva con lui sin dal principio, risposte vaghe e succinte, lui invece instancabilmente paziente e genuino.