Capitolo 3 - Sparatoria Al Museo

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Aria

"che è successo tra te e mio fratello?"
"assolutamente nulla" mento
"senti Aria.. Io faccio finta di crederti, ma sta attenta con lui. Si è rifugiato talmente tanto nel suo mondo che il suo cuore è diventato una pietra. Non l'ho mai visto provare qualcosa per qualcuna.."
"Ma se ti adora" le dico sorridendo
"qualcuna che non sia io, o la sua famiglia"
"tranquilla Trisha, non c'è nulla tra me e lui"
"Aria io.. Spero che lui ti stia distante. Sarebbe un incubo essere amate da Axel"
"perché mai?"
"perché credo che sia la persona più possessiva e gelosa che io conosca, se qualcuno mira alle sue cose diventa una belva, va contro tutto e tutti per difenderla"
"beh io non sono una cosa e non ho intenzione di far parte della collezione di Axel."
"ma so anche che gli faresti bene, forse potresti ecco.. Essere il suo bene"
"non mi importa Trisha, fa tanto il misterioso, crede di avere il mondo in mano ma la verità è che è solo un egoista. Finiamo il discorso qui"
"mi dispiace Aria"
"ora però devi dirmi di te e Natan"
"non c'è nulla"
"ah sì, come no"
"non c'è nulla.. Ma vorrei che ci fosse. Però ti ho detto com'è la storia, i miei non vogliono"
"Ma perché no? Siete così carini insieme"
"trovi?" dice con una luce negli occhi
"Sì"
"diciamo che c'è stato un momento ieri sera in discoteca che.. Beh si insomma ci siamo baciati"
"davvero?"
"Sì ma non deve saperlo nessuno oppure lo ammazzano, letteralmente"
"che esagerata! tranquilla comunque sono una tomba"

Axel

È tutta la settimana che ripenso a quella stronza, ha carattere accidenti.
Suona il telefono e rispondo senza neanche guardare chi è
"che c'è?"
"sono la mamma, ti ricordo che stasera c'è la festa per il nostro anniversario, ti voglio puntuale alle 8 al museo"
"ok"
Torno in camera per prendere il vestito e prepararmi e vedo sul comodino qualcosa che luccica, la catenina d'oro con un pendolo con la scritta 'protego'. Aria l'ha dimenticata quando ha dormito qui.
La giro e rigiro tra le mani, poi la metto in tasca.

Aria

"Non posso crederci, i genitori di Trisha faranno la festa per il loro anniversario in un museo! Pazzesco.. Sono fuori di me!"
"lo vedo ma calmati o farai cadere tutte le statue questa sera.. Certo che per fare un anniversario in un museo devono essere persone che contano parecchio" mi dice mia sorella mentre facciamo shopping e cerco qualcosa da mettere per l'evento
"beh sicuramente sono molto ricche, forse hanno fatto una donazione, non so" ipotizzo
"sarà.. allora hai trovato qualcosa? avrai provato almeno cento vestiti!"
Sicuramente vedrò Axel, per cui ammetto che forse sto cercando un vestito che sia tra il provocatorio e il sensuale ma non voglio nemmeno essere volgare.
"esagerata! È solo che non riesco a decidermi"
"secondo me questo ti dona"
Osservo meglio l'abito che tiene in mano e devo dire che non mi dispiace.
"mi sembra anche abbastanza comodo da non inciampare nel caso di un ipotetica fuga"
"e da cosa dovresti scappare?" mi domanda ridendo
Da Axel.
"era per dire.. Prendo questo allora"

Axel

Non faccio altro che rigirarmi la catenella di Aria nella tasca, non riesco a staccarmene. Sono fuori dall'ingresso sopra la scalinata addobbata con un tappeto rosso
"Axel eccoti qui.. Fa freddo fuori, perché non entri e prendiamo qualcosa da bere?"
"tu chi sei?"
"Lena.." mi risponde tra l'offesa e il delusa
"e dovrei ricordarmi di te per..?"
"beh abbiamo passato una bella serata sabato scorso ma abbiamo interrotto nel momento più bello, mi piacerebbe riprendere il discorso se capisci che intendo"
Sto per andarmene ma mi accorgo dell'arrivo di una ragazza che attira la mia attenzione.
Capelli scuri sciolti e ondulati, abito che le fascia le curve alla perfezione e tacchi a spillo da urlo. Quella è Aria. La riconoscerei tra mille.

"sparisci" dico alla ragazza che mi assilla senza nemmeno guardarla.
Aria sale le scale con disinvoltura ma subito un tipo le va incontro per fare il classico galante e porgerle il braccio.
Gli sorride sinceramente e ancora una volta, mi dà fastidio.
Una volta raggiunto l'ultimo scalino i nostri sguardi si incrociano e le si spegne il sorriso. Mi avvicino a loro e con un cenno faccio capire al ragazzo di evaporare e lui lo fa.
"davvero?" chiede scocciata
Io mi limito a farle un sorrisino da vincitore e le porgo il braccio lei però non lo prende ed entra da sola al museo.
Questa storia mi sta stancando. Nessuno mi rifiuta.
La seguo deciso e la prendo per un braccio
"mi stai facendo male" mi dice infastidita
"non m' importa. Tu non hai capito con chi hai a che fare"
"con un idiota narcisista"
"ah così mi offendi" dico facendo il finto offeso
"lasciami, mi stai stringendo il braccio"
"ops.. Mi dispiace" ma in realtà la cosa mi piace così decido di stringere un po' di più
"che cosa vuoi Axel?"
Ce ne sono di cose che vorrei ma non mi abbasserò mai ad ammetterlo. I sentimenti sono per i perdenti, per i senza spina dorsale. È bella. Lo è davvero, potrei essere gentile e sicuramente rivedrei in lei il sorriso che mi piace ma lei non fa parte del mio mondo. I nemici della mia famiglia la sbranerebbero in un attimo, basterebbe solo una mia svista per perderla.
Per cui cosa posso fare se non farle vedere il lato peggiore di me?
"solo ridarti questa" dico facendo ondeggiare la sua collanina davanti ai suoi occhi
"dammela"
"forse a fine serata.. Ora divertiti" e così dicendo la lascio andare, mi rimetto la catenina in tasca e mi avvio verso il mio destro, Natan.
"novità?"
"tutto tranquillo, pare non ci sia nulla di strano in giro"
"bene non voglio impicci"

Mafia Romance - King Of HellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora