SIMONE
La serata era stata più movimentata del previsto. Aveva dovuto fronteggiare non solo papà e Anita, ma anche nonna, Manuel e Davide.
Il salotto forse era rimasto lo stesso, ma la vita di tutti era andata avanti, come la sua del resto.
Aveva cercato di essere il più carino possibile con Davide e Manuel.
Cazzo Manuel! , non si aspettava di rivederlo quella sera a casa di suo padre, seduto al suo posto, con un compagno attore.
Sbarbato, ma con tutti i ricciolini al loro posto, calzava perfettamente nei panni del professore di Filosofia. Gli sembrava avesse acquisito i modi affabulatori di Dante, ma non aveva perso il tono scanzonato con cui si rivolgeva alle persone e che strappava sempre un sorriso. I suoi alunni sicuramente erano pazzi di lui, pensò, soprattutto le ragazze. E Davide ovviamente. Questo pensiero gli strappò una risata improvvisa.
Manuel aveva un compagno e sembrava star bene con lui, forse il loro dolore a qualcosa era servito.
Anche lui sembrava un'altra persona da quel ragazzino sbandato, che aveva messo più di una volta in pericolo le loro vite.
Dante era riuscito a tirarlo fuori dai guai definitivamente e ormai sembravano padre e figlio.
Sentì una fitta allo stomaco, ma non era gelosia, semplicemente il pensiero di quanto aveva sacrificato in un moto di sdegno e delusione. Poi Pensò a Glasgow, all'ebbrezza del nuovo inizio che aveva provato in Scozia, e alla sensazione di libertà che aveva provato negli Stati Uniti.- A cosa devo questo onore ? Il figliol prodigo che ritorna a casa. Non sai quanto ci ho sperato. Quanto ti fermi ?
- Fino alla Befana. C'è ancora la mia camera, vero?
Simone eluse la prima domanda, tanto sapeva che il padre sarebbe tornato presto alla carica.
Salì in camera e si appoggiò al suo letto.
Casa. Si, forse sarebbe stata sempre e solo questa casa.L'indomani Simone uscì di buon mattino in vespa e fece un giro dei posti del cuore: Il Gianicolo , Trastevere, il campo in cui giocava a rugby e inconsciamente si ritrovò dinanzi a scuola nell'ora di uscita. Si incantò ad osservare quei ragazzi rumorosi al cui posto era stato pochi anni prima. Ognuno di loro molto probabilmente stava vivendo un momento di crescita e di scoperta, di dolore e di entusiasmo. Li guardò con tenerezza, la stessa tenerezza che provava verso Simone adolescente.
- Se cerchi tuo padre è già andato via.
- No.. in realtà ho un po' vagato per la città e non so come mi sono trovato qui .
- Freud avrebbe qualcosa da dire , ma faccio finta di non aver sentito
- Sei diventato la fotocopia di mio padre! Facciamo che se mi eviti una lezione di filosofia, ti offro un caffè al bar all'angolo
- affare fattoMANUEL
Manuel ha aspettato anni questo caffè, ne è passata di acqua sotto i ponti, e ha voglia di scoprire chi sia diventato Simone e cosa sia rimasto del suo primo amore.
- Simo' ti trovo una meraviglia, è davvero bello riaverti per un po' qui
- Ne è passato di tempo da quando sfasciavi le macchine e rischiavi la pelle un giorno sì e l'altro pure !
- Ti devo ricordare perché fui pestato? Un pazzo geloso distrusse la macchina di Sbarra, ricordi per caso chi fosse ?
- Lo stesso pazzo che ti aiutò a rubarne una per tirarti fuori dai guai! Ma hai mai confessato la cosa a mio padre ?
- Avoja! Me so cantato tutto appena te ne sei andato
- Giusto in tempo allora ..Manuel gli raccontò quanto Dante lo avesse spronato e supportato subito dopo la sua partenza, facendogli da professore e da padre.
- Senza di lui non ce l'avrei fatta. Lo sai che m'hai tirato un colpo devastante, ve'?
- Lo so e me ne dispiaccio. Tante volte avrei voluto chiamarti per sapere di te, ma avrebbe fatto troppo male e quindi ho deciso di evitare. Comunque mi sembra che questo dolore ti è stato utile. Hai finalmente capito che le donne non fanno per te e me ne compiaccio.
- Va be' , l'avrei capito anche se non fossi scappato in un altro continente.
- Avevo bisogno di staccare da tutto e ricominciare da zero. Non mi sembra che ti sia andata poi così male con Davide.
- Per carità, lui è fantastico. Non potrei desiderare di meglio.
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E poi così, il tuo ritorno| Simuel (Un professore)
Teen FictionSimone era atterrato a Roma da New York per trascorrere del tempo con suo padre in occasione del Natale. Erano anni ormai che non trascorreva le feste a Roma, a casa. In realtà Roma non era più casa da tempo, da quando anni a dietro, finito il li...