CAPITOLO 9

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CHRISTIAN
Mi avevano diviso dagli altri ragazzi per qualche giorno, tempo di accertarsi delle mie condizioni fisiche.
Poi mi avevano rimandato in casetta, ancora con tonsillite e febbre ma con la certezza di non star morendo.

Buio.
Affanno.
Oppressione.
Caldo.
Lacrime.
Urla.
Sbarrai gli occhi con il respiro mozzato e il cuore che sembrava uscirmi dal petto.
Un incubo, era un incubo.
Quando ero piccolo e mi veniva la febbre ero solito avere incubo bruttissimi, incubi che mi facevano svegliare all'improvviso, incubi che mi spaventavano e mi portavano via il sonno, i miei genitori mi facevano spazio nel lettone e così riuscivo a tranquillizzarmi.
Non ero più piccolo ma eccolo, un incubo proprio come allora:"Matti, Matti ti prego..." sussurrai preso dal panico, sentii il letto muoversi:"mmh" una verso gutturale uscì dal bozzolo di coperte:"Chri" disse dopo qualche secondo di assestamento:"Matti ho fatto un sogno...io....posso...scusa è che..." non potevo vederlo ma sapevo che stava sorridendo beffardo:"muoviti dai, puoi dormire qui, ma giuro che se mi attacchi la febbre io ti picchio" si spostò e mi lascio spazio accanto a lui:"cerco di starti lontano più che posso lo giuro" sussurrai infilandomi accanto a lui. Godetti immediatamente del calore che emanava quel letto, ispirai il profumo di Mattia, nel cuscino fra le coperte, era inebriante.
Mi accoccolai di lato e trovai presto una comoda posizione, al contrario del mio compagno che si muoveva e rigirava sospirando nel letto, andò avanti così per vari secondi poi stop. Sentii un corpo appiccicarsi al mio e Matti parve voler immergere il suo viso fra le mie scapole. Mi sciolsi; letteralmente sentii ogni mio muscolo rilassarsi e il corpo farsi molle, quel ragazzo avrebbe potuto fare di me qualsiasi cosa:"ti verrà sicuro la febbre così" sussurrai ridacchiando, sentii che subito la sua presa si fece meno forte e lo sentii irrigidirsi dietro di me:"non ti ho detto che ti devi staccare koala" continuai prendendogli le mani e facendole aderire al mio petto ribollente.
Lo sentii accoccolarsi su di me e mi sentii al sicuro. Al sicuro e nello stesso momento così fottutamente vulnerabile. Ogni volta che Mattia mi stava accanto le mie emozioni erano contrastanti, un piede all'inferno e uno in paradiso.
In quel momento decisi di non pensarci e mi abbandonai completamente nelle sue braccia che mi cullarono verso un sonno sereno.

MATTIA
Erano stati strani quei giorni senza di lui, vuoti; per questo quando si sdraiò al mio fianco per dormire lo strinsi, perché mi era mancato. Era come in quei giorni con lui, fossi sparito anche io, ed ora era tornato e mentre lo stringevo sentivo di poter combattere il mondo intero. Realizzai che forse mi stavo innamorando del mio amico, mi stavo innamorando del mio fratè.

Giorno dopo giorno Christian stava meglio, ma ogni notte comunque veniva a dormire con me: gli incubi diceva. Peccato che ora che non aveva più la febbre, non aveva più scuse.
"Matti"Erano le 22.00 e stavamo tutti in cucina a chiacchierare prima di darci la buonanotte e lui mi si era avvicinato all'orecchio sussurrando, provocandomi dei brividi lungo la schiena:"dormo con te" disse solo completando la frase. Io mi voltai annuendo, forse avevo anche un sorriso ebete sul volto perché Nicol puntó il dito verso di me dicendo:"ti è apparsa la Madonna?" tutti risero. Io abbassai il capo sorridendo vittorioso.

"allora come stai? Ultimamente i nostri discorsi riguardano solo danza, febbre e cose superficiali. Tu come stai?"
eravamo stesi nel letto, ci stavamo guardando negli occhi da minuti, stavo per aprire bocca probabilmente per dirgli quello che ultimamente provavo per lui ma...questa volta era lui ad aver spezzato il silenzio con questa domanda.
Mi presi un attimo per mettere in ordine i pensieri:"sto bene...io si credo di stare bene. A parte che ultimamente mi sento uno schifo e non riesco a farmi capire da nessuno va tutto bene. A parte che ho la testa piena di pensieri sparsi e confusi che premono per uscire va tutto bene." sospirai sorridendo appena:"va tutto bene" sussurrai; mi prese una mano sotto le coperte e la strinse nella sua:"io vorrei che tu ti sentissi libero di parlarmi di tutto, di lasciare uscire anche i pensieri sparsi e confusi. Vorrei essere un foglio bianco sul quale tu puoi sfogare tutto. Fino a poco tempo fa condividevamo tante cose Matti, gioie e dolori, lasciavamo crollare le nostre barriere. Ora è come se tu fossi di nuovo bloccato, di cosa hai paura?" La dolcezza con la quale aveva fatto quel discorso mi convinse:"la verità Chri è molto semplice, e io ora te la dico se tu prometti di volermi bene anche così" lui annuì convinto:"bene, ultimamente io penso di provare qualcosa per te, qualcosa che parte da qui-mi indicai il cuore-e si collega qui-mi indicai la testa-solo che non è come un normale sentimento di amicizia capito, è come se io più che altro ti amassi...cioè so che è un parolone, caspita infatti ho esagerato vedi, dovevo stare zitto. Merda." chiusi gli occhi e presi fiato:"ok, allora tu mi piaci. E fin qui ci siamo. Non mi spaventa dirti che mi piaci, non sono abituato a trattenere le mie emozioni, soprattutto quando sono così forti. E fidati questa cosa che provo per te, è fortissima. Ora, il fatto che io stia provando questa cosa per un ragazzo forse un po' mi destabilizza, ma noi esseri umani siamo pieni di sfumature e si vede che anche questo sono io!" che disastro. Avevo praticamente parlato velocissimo e con un filo di voce. Chissà se aveva capito qualcosa. Ogni volta che aprivo bocca ultimamente andava male.

AUTRICE
Holaaaaaa!
Come state?
Capitolino nelle bozze da un po'. Non mi convinceva tanto! Fatemi sapere!!!!!

Intanto sorpresa! Oggi ho pubblicato DUE capitoli!!! Ero particolarmente ispirata;)
Grazie del supporto!

☀️

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