Luke era seduto sulla cupola centrale del Griffith e osservava l'alba scacciare il buio mentre tingeva di luce e colore l'intera città. Quello era sempre stato uno dei suoi posti preferiti, fin da quando era vivo e andava sempre all'osservatorio ogni volta che era bloccato su una canzone o aveva qualche problema. La vista della città lo aveva sempre aiutato a calmarsi e a trovare una soluzione. Ed era quello di cui aveva disperatamente bisogno dopo aver visto Bobby sgattaiolare fuori dal club di Caleb. L'uomo aveva provato a celare la sua identità, ma erano stati amici per troppo tempo e lo conosceva come le sue tasche. O almeno così aveva creduto fino a quella notte.
Da quel momento si era fatto un milione di domande, ma non era ancora riuscito a trovare una risposta per nessuna.
Cosa c'entra Bobby con Caleb? Da quanto si conoscono? C'entra qualcosa con il furto delle nostre canzoni? Come si erano conosciuti? Come poteva scoprire cosa c'era dietro? Doveva dire ai ragazzi quello che aveva visto?
Durante tutto il tempo passato lassú aveva cercato di concentrarsi sul problema piú impellente: scoprire la veritá su Bobby. Però sarebbe stato ipocrita ad affermare di aver pensato a quello per tutto il tempo. Più di una volta, infatti, Julie aveva fatto capolino nei suoi pensieri. In parte perché avrebbe voluto condividere, almeno con lei, quello che gli stava passando per la testa, e in parte perché continuava a pensare al loro abbraccio. Quando qualche giorno prima lei aveva portato a sua mamma il testo della canzone che aveva scritto anni prima lui avrebbe voluto disperatamente un contatto fisico per farle capire quanto le fosse grato, ma nonostante si fosse concentrato al massimo, non era riuscito nemmeno a sfiorarle una mano. Ora invece si aprivano davanti a lui infinite possibilità, una piú tentatrice dell'altra e al contempo una piú spaventosa dell'altra.
Non è questo il momento di pensarci si disse mentre si rendeva conto che la notte era trascorsa velocemente e che era il momento di tornare al garage. Era stato lontano per molto tempo e non voleva che gli amici si preoccupassero. Stiracchio le gambe e si alzò in piedi per osservare un'ultima volta il profilo della cittá illuminato dal sole appena sorto. Poi scomparve in un bagliore.
Julie non aveva dormito bene neppure quella notte perché qualcosa continuava a turbarla dalla mattina precedente. Aveva la sensazione che il suo inconscio le stesse dicendo qualcosa, ma non riusciva ad afferrare di cosa si trattasse. Frustrata diede un calcio alle coperte e si costrinse ad alzarsi. Il sole era già alto e anche se era domenica e in linea teorica avrebbe potuto poltrire a letto quanto voleva, aveva il timore che i suoi cari fantasmi non avrebbero approvato, finendo per decidere di fare un'indesiderata incursione in camera sua.
Si vestì afferrando dal mucchio di abiti un paio di leggins neri, una canotta dello stesso colore e una maglia oversize bianca con su scritto 'Nobody says it will be easy'. Dopo di che scese a fare colazione trovando la stanza deserta: suo padre era uscito per un lavoro extra e suo fratello avrebbe trascorso la giornata dal suo amico Kyle. Questo voleva dire che avrebbe avuto tutto il giorno per provare con i ragazzi, soprattutto in vista del prossimo concerto organizzato da Flynn in un noto locale della zona frequentato anche da molti suoi compagni di classe. Vista la figuraccia fatta al ballo, Julie ci teneva che questa volta andasse tutto alla perfezione.
Quando arrivò al garage trovò però solo Luke. Per un attimo fu tentata di inventare una scusa per rientrare in casa ed evitarlo, ma si rese conto che era arrivato il momento di affrontarlo, per cui fece un respiro profondo e varcò la soglia. La porta si richiuse alle sue spalle con un tonfo sordo che non sembrò però sufficiente a strappare il ragazzo dalle sue riflessioni. Questo diede a Julie alcuni istanti per poterlo osservare senza che nessuno la notasse. Quel giorno indossava dei jeans slavati, le sue Vans nere e la maglietta con i teschio che aveva indossato per il video di 'Great' e che era diventata una delle sue preferite. E immancabile la catena pendente in vita che aveva scoperto da google essere di moda negli anni novanta. Quello che però era diverso dal solito era l'espressione persa che aveva, la sua testa sembrava anni luce da lì. Julie si chiese che cosa potesse turbarlo e distratta da quel pensiero inciampò nel supporto della sua pianola. Luke alzò subito gli occhi e quando la vide rimase interdetto.
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Julie and the Phantoms - Stagione 2 - Nulla sará piú come prima
FanfictionSo che il web pullula di prosegui di questa serie in attesa del rinnovo, ma non ho potuto reisistere ed eccomi qua a condividere con voi la mia seconda stagione ideale ^^... Spero vi piaccia e siate clementi perchè non scrivo da un bel po'... Ovviam...