Capitolo 3 - Parte I

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Avevano provato tutto il pomeriggio, poi Julie era andata via per cenare con la sua famiglia e loro erano rimasti da soli. E praticamente nel momento stesso in cui la ragazza si era chiusa la porta alle spalle, Luke si era ritrovato con Reggie e Alex in piedi accanto a lui. Entrambi si erano messi a fissarlo insistentemente, mentre lui li ignorava simulando un profondo interesse per la sua mano che si muoveva lungo la tastiera ripercorrendo gli accordi della canzone che avevano appena terminato di suonare. Sapeva che non avrebbe potuto eludere a lungo le loro domande, ma aveva comunque tutte le intenzioni di provarci. Anche perché sebbene potesse immaginare le domande che volevano fargli, certo non conosceva le risposte. Fu Reggie il primo a cedere in quella sfida di silenzi.

“Allora… Tu e Julie?” chiese con fare ammiccante.

“Non capisco cosa intendi” replicò secco Luke senza togliere lo sguardo dallo strumento.

“Oh non fare il finto tonto, sai benissimo di cosa parlo” replicò il bassista lanciandogli uno sguardo colmo di sarcasmo.

“Amico, non sono mica nella tua testa. Anche perché se sapessi leggere nel pensiero non sprecherei certo le mie capacità con te, ma quest’ora sarei a Las Vegas a sbancare i casinò” gli rispose sarcastico il chitarrista .

Gli amici però lo conoscevano bene e non si lasciarono distrarre da quella risposta tagliente.

“Luke abbiamo già affrontato l’argomento e puoi negarlo quanto vuoi, ma tutti vedono come la guardi. Anche perché ormai non è più limitato a quando cantate insieme” disse Alex intervendo a supporto di Reggie.

“Vi ho già dimostrato che la chimica che nasce sul palco è indipendente da chi mi trovo di fronte” replicò lui sfilandosi la cinghia della chitarra dalla testa e appoggiando lo strumento al supporto.

“Onestamente non capisco se stai cercando di convincere noi o te stesso” replicò Alex mettendolo con le spalle al muro.

“Non avete di meglio da fare che darmi il tormento? Alex perchè non vai a cercare Willie così mi lasci in pace?” chiese senza pensarci, cercando solo di spostare l’attenzione.

Il volto dell’amico si fece immediatamente scuro e Luke si rese conto che preso dal suo tormento interiore si era dimenticato di chiedere all’amico come stessero lui e William. Aveva dato per scontato che si fossero dati alla pazza gioia dopo la notte dell'Orpheum, mentre solo adesso si rendeva conto che lo skater non si era più visto da quando avevano lasciato il locale di Caleb.

“Scusami sono un cretino… Non ti ho nemmeno chiesto come sta dopo che ha rischiato tanto per noi” disse avvicinandosi all'amico. 

“Vorrei avere una risposta, ma la verità è che l’ho cercato ovunque senza alcun risultato. Non ho trovato traccia di lui nemmeno nella piscina vuota di Justin Bieber” rispose Alex a metà tra preoccupazione e frustrazione. 

“Scusa chi?” si intromise Reggie guardando Luke perplesso, quest’ultimo alzò le spalle confuso tanto quanto lui. 

"È un cantante che… Nulla è una cosa nostra" tagliò corto il batterista rabbuiandosi ulteriormente.

"Ehi amico, mi dispiace" disse Luke mettendogli una mano sulla spalla "C'è qualcosa che possiamo fare per aiutarlo?"

"Vorrei tanto saperlo anche io" replicò Alex sconsolato prima di chiudersi definitivamente in se stesso.

Una piccolissima parte di Luke fu grata per il fatto che gli venisse risparmiato un approfondito terzo grado su Julie, ma la parte piú grande era dannatamente preoccupata che il suo amico potesse mettersi in qualche guaio per trovare Willie. Forse era il caso che anche lui si desse da fare per scoprire qualcosa prima che le cose finissero con il complicarsi. Un momento dopo aveva salutato i ragazzi ed era scomparso.

Julie and the Phantoms - Stagione 2 - Nulla sará piú come primaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora