that emo guy parte 2

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Harry se ne stava davanti al muro, indeciso sul da farsi.

Si rigirava il biglietto di Draco tra le dita, ancora più indeciso sul dire o no la parola.

Le fasce sulle braccia prudevano.

Grattastinchi l'aveva reso uno scolapasta pieno di graffi.

Madame Chips non c'aveva creduto mentre gli disinfettava le ferite.

Ed ora aveva paura che nemmeno Draco gli credesse.

Non voleva perdere Draco come amico.

Gli era stato cosi vicino in una sola settimana che nemmeno James e Regulus da tutta la vita.

Prese fiato <<pura genus>> mormorò.

Il muro prese a spostarsi provocando un piccolo terremoto.

Entrò ed il muro si richiuse.

Non appena entrò, la sirena si scagliò contro il vetro volendo scagliarsi su Harry.

Il moro fece un passo indietro.

La sala comune era vuota.

Aveva aspettato mezz'ora dietro al muro l'uscita dei Serpeverde perché sapeva, grazie a Pansy e Blaise, che molti studenti partecipavano a corsi pomeridiani e non rientravano prima della fine della cena, quindi aveva campo libero.

Vide un quadro di un vampiro e si avvicinò.

<<salve>> disse.

Il marchese lo guardò male <<desiderate?>>.

<<voi siete il custode dei dormitori maschili?>>.

<<si ma... cosa vuole un lurido Tassorosso da un Serpeverde?>> chiese la figura pennellata.

Draco uscì dal retro.

<<vecchio bacucco>> ringhiò <<lascia stare Harry>>.

Il marchese se ne andò disgustato.

<<non è colpa tua>> si apprestò a dire Draco.

<<è un vecchio che, probabilmente, è stato compagno di classe con Tutankhamon>>.

Harry rise di cuore ed il battito cardiaco di Draco accelerò di nuovo.

<<beh... grazie per essere qui, vieni>>.

Aprì il quadro e si diressero nella stanza.

<<scusa il disordine>> disse raccogliendo una camicia di Blaise da terra.

<<Dobby: l'elfo domestico della mamma, si è offerto di pulire la stanza>>.

<<fa nulla>> disse invece Harry.

<<nemmeno io sono la quintessenza dell'ordine>> lo giustificò.

Draco sorrise facendolo accomodare sul suo letto.

<<finalmente hai accettato il mio invito a raggiungermi in camera mia>>.

<<mi sembra il minimo, in una sola settimana hai fatto ciò che i miei non riescono a fare da 15 anni di vita>>.

<<cioè?>>

<<capirmi>>.

Draco avvampò.

<<oh>>.

Harry sorrise però continuava a grattarsi gli avambracci ed a Draco la cosa non passò inosservata.

<<che hai li?>> chiese preoccupato  e curioso.

<<oh... nulla... il mio gatto mi ha graffiato>>.

<<Harry... non mentire>>.

<<ti prego, nemmeno Madame Chips mi ha creduto>> mormorò Harry disperato.

Draco si avvicinò <<guardami negli occhi>> mormorò scostandogli la ciocca dall'occhio.

<<io... Draco ti giuro... su ciò che ho di più caro, io non mi taglio, mi ha attaccato Grattastinchi, il mio gatto>> mormorò Harry disperato.

<<Davvero non faresti mai una cosa tanto brutta?>>.

<<no, non ne vedo nemmeno l'utilità>>.

<<bene perché... ormai non oso immaginare la mia vita senza di te>> sussurrò.

<<Malfoy che dici?>> Harry rise nervosamente <<ci conosciamo da appena una settimana>>.

<<non fa nulla, il tempo non ha importanza>> mormorò invece Draco avvicinandosi sempre di più a Harry.

<<Malfoy che vuoi fare?>> lo provocó Harry.

<<secondo te?>> mormorò Draco per poi baciarlo.

Il biondino voleva approfondire ma Harry si staccò e non potè far a meno di mostrarsi deluso.

<<ho... seriamente perso il controllo>> disse Harry rosso in viso.

<<devi imparare a rilassarti>> disse invece Draco.

<<mi aspetterai?>>

<<sempre>>

Questa magari diventerà una jegulus

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