one shot

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Au: il golden trio, con la partecipazione di Seamus, Fanno casino, Draco li vede.

Ron si accorge del biondino ma quando sta per dirlo ai ragazzi, Draco se n'è già andato.

Il biondo non dice nulla a Piton, Harry viene a saperlo e chiede spiegazioni su questo stranissimo comportamento.

Avvertenza: Narcissa e Regulus non sono cugini altrimenti Harry e Draco fossero poi cugini di secondo grado e dunque sarebbe incesto.

Attenzione: tentato suicidio

Buona lettura.

<<Malfoy, Malfoy, aspetta>> esordì Harry non appena vide Draco allontanarsi dai suoi amici per salire le scale della torre d'astronomia.

<<Malfoy, posso parlarti?>> chiese.

Draco gli suonò un ceffone senza nemmeno guardarlo e salì le scale più velocemente.

Harry non demorse e lo ricorse fermandolo appena in tempo prima che si buttasse giù, agevolato dal fatto che il parapetto fosse transennato con un semplice filo magico.

<<MA AVRESTI PERSO LA TESTA PER CASO?!>> urlò Harry stringendo per la vita stando schiacciato contro il muro come se la stanza si rimpicciolisse da un momento all'altro per farli cadere giù nel vuoto.

Draco si staccò tenendo gli occhi bassi.

Harry addolcì il tono, seriamente preoccupato.

Quello non era Draco Malfoy, bensì era lo spettro di quel che restava del ragazzo-angelico Serpeverde che tanto amava in segreto.

Draco si girò lentamente verso il parapetto rotto ma Harry lo riprese schiacciandoselo addosso e tenendogli la testa come se avesse intuito che quell'arcata fosse riempita con un'altra versione dell'Imperio.

Harry non era bravo a scuola come sua sorella Hermione ma anche lui sapeva che un incantesimo del genere fosse impossibile e che in realtà Malfoy avesse "solo" un serio problema sulla coscienza.

<<per me va benissimo stare qui tutto il giorno, se serve a farti parlare>> mormorò Harry.

Anche se il suo stomaco ruggiva tutt'altra cosa.

Dal canto di Draco, il Malfoy si era appisolato.

Erano giorni che non dormiva, subito dopo la notizia che i suoi avevano rotto l'incantesimo di matrimonio.

Non perché si odiassero, semplicemente non si amavano più e speravano che Draco capisse.

Draco infatti comprese ma quello che non gli andava assolutamente giù era che suo fratello maggiore Ryuuzaki se ne fosse andato via con il suo compagno in Italia, a Firenze.

Il biondo si sentiva tradito e, ora che i suoi erano separati, voleva almeno il suo amato fratellone vicino ed invece... .

Aveva visto in pochi secondi la sua famiglia sgretolarsi e non poter far nulla per riattaccare i pezzi.

Rivedeva i fantasmi del passato riaffiorare come dannati dell'inferno, la fobia dell'abbandono che bussava di nuovo alla porta dalla sua anima e del suo povero cervello.

Ora, abbracciato ad Harry, si sentiva in pace.

La mente si era svuotata ed iniziava a commentare gli ottimi gusti in quanto a profumo di Harry.

Aveva una nota d'agrumi, molto usata in campo femminile nelle fragranze.

Prese delicatamente le mani di Harry facendogli capire che voleva le carezze.

Harry andò in corto circuito e cadè seduto tirando con sé anche Draco.

<<mi dici che succede?>> sussurrò Harry.

Draco continuava a non voler rispondere, troppo impegnato ad ascoltare il cuore di Harry che martellava ed ad accorgersi, all'improvviso, della modesta quantità di muscoli che il quidditch gli aveva marcato.

Lui era quasi una ragazzina a confronto.

Aveva sempre avuto delle forme dolci,

"Hai le forme da Veela ed il portamento di un pattinatore sul ghiaccio babbano" diceva sua nonna.

Infondo non gli dispiaceva avere un corpo delicato, quasi femminile.

L'eleganza e la nobiltà della casata di cui si porta il cognome sta anche in questo;

Saper essere sensuale.

Con ciò sperava di conquistare Harry, visto che sentiva dentro di sé che era l'unico che poteva soddisfarlo come meritava, altro che Ginny o la cinese di cui non ricordava mai il nome.

(Draco figlio della Victuuri così sta scritto e così sia fatto nei secoli dei secoli amen)

Dal canto di Harry, il nostro Grifondoro si sforzava di non far scendere le sue mani più di tanto.

Ma ci pensò Draco, infatti, il biondino si mise in ginocchio, prese le mani di Harry, se le mise sul culo e si avvicinò.

Harry prese fuoco <<Malfoy... >>.

<<cosa?>>

<<le mie mani->>.

<<ah, lasciale li, solo le uniche degne di farlo>>

<<tu... cioè... io... ?>>.

<<si, mi piaci>> disse Draco sorridendo.

<<riguardo all'altra sera... semplicemente non volevo farvi finire nei guai>>.

<<tutto a posto?>> chiese poi preoccupato.

Draco sospirò <<effettivamente no, i miei... si sono lasciati e mi manca Ryuuzaki>>.

<<che sarebbe... ?>>

<<mio fratello maggiore>>.

Harry si rilassò evidentemente.

<<sei geloso, Potter?>> lo provocó Draco.

<<non dovrei?>>.

<<dipende... sei più sexy da arrabbiato?>>.

<<penso di si>>.

<<e allora ti farò ingelosire spessissimo>>.

<<ah si?>> Harry lo prese a mo di sacco di patate.

<<POTTER!>>.

Harry fischiava.

<<POTTER, METTIMI GIÙ, METTIMI GIÙ>>.

Due prof li guardavano sconvolti.

<<buon pomeriggio prof>> disse Harry con nonchalance andando verso i dormitori Grifondoro.

drarry humor 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora