il mio padrone (Wolfstar daddy Omegaverse capitolo di prova)

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Au; Remus è un Alpha e scienziato di biotecnologie

Non riuscendo a trovare un omega degno per lui dunque... decide di costruirselo con l'aiuto delle sue conoscenze e della magia oscura.

Il progetto va avanti e non esce dal suo laboratorio per ben un anno intero, usciva solo per fare la spesa.

Crea un ragazzo ma con tratti e forme dolci, tipici di un omega ma non gli da un nome, anzi, decide che sarà lui a sceglierselo.

Ma che accadrà?

<<bene, è pronto>> annunciò Remus soddisfatto accendendo un generatore.

<<se mai si sveglierà, userò la magia per renderlo completamente umano>>.

Remus spense tutte le luci del laboratorio.

<<sono distutto>> mormorò massaggiandosi la barba <<devo anche radermi, è cresciuta troppo>> convenne salendo le scale.

Dopo che Remus si era già coricato da molto, l'automa aprì un occhio.

Si guardò una mano e sorrise <<che bello, sono vivo>> disse.

Alzò anche una gamba <<posso muovermi>> aggiunse poi.

Posò un piede in terra <<c-cos'è? Ho i brividi!>> quasi urlò.

Mise anche l'altro piede in terra tenendo le ginocchia piegate sul bordo della capsula.

<<oh>> mormorò <<forse... dovrei alzarmi?>>.

Così fece ma cadè in ginocchio <<ahia... aspetta... questo... è... il dolore?>> chiese poi guardandosi intorno.

<<dove mi trovo? Come mi chiamo?>>.

Si alzò piano, reggendosi alla sedia girevole ma essa scivolò e cadè.

Questa volta il dolore fu cosi forte che l'automa sentì la lacrime salire.

Si mise in ginocchio e scoppiò a piangere come un bambino.

Remus sentì il pianto soffocato di Sirius.

Si alzò sbadigliando ed andò verso il laboratorio.

L'automa si asciugò le lacrime tentando di nuovo di alzarsi.

Remus digitò il codice entrando e se lo trovò di fronte.

<<è... vivo>> sussurrò sbalordito Da se stesso   per la sua mente e le sue creazioni.

Sirius stava per piangere di nuovo <<PADRONEE>> urlò staccandosi improvvisamente dalla sedia tendendo le braccia.

Remus lo sorresse prima che cadesse.

<<fa-fa male... >> piagnucolò.

Remus sorrise <<non fa nulla, passa>>.

L'automa alzò gli occhi fatti di perla <<davvero padrone?>> chiese speranzoso.

<<si e non chiamarmi padrone, Remus basta>>.

<<ok padrone Remus>> disse invece la creatura.

Remus sospirò <<a proposito... io come mi chiamo?>> chiese la creatura.

<<oh... non lo so, che nome ti piace?>>

<<boh>>.

Remus sospirò ma poi vide le cartine delle costellazioni <<tieni>> disse facendole
Arrivare <<scegli da queste>>.

L'automa si mise in ginocchio ed esaminava le carte mentre Remus lo rendeva completamente umano con la magia.

<<ho scelto! Padrone Remus, ho scelto>> disse entusiasta ma vedendo che Remus non era più lì, iniziò ad andare nel panico.

Remus ritornò con dei suoi vestiti <<padrone Remus, mi hai spaventato>> lo rimproverò.

<<dove sei andato?>>.

Remus lo fece vestire <<hai scelto il nome?>> chiese invece.

L'automa dimenticò immediatamente l'arrabbiatura <<si, ho scelto>> disse entusiasta.

<<posso... chiamarmi Sirius?>>.

<<ti è piaciuta la costellazione di Sirio?>>.

<<si, quella del cane, si tantissimo>>

Remus sorrise <<mi fa piacere>> disse.

<<posso sapere un'altra cosa?>> chiese.

<<dimmi>> .

<<perché... mi hai creato?>>.

Remus sospirò.

Era meglio dirgli la verità subito.

Sirius lo guardava preoccupato.

<<ti ho creato perché ti voglio come mio compagno>> disse semplicemente.

I feromoni di Sirius impazzirono; dagli eccitati ai nervosi.

<<quindi... solo per questo? Perché devo essere il tuo giocattolo, padrone?>> chiese Sirius di nuovo pronto con le lacrime.

<<non mi sognerei mai di trattarti come oggetto, sei una persona a tutti gli effetti ora, dovrei solo impazzire per fare ciò>> disse invece Remus truce.

Sirius si alzò piano aiutato da Remus.

<<quindi... devo essere il tuo fidanzato>>.

<<in teoria, si>>.

<<e cosa fanno i fidanzati?>>.

<<beh... si baciano... si fanno regali, ci si ama, semplicemente>>

<<si baciano?>> lo provocò Sirius.

<<si>>.

<<e come si fa?>> chiese arrossendo.

Remus sorrise <<vedrai>>.

<<io voglio vedere ora>> disse invece Sirius.

Remus sorrise prendendolo per la vita e baciandolo.

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