Capitolo 2 - Inizia a vivere (Parte 1)

199 17 53
                                    

Credit: @/viria94 su Instagram (@/viria13 su Twitter)

Il giorno dopo andò allo studio del professor Miura con molta più leggerezza e spensieratezza. Ovvio, quel velo di paura del "adesso mi sbatte nella cella di un ospedale psichiatrico e butta la chiave" c'era ancora, ma riusciva a gestirle.

Entrò con più serenità all'interno del salottino d'attesa. Salutò persino il segretario, Masuhiro, rivolgendogli un piccolo sorriso imbarazzato. Si sedette sulla stessa poltroncina marrone scuro del giorno precedente aspettando il suo turno.

Masuhiro si schiarì la voce dall'altra parte della stanza e gli fece: «Sembra molto più tranquillo oggi, signorino Todoroki. Immagino che il dottor Miura abbia fatto un buon lavoro, come le aveva detto.».

Touya rispose ridacchiando: «Sì, è stato molto bravo, come aveva predetto lei.».

Masuhiro, soddisfatto della risposta, ritornò al suo ticchettare sulla tastiera del computer. Touya d'altro canto, un po' imbarazzato dal silenzio improvviso, come il giorno prima, prese ad osservare il salotto e il suo sguardo atterrò su un giornale posto sul tavolino di fronte a sé.

In prima pagina svettava la statua di All Might nella sua classica posa col pungo alzato verso il cielo, brutalmente deturpata da scritte fatte con la bomboletta spray e un cartello che recitava "IO NON SONO QUI". Ciò che però gli fece accapponare la pelle fu però il titolo dell'articolo.

DOVE SONO ADESSO GLI EROI?
ENDEAVOR È DAVVERO COSÌ EROICO COME CREDIAMO?

Un brivido di panico prese il sopravvento sul suo corpo facendogli girare dall'altro lato il giornaletto da due soldi che aveva davanti. Il panico presto divenne disgusto per sé stesso e per tutto quello che aveva fatto, per poi trasmutarsi in rabbia cocente un attimo dopo.

Dopo tutto quello che avevano fatto? Dopo tutto quello che aveva passato la gente osava lanciargli in faccia merda per UN SOLO dannato errore? Aveva basato tutta la sua vita sul diventare un prohero ed essere utile alla società e questo era il modo con cui lo ripagavano? Che andassero all'Inferno, forse lei dopotutto non aveva tutti i torti...

Il suo flusso di coscienza fu interrotto da una voce calma e tranquilla.

«Ah, Touya! Sei addirittura in anticipo oggi. Non pensavo ti saresti ripresentato, sarò sincero. Non mi sembravi stare molto bene ieri.».

Touya alzò lo sguardo mentre il professor Miura salutava il paziente precedente, per poi rivolgere lo sguardo verso di lui.

«Sì, tanto in convalescenza non ho molto altro da fare.» rispose ridacchiando per sdrammatizzare la situazione.

L'occhio destro era ancora bendato e qualche volta adorava ricordargli di ciò che aveva passato con qualche allegra scossa di dolore. Il trauma cranico stava pian piano guarendo, anche se anch'esso si divertiva a fargli venire dei bei mal di testa durante la notte, mentre le varie escoriazioni su mani e braccia erano quelle messe decisamente meglio, tant'è che quella mattina aveva avuto il permesso dal medico di poter togliere i bendaggi. Dopo l'occhio, l'unica cosa che gli dava ancora problemi era la gamba sinistra: il ginocchio gli faceva ancora male se osava camminare con il passo più veloce di un bradipo che attraversa la strada.

«Allora prima di iniziare la nostra chiacchierata, mi concedi una pausa? Ti offro un bel tè come ringraziamento. Con o senza latte?».

«Sì, certo, nessun problema, dottore. Con un po' di latte, se non le dispiace.».

«Oh, bene. Intanto puoi iniziare a sederti nel mio studio. Io arrivo tra cinque minuti.».

Il professor Miura si diresse verso il cucinino a preparare due tazze di tè e a prendere qualche biscotto da sgranocchiare, mentre Touya si alzava con una smorfia di dolore per dirigersi verso lo studio.

What if? - DabixOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora