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È passato un anno dall'ultima parte de La Casa De Papel, quasi due dall'ultima scena che ho registrato.
Ricordo ancora le lacrime che mi percorrevano il viso mentre ci stringevamo in un forte abbraccio, mi avevano detto "Itziar, questo è un momento felice, devi solamente farti venire gli occhi lucidi", ma dopo aver ripetuto la scena 5 volte, ci siamo arresi, non riuscivo a trattenere le lacrime pensando a quanto io avessi condiviso con quelle persone che fino a qualche anno prima erano per me degli sconosciuti e a mia sorpresa, ho lavorato bene con ognuno di loro, abbiamo costruito un qualcosa di molto simile ad una famiglia; in Thailandia abbiamo parlato tanto, ho conosciuto anche la restante parte del cast con cui non avevo ancora avuto modo di lavorare, ho riso tanto con Ursula, Esther, Jaime, Darko, Najwa e... Álvaro.
Da quanto tempo che non vedo Álvaro... dall'ultima première.
Lui ha iniziato a lavorare in Argentina, io mi sono dedicata ad altri progetti nei Paesi Baschi, ogni tanto ci siamo scambiati qualche messaggio, qualche telefonata poi, però, è stato meglio interrompere ogni contatto.
Sono passati molti mesi dal mio:"Non voglio più sentirti, è meglio per entrambi.", a volte mi chiedo se io abbia fatto bene ad allontanarlo, se avessi potuto agire diversamente, cosa ci avrebbe riservato la vita se ci fossimo incontrati in un momento diverso.
A volte mi manca, mi manca restare sveglia fino a tarda notte aspettando che lui rientri a casa per poterlo chiamare. Mi mancano le foto dell'Argentina, il suo rassicurami quando le cose mi sembrano precipitare, mi manca la sua amicizia, il suo essere mai un passo avanti, mai un passo indietro, ma sempre accanto a me.
Da qualche mese è ritornato a Madrid o almeno è quello che sembra dal suo profilo Instagram...lo so, non dovrei guardarlo, ma è l'unico modo che ho per sentirlo vicino quando sento la sua mancanza.
La mia vita è cambiata molto in questi due anni, non avrei mai pensato potesse prendere questa piega: oggi vivo da sola, nel mio appartamento al quarto piano in Basauri.
È un po' più spoglio, tutti gli strumenti musicali li ha portati via Roberto, così come tutti i ricordi dei nostri viaggi, anzi, quelli in realtà sono finiti in mille pezzi sul pavimento.
Quel giorno è stato il più brutto della mia vita, ho visto andare in frantumi il mio matrimonio e anche il mio cuore: era da poco uscito Intimidad su Netflix ed Álvaro mi aveva mandato un messaggio su WhatsApp per complimentarsi per la mia interpretazione e per dirmi che la serie gli era piaciuta molto, ma io sono stata la seconda persona a leggere quel messaggio, la prima è stata Roberto.
Io ero in bagno, stavo facendo una doccia calda, quando il mio telefono ha squillato, Roberto stava per portarmelo, quando dall'anteprima ha letto il nome di Álvaro allora, conoscendo la mia password, lo ha sbloccato e ha iniziato a leggere la nostra chat in cui gli parlavo della crisi che in realtà già stavamo attraversando da qualche mese.
Mentre l'acqua scorreva, ho sentito un vetro spaccarsi, ho chiuso velocemente il rubinetto, ho infilato l'accappatoio e sono corsa in salotto: il vetro della finestra che dava sulla strada non c'era più, o meglio, ciò che ne restava era sul pavimento, mentre il mio telefono era ormai irrecuperabile, schiacciato dalle ruote delle auto.
Gli occhi di Roberto erano infuocati, colmi di rabbia, senza dire una parola, ha preso tutti i souvenirs che avevo conservato per anni sulle mensole in salotto, ed uno ad uno sono andati in frantumi, mentre urlava parole che non ho mai ascoltato perché ero troppo impaurita per essere lucida.
Qualche mese dopo mi sono arrivate le carte del divorzio, all'inizio ho esitato, pensavo che magari avrei potuto risolvere le cose e così ho fatto, ho scritto ad Álvaro che non avremmo più dovuto sentirci, che avevamo trascorso bei momenti insieme, ma non potevo continuare a rovinarmi la vita rincorrendo un qualcosa che non è mai stato e non sarà mai mio.
Subito dopo, però, me ne sono pentita e ho deciso di firmare per amor proprio, perché ho bisogno di qualcuno che ami la mia persona e non quello che la mia popolarità ha da offrirgli.

Tú otra vez | ALVITZ - SERQUEL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora