We Could Never Be Just Friends | Måneskin | Damiano David

Capitolo 4

"Grace svegliatiii" chi non vorrebbe un buongiorno cosi?
"Lasciami dormire" dico con la bocca ancora impastata.
Vado prima di tutto in bagno, mi lavo i denti ed esco. Scendo in salotto e trovo Giulia vicino ai fornelli.
"Stai attenta che fai saltare in aria la casa" la prendo in giro.
"Ti faccio fare la barbona se non la finisci" risponde con il solito tono pacato, ma che non promette nulla di buono.
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"I vicini ci hanno invitato a mangiare una pizza, ci andiamo?" mi chiede Giulia mentre siamo intente a montare un mobile, con ovviamente scarsi risultati.
"Vacci tu, io rimango a sorvegliare la casa" dico semplicemente io.
"No, tu vieni eccome. Sono super simpatici. Sono 4 ragazzi della nostra età. Una ragazza è tre ragazzi" "Il più grande ha 20 anni" continua.
"Non mi compri" solo se mi paghi l'abbonamento per minimo 2 mesi.
"Ti pago l'abbonamento di netflix per 5 mesi!" what? Adesso mi leggi anche nel pensiero? Sono fottuta.
"E va bene, ma stiamo poco." "Va bene" risponde sbuffando.
"Parlami un po' di sti tipi" dico ad un certo punto. Ma mi interessa davvero?
"Allora, la ragazza si chiama Victoria ed è mezza danese, poi c'è Ethan, è quello più calmo del gruppo, Thomas, simpaticissimo e super bello. E poi Damiano" questo nome mi è familiare. E se fosse quel Damiano? No dai, ci sono 0,1 di possibilità che sia lui.
"Bellissimo anche lui. Siete diversissimi però." ok potrebbe essere lui, ma non perdo le speranze.
"Cosa mi metto?" dico cambiando discorso.
"Devi metterti un vestito corto, tipo questo" mi mostra un vestito blu, troppo corto che copre a mala pena il sedere insieme ad una scollatura a V.
"Manco se mi paghi" dico diretta. Come una furia esce dalla camera pronunciando parole incomprensibili.
Riesco a sentirla lamentarsi, anche se siamo in posti diversi, così visto che non ho la minima voglia di litigare con lei, prendo il vestito e lo indosso. Sinceramente non mi sta male, anzi. Però non mi sento minimamente a mio agio. Ma per stasera farò un piccolo sforzo.
"Sei contenta?" le chiedo andando in salotto
"Sei bellissima" dice solamente questo.
"Stai bene anche tu" lei, ha il mio stesso vestito, ma giallo.
"Thank you so much" dice facendo sentire la sua perfetta pronuncia di inglese.
"Andiamo?" chiedo "Andiamo" ripete lei