Beautifall

Capitolo 8: Fantasmi dal passato (Fine secondo atto)

"Proprio come pensavo... non solo la prossimità, ma anche l'intenzione con la quale impugno il globo gli permettono di muovere le acque, esattamente come il campanello direziona il vento... non può essere una coincidenza.

Quella creatura parlava di un padrone... qualcuno stava utilizzando questi oggetti per un fine unico? Ma in tal caso... quale? Non riesco a trovare un filo conduttore in tutto ciò...".

Tutto sta venendo ripreso dalla videocamera di Angel, l'acqua si sposta al volere del ragazzo, in un lago altrimenti stagnante.

Il giovane continua a muovere il braccio a destra e a sinistra, formando delle onde che lo seguono in ogni momento, inizia quindi un moto circolare che vede la sua mano tracciare una circonferenza immaginaria a mezz'aria, ancora una volta l'acqua lo asseconda.

Quel liquido cristallino davanti a sé inizia a girare in cerchio, trasportando sempre più massa in quello stesso moto.

Angel intensifica il movimento del suo braccio e lo stesso fa l'acqua, che inizia a creare un vero e proprio vortice, il quale centro si fa sempre più ampio.

Arrivato al culmine, un tuono squarcia il cielo e qualche gocciolina inizia a cadere dall'alto sulla pelle del ragazzo, un pezzettino di legno che galleggiava sullo specchio d'acqua viene ora inghiottito dal mulinello.

Angel si ferma di colpo e la forma dell'acqua si infrange tornando allo stato iniziale, il cielo si schiarisce.

Il ragazzo guarda a bocca aperta lo spettacolo davanti a sé, riprendendo fiato.

Angel si volta per un attimo verso gli alberi poco prima della riva, come se si sentisse osservato, il suo battito cardiaco accelera di colpo quando gli pare di scorgere una figura tra gli alberi, una silhouette alta e snella, che battendo le ciglia sembra però svanita, che sia solo la suggestione? Magari un semplice albero o arbusto vittima di troppa immaginazione?

Qualcuno sorprende il giovane alle spalle: "Buh".

Angel si volta di scatto, ritrovandosi davanti il suo amico Andy, ancora con la divisa da lavoro e i capelli pettinati in modo strano "Ti ho visto mentre passavo con la macchina, che fai?".

"Mi hai fatto prendere un colpo... sto solo provando la nuova reliquia, dovremmo iniziare a dare un senso a tutto ciò..." risponde il piccoletto con tono serio, molto coinvolto nell'investigazione al momento.

Andy gli mette una mano sulla spalla "Sai... stavo pensando che... l'altro giorno ti sei messo davvero in pericolo, se non ci fossi stato io chissà come sarebbe andata a finire... quindi è meglio che non fai queste cose da solo, ok?".

Il ragazzino lo guarda dritto negli occhi "Dobbiamo metterci in gioco come possiamo, non possiamo lasciarci frenare dal pericolo" risponde lasciando l'altro in silenzio, emettendo solo un minuscolo sospiro dalla sua bocca socchiusa.

Andy si fa coraggio e continua il suo discorso "A volte penso che se non andassimo a cercare noi queste situazioni sovrannaturali non succederebbe proprio nulla di strano in questa città" prende una piccola pausa mentre Angel continua a fissarlo "Io mi sono trovato un lavoro e finché sto alla cassa di quel market del cavolo non capita proprio nulla, forse se tutti facessimo così e ci lasciassimo alle spalle..." ma Andy viene bruscamente interrotto.

"Non farò finta che tutta questa storia non esista, Andy, non posso e non so come pensi di poter fare tu... dopo tutte le cose che abbiamo passato..." Angel lo guarda con gli occhi lucidi, come se dovesse scoppiare a piangere da un momento all'altro.

"No, hey, ho solo paura che possa succedere qualcosa di brutto..." riprende Andy, venendo di nuovo interrotto ma sta volta da un caloroso abbraccio improvviso.