Capitolo: 4

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Finito di mangiare andai in camera di Harry, dovendo passare la notte lì.
Mi spogliai fino a rimanere in intimo e cercai nei cassetti qualche maglietta di Harry come mi aveva detto Anne. Mi aveva promesso anche che il giorno seguente saremmo andate a fare shopping.

Iniziai a cercare nei cassetti del comodino; ne aprì uno e non credo sia stata una buona idea...

"Ops..." bisbigliai trattenendo le risate per aver aperto il cassetto contenente i suoi boxer. Meglio cercare da qualche altra parte...

Finalmente trovai una sua maglietta leggera e me la misi. Andai subito sotto le coperte messaggiando con Chiara:

Chiara: Hey Ali!
Io: Ciao Chia!
Chiara: Stavi dormendo?
Io: Veramente no... sai sono sotto le coperte del letto nella camera di Harry e...
Chiara: Davvero? E lui è lì con te?!
Io: Che domande, ma certo che no! Lui è in gita; anzi, credo che debba tornare tra qualche oretta...
Chiara: Ah... okay...
Io: Okay... posso farti una domanda?
Chiara: Certo, dimmi pure
Io: Beh -sono un pò imbarazzata a farti questa domanda...- ecco, io non ho ancora potuto spiaccicare parola con lui, e non so nemmeno come sia fatto... non è che...?
Chiara: Ah, capito, vuoi che te lo descriva?
Io: Si, grazie
Chiara: Beh, da dove cominciare... comincio col dirti che è un ragazzo davvero molto carino, ed è anche molto popolare nella nostra scuola...
Io: Andate in classe insieme?
Chiara: Oh no, lui va nella 3A, io sono della 3C...
Io: Okay, ti ringrazio Chia... ora vado che sono stanchissima... buonanotte
Chiara: Notte

Chiusi la chat e non misi la sveglia, dato che domani avrei dormito fino alle 3 del pomeriggio dato che ho un sonno che nemmeno la bella addormentata reggerebbe. Così riuscì a prendere sonno all'istante.

Un'auto in fiamme. Due corpi a terra. L'altra auto è precipitata dal dirupo di quell'autostrada trascinandosi le persone nel suo interno. Lamenti da parte di un bambino, e la sua mamma che cerca di farlo stare calmo.
"Mamma, mamma! Dove sei?!" grida la bambina riuscita a salvarsi dall'auto precipitata. Nell'auto in fiamme c'è un uomo, con affianco la sua donna. La morte che qualsiasi uomo -che si possa definire tale- vorrebbe nella sua vita. La testa e la pancia sanguinante della donna, e si intuisce che quest'ultima abbia perso il bambino che portava in grembo.

"No!" grido svegliandomi.

Era solo un incubo... quel maledetto incubo che faccio immancabilmente ogni notte da 12 anni. Lo odio.

Mi sveglio tutta sudata. Controllo l'ora sul display del mio cellulare: 2 del mattino. Perfetto. E ora?

Sicuramente non riuscirei a riprendere sonno subito, quindi decido di andare a farmi una doccia per rinfrescarmi.
Esco ritrovandomi nel corridoio per raggiungere la porta del bagno. Apro quest'ultima e mi precipito nella doccia dopo essermi tolta i vestiti che avevo. Proseguo canticchiando a bassavoce la "ninna nanna" che mi cantava mia madre prima che mi addormentassi tutte le sere -The Parting Glass, di Ed Sheeran-. Non mi accorsi che una lacrima uscì dal mio occhio, e si disperse tra le altre goccioline d'acqua.
Sentivo dei leggeri rumori dal piano di sotto, ma penso sia Anne che si stia prendendo un bicchiere d'acqua. Chissà se un giorno riuscirò a chiamarla 'mamma'…

Così uscì dalla doccia e avvolsi l'asciugamano intorno al mio corpo uscendo infine dal bagno per dirigermi in camera di mio 'fratello'. Entrai e sentì poi la porta aprirsi...

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