Harry's pov
La mattina successiva mi svegliai per colpa della luce che entrava dalla finestra. Mi voltai e trovai il volto di mia sorella che dormiva. Mi morsi il labbro guardandola così piccola accoccolata vicino a me che quasi mi dispiaceva svegliarla."Ali... sveglia" sussurrai al suo orecchio.
Mugolò qualcosa di incomprensibile che mi fece sorridere alla sua espressione
"Ancora 5 minuti, mamma" disse a bassavoce.
Mi avvicinai di più al suo orecchio e le sussurrai "Okay pigrona, basta che non mi chiami più in quel modo" la rimproverai facendola sorridere. Improvvisamente entrò nella camera mia madre
"Buongiorno, tesoro" mi disse
"Giorno mamma"
"Alice ancora dorme?"
"Diciamo di sì. Meglio non svegliarla"
"Okay, ma visto che tu sei sveglio almeno alzati"
"Va bene" sbuffai e mi alzai dal letto stando attento a non far cadere Alice
"Ti aspetto giù. Vuoi qualcosa?" mi chiese
"No no, grazie. Ora arrivo" risposi per poi vederla andare via e sparire dietro la porta che subito dopo chiuse dietro di lei.
Mi vestì e andai giù a prendere un succo di frutta, quando bussarono al campanello
"Vado io, mamma" dissi e andai verso la porta "Non ci credo!" esclamai poi una volta aver visto chi avevo davanti "Ed! Come va?!" aggiunsi
"Bene grazie, e a te?" chiese sorridendo
"Lo stesso, entra dai" lo feci accomodare sul divano e poi vidi Alice scendere le scale ancora assonnata
"Buongiorno... e tu sei...?" chiese ancora presa dal sonno
"Sono Ed, un amico di Harry. Tu devi essere Alice, sua sorella" le rispose
"Già. È così" risposi al posto suo
"Ah, molto piacere" disse mia sorella a Ed porgendogli la mano che lui afferrò quasi subito
"Che ci fai da queste parti?" chiesi poi al mio amico mentre Alice era andata in cucina
"Mi sono stancato di vedere sempre gli stessi posti, quindi ho deciso di venire qui per stare un po' con i miei amici, semplice" disse con fare ovvio
"Da quant'è che sei qui?" chiesi poi
"Sono arrivato ieri sera. Ho passato la notte a casa dei nostri amici. Mi sono trasferito là"
"Beh, allora dobbiamo festeggiare!" esclamai
"Che intendi fare?"
"Una festa, ovvio! A casa dei ragazzi. Questa sera. Ci saranno tutti!" risposi fantasticando, forse, un po' troppo.
"Tutti, chi?" chiese lui sospettoso
"Ovviamente, tutti noi. Ali!" la chiamai
"Dimmi!" rispose dalla cucina
"Ti va di venire ad una festa, oggi?" urlai per farmi sentire
"Una festa?" disse facendo uscire la sua testa allo scoperto da uno dei muri della cucina
"Si, a casa dei ragazzi. Questa sera. Puoi invitare anche un'amica se vuoi" le risposi abbassando la voce dato che ora poteva sentirmi benissimo
"Ehm... d'accordo. So già anche chi invitare. Okay, ci sto"
"Perfetto. Tu, Ed, fai a farti un giro della città, intanto io preparo tutto. Forza!" lo spinsi per farlo uscire
"Okay okay! Mi hai convinto!" Uscì di casa e chiuse la porta. Io intanto chiamai i ragazzi per accordare tutto, e quando fui convinto che fosse tutto pronto mi stesi esausto sul divano sbuffando
"Hai sprecato troppe energie. Dovresti darti una bella calmata" disse Alice avvicinandosi a me per porgermi un bicchiere di acqua fresca
"Smettila di preoccuparti per me" ribattei
"Ma io non sono preoccupata" disse sicura
"Ah no? Non t'importa niente di me, allora?" le chiesi
"Non ho detto questo"
"E allora?"
Aprì di poco la bocca come per dire qualcosa, ma non uscì nulla forse a causa della presenza di mia madre. Ma riuscì a sussurrare un "ne parliamo dopo" prima di tornare in camera sua. Bah... le donne... sono un vero e proprio mistero.
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▶ HOPE ◀
FanfictionCiao, sono Alice, e sono un errore. So che questa mia prima frase non sia proprio un bell'inizio, ma questa è la verità. Sono solo un FOTTUTISSIMO ERRORE. I miei genitori sono morti quando avevo solo 4 anni, in un incidente stradale in autostrada, m...