Quando penso al Premio Strega, spesso e volentieri nella mia mente si forma un grande punto interrogativo. Non parlo, ovviamente, degli autori celebri del ventesimo che hanno stravinto lo Strega o quelli candidati che erano già ben popolari prima e per i quali, spesso, la candidatura ha rappresentato un plus che non andava ad apportare loro maggiori fan di quanti non avessero già. Mi riferisco, invece, a quegli autori un po' meteore, talvolta alla prima pubblicazione di spessore, mai sentiti prima e che propongo titoli che a me sembrano persino un po' scontati, seguendo le ultime tendenze del marketing.
Proprio per allontanarmi da questi pregiudizi che ho notato essere comuni tra tanti lettori, ho deciso di analizzare i romanzi finalisti del Premio Strega di quest'anno e di ricercare qualcosa delle opere proposte nella competizione, per invogliare me e, chissà, magari anche voi, a leggerne qualcuna. D'altronde, la mia speranza di trovare un nuovo Pavese non si è mai davvero del tutto spenta.
Partiamo, scontatissima, con il vincitore, Emanuele Trevi, che ha sbaragliato gli altri candidati con il suo romanzo Due Vite. Trevi ha alle spalle un passato da giornalista, da critico letterario e anche da autore, visto che Due Vite non rappresenta la sua opera prima, ma anzi, la penultima di una lunga serie. Di certo, non possiamo definirlo una meteora. La trama del romanzo, che ammetto mi ha invogliato immediatamente a leggerlo, tratta di due amici dello scrittore recentemente scomparsi, della loro esistenza e del loro rapporto con lui. Il libro raccoglie con delicatezza le sfumature intrecciate ai ricordi, delinea le personalità opposte dei due protagonisti e lo fa con marcata sensibilità che ci regala un grande senso di intimità e calore. Leggendo le recensioni, questo sembra essere un vero e proprio omaggio all'introspezione e alla nostalgia, lento, cadenzato e in grado di avvolgere chi lo legge con la sua profondità. Non nego che mi abbia ricordato moltissimo Andrea De Carlo, a partire dal titolo, un autore che amo moltissimo.
È già nel mio carrello degli acquisti!
Passiamo a un romanzo molto discusso soprattutto nei gruppi di lettura che frequento: L'acqua del lago non è mai dolce, di Giulia Caminito. L'autrice non è un'esordiente, poiché ha già pubblicato due raccolte di racconti e due romanzi brevi, ma ha raggiunto il successo letterario solo recentemente.
Questo libro, a dire il vero, mi è stato consigliato caldamente da una mia amica, in quanto, stando a lei, le ha ricordato un po' le mie storie dei miei anni del liceo, poiché l'ambientazione della storia è romana ed è proprio a metà degli anni duemila. La narrazione si concentra sul rapporto di una figlia con sua madre, mentre la prima affronta i duri anni dell'adolescenza provando un sentimento costante di abbandono e di degrado morale che talvolta sfocia nel disprezzo di sé e nella violenza. Nonostante ciò, la grande immedesimazione emotiva caratteristica dello stile dell'autrice permette al lettore di sentirsi un tutt'uno con la voce narrante, di provare le stesse sensazione della protagonista, di gioire e soffrire con lei. Anche questo finisce dritto nella mia lunga lista di letture del 2022.
In lista c'è anche Il pane perduto di Edith Bruck, edito da La nave di Teseo, cosa che mi rende felice poiché è una casa editrice che fa sempre un'ottima selezione di titoli e e autori. Il nome della Bruck, in questo caso, è ben noto in Italia sia per le sue opere, sia per la sua carriera poliedrica di artista che ha sperimentato diverse forme di espressione fin dagli anni Settanta. In questo libro, l'autrice ci porta con sé in un viaggio doloroso che getta luce sui suoi ricordi di bambina, sulla deportazione tragica della sua famiglia, sulla sua lotta per la sopravvivenza. Leggendo la trama, si percepisce che il libro affronti tematiche dure e di non facile lettura, ma che sicuramente portano il lettore a riflettere, infondono in lui/lei la voglia di indagare più a fondo tra i meandri della memoria delle vittime, a ponderare del rapporto tra l'umano e il trascendentale. Consigliato a chi ama la storia e le storie di storia.
Il libro delle case, di Andrea Bajani, è un titolo che mi ha attratto subito. Amo i racconti dell'intimità casalinga, le storie invisibili stampate sulle pareti, il rievocare i ricordi racchiusi nell'angolo tra una poltrona e un tavolino e sebbene quest'ultima opera di Bajani sembri avere un tocco di stile barocco, forse a tratti bizzarro e arzigogolato, di certo stuzzica la mia curiosità. L'autore vanta già diversi premi letterari che riflettono la sua originalità da narratore e l'acume nel ricercare storie insolite, in seguito a un'attenta osservazione del proprio quotidiano. Questo romanzo ha una struttura insolita, peculiare e traccia un interessante parallelismo tra l'Io protagonista e la dimensione nella quale si muove, fatta di mura, mobilio, luoghi e decori. Il risultato è un affresco di sentimenti e finestre di vita impressi per sempre all'interno di un'abitazione. Le mie finanze saranno poco felici, ma mi sono ripromessa di accaparrarmi anche questo romanzo.
La città di Pescara fa da sfondo eclettico per l'ultimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud. La vicenda è incentrata sul rapporto complesso e travagliato tra due sorelle, qualcosa di certo già visto, ma il modo in cui esso viene trattato in questo romanzo lascia intendere che sotto la superficie ci sia una sfera di emozioni e sensazioni complessa e delicatamente analizzata. Il ritorno alla terra natia, il percorso su terreni battuti già mille volte, il confronto con il passato e l'incontro con vecchi demoni sono temi che in questo caso fanno da protagonisti e ci regalano un viaggio unico nell'intimità e nella mente di Adriana, il personaggio principale. L'autrice, diventata popolare dopo il successo de L'Arminuta sembra fare centro di nuovo con questa storia ricca di passione, di nostalgia e di amore.
Questi erano i titoli finalisti al Premio Strega, 2021 e il loro autori. Già curiosa di scoprirli, non nego che di certo ne acquisterò almeno un paio, perché, al di là della curiosità personale, sembrano essere romanzi che mi faranno stare sveglia la notte, avida di sapere cosa accade pagina dopo pagina. E voi? C'è qualche titolo, tra quelli presentati, che vi ha fatto drizzare le antenne da lettore e fatto decidere di fiondarvi in libreria a comprarlo?
Attendiamo riscontri
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