CAPITOLO 1

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-Louis?-, sento mia madre chiamarmi dal piano di sotto, mentre sono ancora disteso nel letto, per niente propenso ad alzarmi. -Louis?-, grida più forte, senza ancora ottenere alcuno risposta da parte mia. -LOUIS WILLIAM TOMLINSON!-, urla, questa volta spalancando la porta della mia camera, facendo filtrare un po' di luce proveniente dal corridoio.

Emetto un gemito di lamento, per la mia quiete interrotta così bruscamente. -Mm-, mugolo, senza ancora aprire gli occhi. -Mamma cosa c'é?-, sbiascico con la voce impastata dal sonno.

-Cosa c'è mi chiedi, Louis?!-, gridacchia con il suo fare severo. -C'è che avresti dovuto svegliarti già mezzora fa! O vuoi arrivare in ritardo già il tuo primo giorno di college?-

Sbuffo. -Uno, il primo giorno di college è stato lo scorso anno, in secondo luogo, oggi non abbiamo lezione, perciò posso arrivare all'ora che voglio-, ribatto ancora intontito.

-Fa lo stesso, vorrei arrivare a casa in un orario decente!-

Alzo gli occhi al cielo, cominciando a mettermi seduto. -Ho capito, tranquilla mi alzo, non c'è bisogno di arrabbiarsi!-, esclamo sbadigliando.

-Bene, così va meglio!-, afferma soddisfatta. -ah, ti voglio pronto entro mezzora-, puntualizza, prima di lasciare definitivamente la mia stanza.

Sospiro pesantemente. Voglio un mondo di bene a mia mamma, ma riesce a essere davvero irritante a volte. Mi stiracchio un pochino, prima di dirigermi verso l'armadio per cercare dei vestiti carini da poter indossare per l'occasione. Sarei tornato al college dopo tre mesi di vacanze estive, ci tenevo a presentarmi in un certo modo. Rovisto nel mio armadio, come al solito un pochino disordinato, finché non trovo ciò che cerco: Un paio di jeans scuri, una t-shir a righe rosse e infine la mia felpa grigia con il cappuccio, ovvero la mia preferita. Non che fosse chissà quanto più bella delle altre, ma aveva un valore molto più importante, visto che era stata proprio lui a regalarmela. Questo lui si chiama Zayn. Era appena cominciato ottobre, quando la nostra relazione ha avuto inizio. Mi ero per caso seduto accanto a lui durante una lezione molto interessante su Shakespeare, lo scrittore preferito di entrambi. Abbiamo iniziato a parlarne, fino ad arrivare a chiacchierare di argomenti più personali, arrivando a fine giornata con lui che mi chiede di uscire a prenderci qualcosa insieme. Io ovviamente ho accettato e da li non ci siamo più separati. Con lui tutto è sempre filato liscio, certo c'era stata qualche discussione, ma mai nulla di grave. E si lo amavo, lo amavo perdutamente, mi faceva sentire tranquillo e al sicuro, il ragazzo perfetto in poche parole.

Mi faccio una doccia veloce, per poi vestirmi velocemente e sistemarmi un po' i capelli, infine vado in cucina, dove mia madre mi sta aspettando.

-Mamma, sono pronto, se vuoi possiamo andare-, la informo prendendo in mano il mio nuovo trolley blu elettrico.

-Non fai prima colazione?-

Scuoto la testa. -Eddai mamma non ho fame-, piagnucolo.

-Louis?!-, mi guarda con un'espressione di chi non ammette repliche.

Roteo gli occhi e afferro una crepes alla nutella, per poi addentarla. -Ho fatto!-

Mi guarda aprendo la bocca, facendo per dire qualcosa, ma poi si rassegna, finendo quindi per non dire nulla. Prende in silenzio la sua borsa, tenendo nell'altra mano le chiavi della macchina. -Possiamo andare!-, dice accennando un sorriso.

-Bene-, sorrido, tirando il bagaglio e uscendo dalla porta, seguito subito da lei.

Il viaggio passa abbastanza in fretta, chiacchierando allegramente con mia madre, che sembrava finalmente essersi rilassata. Mi sarebbe mancata durante questi mesi, come mi sarebbe mancata la mia casa, o le mie sorelle, ma ciò nonostante non potevo che essere felice di tornare al college. Zayn mi era mancato troppo in quei tre mesi. Certo lo avevo sentito per telefono, ma non era la stessa cosa. Sentivo il bisogno di poter riavere un contatto fisico con lui, guardare le stelle insieme, coccolarci nel letto ogni sera, prima di addormentarci l'uno nelle braccia dell'altro. Un sorriso mi sorge spontaneo sul viso, al ricordo. Peccato che quest'anno la parte delle coccole prima di dormire, avremmo dovuto ometterla, perché a quanto pare era uscita una nuova regola, secondo cui non sarebbe più stato possibile cambiare le stanze e purtroppo non era stata accolta la nostra richiesta, di avere la stanza insieme. La cosa mi dispiaceva molto, ma soprattutto mi spaventava. Avrei avuto in camera uno sconusciuto, non sapevo ancora come si chiamava, ne che tipo fosse, magari era il ragazzo più dolce del mondo, ma poteva pure non esserlo. Insomma se fosse stato uno di quei ragazzi antipatici che se la tirano un sacco? Il pensiero mi fa rabbrividire. Quanto a Zayn invece, lui era stato piuttosto fortunato. Era stato messo insieme a Niall, nonché il mio migliore amico. Lui era senza ombra di tutto il ragazzo più tenero e divertente che si possa sperare di incontrare. Un pochino pasticcione, ma come ci si poteva arrabbiare con lui? Aveva un'aria così ingenua e innocente, anche se innocente non lo era affatto. A ingannarti era il suo faccino pulito, che pareva quello di un bimbo, il tutto completato con due occhioni azzurri, limpidi e profondi.

DANGEROUS (LARRY E ZOUIS FF)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora