Qualcosa, improvvisamente, cambia nell'aria, è percepibile da tutti. Mi guardo intorno per notare che anche i miei compagni stanno facendo la stessa cosa, come se tutti ci stessimo aspettando il suo arrivo da un momento all'altro. Ed è proprio quello che succede. In mezzo al nulla si forma una nube grigia, con qualche lampo blu, quasi come un campo elettromagnetico.
-Che cos'è? - chiedo a Bucky, accanto a me.
-Credo sia un portale - dice. Ed infatti ecco che dalla nube esce quest'uomo viola, alto e grosso, con un guanto d'oro alla mano destra. Su questo guanto, alcune gemme dell'infinito. Ne manca solo una: quella di Visione. E lui è qui per prendersela.
-Cap ... - sento dall'apparecchio all'orecchio che tutti noi abbiamo per tenerci in contatto. E' Bruce che sta all'interno dell'armatura di Tony, Veronica, costruita per fermare Hulk, lo stesso essere che ora non voleva venire fuori. -... è lui.
Afferro la mano di Bucky e la tengo stretta. Ci guardiamo negli occhi un secondo e poi abbracciamo i nostri fucili.
-Occhi aperti - dice Steve- State in guardia.
Il primo ad andare contro il titano è Bruce, ma questo si difende soltanto stringendo il pugno della mano con cui porta il guanto e Bruce diventa trasparente, quasi come se gli atomi del suo corpo, dell'armatura, di tutto quello che racchiudeva il suo esistere fino a pochi attimi fa diventassero dei fantasmi, potendo così attraversare la materia così come ora hanno attraversato il corpo di Thanos e la roccia in cui poi è rimasto conficcato, come se fosse un fossile incastrato lì da migliaia di anni, completamente fuso nella roccia.
Poi arriva il turno di Steve, che senza neanche riuscire toccare il titano, viene scaraventato per terra.
Poi tocca a T'Challa, Sam, Rhodey... tutto quanti per terra e sconfitti senza neanche riuscirea toccarlo o essere toccati. Infine va Bucky. Prima di partire, però, mi lancia un ultimo sguardo, sorridendo. Ricambio il sorriso e annuisco, come per dirgli "Va pure". Con il fucile in braccio, parte a sparare, ma nessun proiettile intacca l'essere viola e Bucky viene scaraventato a terra.
Dalla gola mi esce un grido di battaglia e senza pensarci due volte, getto in terra il fucile, ormai rivelatosi inutile, afferro alcuni coltelli dalla mia cintura e glieli lancio. Ma questi, ritornano indietro, colpendomi. Nessuno riesce a scalfirmi, essendo fatta per buona parte di vibranio, allora parto alla carica verso di lui e lui mi afferra con entrambe le mani, sollevandomi sopra la sua testa, per poi scaraventarmi contro una roccia. Batto la testa.
Perdo i sensi.-
-
Un bip mi martella la testa e mi forza ad aprire gli occhi, anche se le palpebre sembrano così pesanti e la luce così fastidiosa. Appena i miei occhi si abituano alla luce, riesco a mettere a fuoco dove mi trovo. Sono in una stanza piccola e anonima, con dei monitor e tecnologie molto avanzate attorno a me. Mi rendo conto di sentire una stretta alla mano destra e noto Steve, dormiente con le braccia incrociate, che poggia la testa sul letto.
-Steve - dico, muovendo la mano che stringe. Lui si sveglia.
-Oh, grazie a Dio. Hai battuto forte la testa, i dottori non sapevano se ce l'avresti fatta o meno. Avevi seri danni cerebrali, nonostante il vibranio abbia abbastanza attutito il colpo. Diciamo che se non avessi avuto questo vantaggio, il tuo cervello sarebbe schizzato fuori dal cranio. Ti hanno ibernata per qualche mese e miracolosamente ne sei uscita completamente sana. Ancora non riesco a crederci - dice e mi bacia il dorso della mano che teneva stretta tra le sue.
-Abbiamo vinto? Dov'è Bucky?
Silenzio. Capisco immediatamente dal suo sguardo che qualcosa non va.
-Steve. Dov'è?
-Abbiamo perso, Maria.
-Cosa?
-Non ce l'abbiamo fatta. Ha strappato la gemma da Visione, ha schioccato le dita e molti sono spariti nel nulla, come se fossero evaporati. Sam, Wanda, T'Challa... e anche Bucky. Il tutto è accaduto in pochi secondi. Non è stato possibile fermare... qualsiasi cosa fosse. Abbiamo provato a rintracciare Thanos per riprendere le gemme e invertire qualunque cosa abbia fatto, siamo andati nello spazio e in un altro pianeta. Ma aveva distrutto le gemme e ora lui è morto. Abbiamo perso, Maria. Abbiamo perso metà della vita che c'era sulla terra. E non abbiamo potuto fermarlo. Non ho potuto fermarlo.
Silenzio. Le lacrime cominciano a sgorgarmi dagli occhi. "No, non posso averlo perso di nuovo", penso. Steve mi abbraccia stretta, sussurrandomi:
-Non sei sola, ci sono io con te.
Ricambio il suo abbraccio, sprofondando il viso nell'incavo della sua spalla sinistra. L'ho perso di nuovo, ho perso di nuovo il mio Tutto, con l'unica differenza che ora non sono più il Vuoto. No, questa volta è diverso. Il Tutto che può riempire il Vuoto non c'è più... e non tornerà mai più. Per questo ora sono tornata ad essere il Nulla. Sono tornata ad essere qualcosa di inutile, uno scarto, un rifiuto da discarica. Un Nulla che resterà Nulla, per sempre.
Ma improvvisamente la mia tristezza si trasforma in terrore: Anna. Tolgo le coperte, provo a togliermi l'ossigeno dal naso, le flebo, ma Steve tenta di bloccarmi.
-Ferma, dove vai! Non toccare niente!
-Anna? Dov'è Anna?
-Tranquilla...
Gli dò una ginocchiata allo stomaco, facendolo indietreggiare di qualche passo, per liberarmi di lui e poter andare a cercare Anna. Mi stacco tutto quanto, tutti i fili e i tubi che ho attaccati ma di nuovo le mani di Steve mi bloccano. Allora, presa dall'ira, gli dò alcune testate sul naso, per fargli togliere le mani da me, ma in qualche modo riesce ad immobilizzarmi e stavolta non riesco a liberarmi. Sono più forte di lui, ho il vibranio in ogni fibra del mio corpo, non so come faccia a bloccarmi questa volta. Forse sono davvero ridotta a pezzi.
-Anna è viva, è con Natasha ora. Sta bene.
-Voglio vederla.
-Va bene, te la porterò qui il prima possibile. Ora però cerca di stare tranquilla.
-Come posso stare tranquilla, Steve? Come posso, ora che lui non c'è più? Non è come l'altra volta. Sapevo che era vivo, sapevo che era nascosto, ma che c'era, che esisteva e che l'avrei trovato. Questa volta so che per quanto proverò a cercarlo non lo troverò, per quanto tenterò con tutte le mie forze di riaverlo con me, non tornerà. Mi aveva promesso che non mi avrebbe più lasciato.
-Non è stata una sua scelta.
-Lo so.
Scoppio a piangere di nuovo, sedendomi sul letto. Steve mi abbraccia. L'unica consolazione in questo momento è sentire il suo calore avvolgermi. Anche lui è visibilmente sconvolto. Lui ha perso più di me. E' come se lui stesso avesse perso da solo contro Thanos. E io lo capisco. Siamo due persone in lutto che cercano conforto nell'altro. Nel suo abbraccio sento che anche lui ha bisogno di sentirmi vicina. Lui ha bisogno di me forse più di quanto io abbia bisogno di lui.
-Mi aveva promesso grandi cose, Steve. Un futuro insieme, come una volta. Come una famiglia. E io non sono brava in queste cose, prima di voi non avevo idea di che cosa significasse avere una famiglia.
-Maria... - dice Steve, mettendosi seduto sul letto e guardandomi negli occhi -... so che non sarà la stessa cosa... ma...
-Cosa?
-Io non ti lascerò sola. Non vi lascerò sole, mai. Io, ecco... vorrei prendermi cura di te e di Anna. Per Bucky... per te. Me lo permetterai?-
Ciao ragazzi! Ecco la seconda parte della battaglia in Wakanda! Scusate se fanno abbastanza pena questi ultimi due capitoli. Sono molto più presa quando scrivo a partire dalla mia immaginazione, rispetto che a riportare scene che già esistono. Quindi scusatemi davvero, ma questi due erano necessari, sebbene penosi e noiosi.
Dal prossimo passeremo ai "cinque anni dopo" e scriverò di mio pugno molte molte cose.
Perciò rimanete collegati!
EggWoman1Ps: "Quello che gli occhi non dicono" , su Daredevil, sta continuando! Avete già dato un'occhiata?
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La Pienezza del Tutto. || Bucky Barnes
FanfictionUltimo capitolo della trilogia del "Tutto". Prima parte: "Il Nulla prima del Tutto". Seconda parte:"Il Vuoto dopo il Tutto". La storia si svolgerà da poco prima di "Avengers Infinity War" alla fine di "Avengers Endgame". "-Mi dispiace. -Lo so. ...