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*POV ENERY*
È passata mezz'ora e ancora non c'è traccia di Gal e di Tommy. In questo momento sto curando un battimattone che si è ferito al braccio, gli serve qualche punto, una disinfettata e tutto passa.
Stiamo parlando allegramente, mentre sto "cucendo" il suo braccio, quando dalla porta entrano i diretti interessati <<Ry, avevi ragione te, il pive deve stare da te>> mi dice Gally entrando <<io ho sempre ragione Gal, comunque vieni Tommy ti faccio vedere come si fa, a dopo Gally, ci vediamo sta sera>> Gally mi fa un cenno con la testa per salutarmi e poi esce. Dopo l' uscita del mio amico, invito il pive a venire accanto a me. <<Allora fagio, questa è un' operazione delicata quindi è meglio che la faccia io, tu dopo mi aiuti a disinfettare il tutto>> spiego <<ok>> mi risponde il fagio, osservando i miei movimenti. Quando finisco con ago e filo, vado a prendere nello scaffale il disinfettante e i dischetti e dopo li passo a Thomas; quest' ultimo mi guarda sgranando gli occhi <<cosa dovrei fare?>> mi chiede <<no, ti prego Enery, fai te, ho paura>>mi dice il ragazzo che sto medicando, li guardo male e dopo dico <<allora Tommy, non startene con le mani in mano e aiutami e tu Brett, insomma, si più coraggioso ogni giorno lavori con tutti quegli attrezzi e tu e i tuoi compagni vi ferite in continuazione e poi hai paura che questo pive ti disinfetti un braccio? oddio>>
i due abbastanza spaventati, anche se credo di non aver urlato troppo, mi guardano e senza più replicare, eseguono i miei comandi; mi stupisco di me stessa.
Quando finiamo di curare Brett, l'  orario lavorativo è quasi finito e dato che io e Tommy eravamo da soli perché Jeff e Clint hanno preso la giornata libera, iniziamo a mettere tutto apposto per finire prima. Stiamo mettendo le cose nello scaffale, finché non sento un urletto venire dalla parte del mio aiutante <<ah, aia, caspio mi sono punto>> mi giro e vedo Thomas in preda al panico, perché gli esce sangue dalla mano <<eii, Tommy, ma che ti sei fatto?>> lascio le cose e vado verso di lui <<mi sono tagliato>> lo guardo con un sorrisetto in faccia e mi scappa una risata, che cerco di soffocare <<tu hai paura>> dico <<cosa? non è vero non ho paura di una goccia di sangue>> <<la mia non era una domanda era un' affermazione>> <<no non è vero>> <<allora perché quando stavo curando Brett non guardavi e chiudevi gli occhi oppure guardavi in giro??>> <<ma se stavo guardando come curavi quel ragazzo>><<si, dai siediti sul lettino che ti metto un cerotto>>, il ragazzo mi da ascolto e prendo l' occorrente per medicarlo. Prendo cerotto e disinfettante e mi avvicino. Mi metto tra le sue gambe per avvicinarmi di più a lui e medicarlo meglio. Prendo la sua mano, dove si è ferito e inizio a passare il disinfettare, in fine metto una garza e poi gli do un bacino per scherzare ed imitare le mamme come fanno con i loro figli, non so come io faccia ad avere questo ricordo sinceramente, ho un' immagine riflessa nella mente di una donna bionda e con i capelli corti che dopo aver curato il ditino ad una bambina, gli da un bacetto. Dopo aver fatto quella cosa io e il fagio scoppiamo a ridere in una risata rumorosa. Quando smettiamo, ci accorgiamo di essere molto vicini, posso giurare di aver visto anche per un secondo il ragazzo davanti a me guardarmi le labbra. I nostri respiri stanno diventando irregolari e ci stiamo avvicinando sempre di più, finché qualcuno non entra velocemente, è Clint.
<<buona sera bellezze, sono venuto a prendere una cosa che mi sono scordato>> il medicale entra senza esitazione e subito dopo vedendoci vicini e abbastanza scossi, ci dice <<ho interrotto qualcosa?>> vedo nello sguardo del fagio una briciola di istinto omicida, ed io sono abbastanza imbarazza e non è difficile capirlo. Jeff ci guarda con un sorrisetto e dice <<ok, non dirò niente a nessuno>> dopo di che se ne va.
C'è un silenzio imbarazzante che dura qualche minuto e poco dopo riprendiamo a mettere apposto le cose. È ormai ora di cena e sento dire dal mio amico <<devo andare in bagno prima di cenare, ci vediamo dopo Ry>> sto per salutarlo anche io, finché non mi passa accanto e mi sussurra all' orecchio <<ho saputo che mi consideri il più bello della Radura>> dopo queste parole, strano gli occhi e poco dopo sento la porta chiudersi. Ok, è successo tutto troppo in fretta. Ma so che la prima cosa che farò dopo essere uscita da qui, sarà quella di andare da Min e dopo averlo picchiato gli racconterò tutto, però prima è meglio cenare.

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~Irene

La fuga dalla Radura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora